Epilogo |La metà più importante.

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Oggi è un giorno di grandi feste a Chicago.
Le chiesa affollata, il parcheggio anche celebra il matrimonio. No, non è così. Mickey Milkovich e Ian Gallagher si sposeranno fuori al loro giardino, ed inviteranno i parenti e gli amici più stretti.

POV MICKEY

Mi sistemo la cravatta nera attaccata al mio collo. Abbottono l'ultimo bottone della camicia rimasto aperto. Sono in ansia, lo ammetto. Lo sposo non deve vedere l'altro sposo in abito da nozze, altrimenti porta sfiga.
Kevin mi aiuta con i capelli e mi spruzza quintali di profumo proveniente dalla Francia.
Tossisco in preda ad uno svenimento.
«Kev, 'sto profumo è un pochino pesante.» dico io, tossendo le parole.
Qualcuno bussa insistente la porta della camera.
«Mickey? Sei pronto? Sono Fiona.»
«Un attimo!»
Fiona scende le scale. Sento i suoi tacchi tamburellare sui gradini.
«Kev. Toglimi una curiosità: Dov'è la svitata di Sammy?»
«Si è trasferita in Florida. Non lo sapevi?»
«Emh, no»
«Okay bello, basta parlare di cazzate. Sei pronto?»
«Si, cioè no, cioè non lo so.»
«Mik aspettano tutti te, forza e coraggio amico! Non ti tirare indietro mi raccomando.»
«Sono pronto, apri la porta»

Scendo le scale in preda al nervosismo. La cucina dei Gallagher oggi ha un aspetto più pulito, wow.
Mi affaccio dalla porta, sperando che nessuno mi veda. Oh merda, ci sono davvero tutti.
Forza e coraggio.

POV IAN

Aspetto ansioso l'arrivo di Mickey, quasi da venticinque minuti. Gli invitati sono tutti seduti ai loro posti, il prete è pronto per la cerimonia. Nella fila davanti ci sono Fiona, Lip, Debbie, Carl, Liam e perfino Frank. Poi Mandy, che a questa occasione è ritornata a Chicago, e spero che ci resti per sempre. Dietro di loro attendono Veronica, Svetlana, La figlia di Svetlana e le piccole di Kev e Veronica.
Dall'altro lato sono seduti alcuni tizi dell'Alibi che nemmeno ricordo il nome, il marito di Fiona, Sheila. Monica non l'ho invitata, non me la sentivo.
Mi giro un secondo ed ecco qui, sotto gli occhi di tutti, comparire un ragazzo dagli occhi di ghiaccio in giacca e cravatta. È proprio vero, mi sono di nuovo innamorato di lui. Mickey, accompagnato da Kevin, cammina lento verso di me. Guarda attorno gli invitati palllido e tremante. Sussurro a me stesso: "guardami". Ed infatti è quel che fa. Ci guardiamo un attimo, lui si ferma. Poi riprende a camminare, più sollevato e sorridente. Arriva vicino a me, freddo, pallido come al solito. Kev gli lascia in braccio, e finalmente Mickey può salire alla mia altezza.

POV MICKEY

Ed eccomi qui, davanti all'uomo della mia vita. Non mi tremano più le ginocchia. Il prete incomincia a parlare.
«Siamo qui per celebrare una nuova vita. Michael Milkovich e Ian Gallagher, oggi si riuniscono in matrimonio. Avete qualcosa da dire?»
Mi fermo un secondo. Si, ho qualcosa da dire. Annuisco al prete.
«Dunque. Ian, ci conosciamo da un bel po', da tanti anni. Per me è stato difficile poter dire a tutti la verità. Ho sempre pensato: Non sono gay. Non amo quel ragazzo dai capelli rossi. Ma poi mi sono convinto: Io amo quel ragazzo dai capelli rossi. Quello con le lentiggini e le guance bianche.
Non so per l'esattezza quanto tempo avrò per vivere, ma questo tempo lo voglio passare con te. Sei la mia metà, la più importante. Ti amo Ian Gallagher.»
Mi sciolgo in una lacrima.
«Ian Gallagher, le vuole dire qualcosa?»
annuisce.
«Mickey. Ti ho sempre temuto, lo ammetto. Pensavo avessi il cuore di ghiaccio, o di pietra, non so. Pensavo odiassi tutti. Pensavo tante cose, davvero, ma i miei dubbi sono spariti quasi subito. Ci siamo conosciuti per caso, e ne abbiamo passate tante insieme. Su padre in prigione, la mia malattia difficile da curare. Ma ce l'abbiamo fatta ugualmente. Non importa cosa succederà in futuro. In salute ed in malattia, vero? Ti amo Mickey Milkovich»
Un attimo di silenzio. Sono appagato dalle meravigliose parole che mi ha detto. Lui incomincia a piangere, anche io.
«Gli anelli» il prete ci posa sulle mani due fedi nuziali.
«Per amarti, ed onorarti finchè morte non ci separi.» gli dico infinaldogli l'anello al dito.
«Per amarti, ed onorarti, finchè morte non ci separi» lui fa lo stesso infinalando l'anello nel mio sottile dito.
«Michael Mikovich, vuole prendere Ian Gallagher come sposo per onorarlo e amarlo, finchè morte non vi separi?»
«Si, lo voglio.»
«E lei, Ian Gallagher, vuole prendere come sposo Michael Milkovich, per amarlo ed onorarlo, finchè morte non vi separi?»
«Si, lo voglio.»
«Vi dichiaro marito e marito. Gli sposi possono baciarsi»
Ian si avvicina a me senza pensieri, e appoggia le sue labbra calde sulle mie. Ora è tutto perfetto. Io gli sussurro "ti amo", e lui fa lo stesso.
La gente ci applaude quando ci stacchiamo. Piangono un po' tutti ai matrimoni, dai sposi agli invitati, dai preti ai testimoni.

*
POV IAN
Al ristorante ci attendono deliziose pietanze, tavoli imbanditi. Mickey è già li, ma aspetta me per entrare nella sala. Lo intravedo fuori la porta turbato, mi sta aspettando ansioso.
«Scusa il ritardo. Entriamo?»
«Ian, ti amo. Ti amerò sempre.»
Sorridiamo entrami piangendo.
«Anche io Mik. Entriamo?»
Annuisce. Entriamo nella sala e tutti ci applaudono. Non serve nessuna grande cerimonia, ci siamo solo io e Mickey.
Ci avviciniamo al nostro tavolo e incominciamo a mangiare.

*

POV MICKEY
Abbiamo già mangiato il secondo piatto, ed ora ho una voglia matta di ballare.
«Ian, balliamo?»
Annuisce contento.
«un momento d'attenzione. Deejay, metti una canzone lenta. A chi va di ballare?» dice Ian.
La gente si alza di scatto, e, accompagnata a chi può gli pare, incominciano a ballare al centro della sala.
«Ian, mi permetti?» lo prendo e mano e ci rechiamo al centro della luminosa stanza.
La canzone parte e siamo uno nelle braccia dell'altro.
«Ian, ora è tutto perfetto. Non ci manca nulla.»
«Ti amo, tanto. Mickey, resterai per sempre con me, vero?»
«vero»
Appoggio le mie labbra sulle sue, lasciandomi trasportare. Piango di nuovo, lo sapevo.

*

Dopo aver ballato quattro o cinque canzoni, è l'ora del buchè. So che può sembrare una cazzata ma sono curioso di sapere "chi si sposerà l'anno prossimo".
«Mickey, posso fare io?» annuisco convinto. Ian si gira, aspetta qualche secondo e butta il buché nella direzione opposta. Aspetta un po', poi si gira. «Mandy! Ci inviti al tuo matrimonio?» grida Ian a mia sorella. Chissà se sarà Lip il fortunato.

*

La serata si è conclusa più tardi del solito. É mezzanotte passata, e ormai se ne sono andati tutti. Siamo rimasti solo io ed Ian, stesi sulla neve vicino casa sua. Dopo la festa siamo andati tutti a casa, ma ancora non sono entrato dentro. Vogli rimamere con Ian.
«Ian» lo chiamo girandomi, steso a terra.
«Si?»
«Lo sai che ti amo, vero?»
«Si, anche io se è per questo.»
«Voglio passare tutti i miei giorni della vita con te. Sei la mia metà, la più importante.»
«Nessuno ci separerà, nemmeno il destino. Lo hai detto tu.»
«Ho aspettato ansiosamente questo momento, sai? Domani ci aspetta la luna di miele regalata da Kev e Veronica, ricordi?»
«Si, ricordo. Chissà come saranno le Hawaii.»
«Già»
«Non dimenticarti il casino che abbiamo passato per essere felici.»
«Non posso dimenticarlo, fa parte della nostra storia. Una storia che va raccontata»
«È come un libro, e la pagina finale è la più bella.»
«Per sempre, Mickey.»
«Per sempre, Ian»
E dopo queste parole, il libro si chiude, lasciando spazio alla felicità che un amore può dare. È proprio vero, la salita è lunga e faticosa, ma la vista è meravigliosa.

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Così si conclude questa storia, e adesso lasciate spazio al continuo di una nuova vita, quella che Mickey ed Ian passeranno insieme.

Heart Attack || GallavichDove le storie prendono vita. Scoprilo ora