capitolo ventiduesimo.

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prese delicatamente il mio viso tra le sue mani, mi guardo' anche lui negli occhi e mi lascio' un bacio sulle labbra.

《non posso stare senza te》mi disse ancora a pochi
millimetri dalla mia bocca.

ci riunimmo nuovamente per un bacio piu' lungo,che termino'
poco dopo.

《nemmeno io》risposi.

mi addormentai tra un bacio e l'altro fra le sue braccia. non c'era miglior aggettivo di magnifici che potesse definirci.

al mio risveglio,mi ritrovai sola tra le lenzuola.
guardai il telefono,ma non trovai messaggi.
girovagai un po' per la casa, ma niente.

《tesoro》dissi al telefono dopo essermi sdraiata sul letto.

《come sta la mia principessa?》disse la voce dall'altra parte.

era sempre cosi' gentile. ero non emozionata,dì piu'. l'indomani avrei preso il treno per andare da Charl,per andare dalla mia unica salvezza.

《a domani amore.

non vedo l'ora di stringerti a me》dissi chiudendo il telefono.

《amore a chi?》mi chiese Axel varcando la porta
avvicinandosi a me.

《e dove dovresti andare?》continuo'.

《emh,parto》dissi abbassando la sguardo; non sapeva niente
di lei.

《e dove vai?

perche' non me l'hai detto prima?》domando' infuriato.

《scusami》dissi con voce quasi inesistente.

《guardami》mi disse.

rimasi indifferente a quelle parole.

《guardami》ripete' ancora una volta alzando il tono.

prese con forza il mio viso e lo alzo' di scatto. gli occhi
si fecero lucidi,mentre i suoi, ardenti come un vulcano
in eruzione,erano pieni di rabbia.

ero spaventata, giuro.
non era mai stato così aggressivo nei miei confronti.

la paura mi stava assalendo.

《allora, amore a chi?》disse ancora.

una lacrima mi rigo' il viso.

《guardami》urlo'.

《vado da una mia amica》dissi singhiozzando.

alzai gli occhi al cielo come se stessi cercando una speranza.
arrivai ad incrociare il suo sguardo,chiedevo pieta'.

《una tua amica,certo. tu non hai amiche,cosi mi hai sempre
detto.

chissa' da quale coglione devi andare. ti giuro che se vengo
a sapere chi e', lo spezzo in due》disse andandosene dalla
camera.

cominciai a preparare la piccola borsa,ma alquanto capiente
che avevo con me a casa sua. misi qualche cambio,presi
cio' che mi sarebbe servito e conclusi il tutto con i
trucchi.

《sto partendo tesoro》scrissi a Charl.

《beh,allora io vado》dissi avvicinandomi ad Axel.

volevo partire dimenticando la discussione precedente.
avevo bisogno di lui.

mi avvicinai per baciarlo,ma al momento dello
sfioramento,si giro', e le mie labbra finirono sulla
sua guancia.

rimasi impietrita.

《..ciao》dissi sottovoce

《ti amo》aggiunsi varcando la porta.

un dolore mi trafisse il petto come mi stessero
accoltellando.

in poco tempo si fecero le ventuno.
mi trovavo sulla panchina piu' lontana della stazione. ero
seduta li a guardare le stelle che riempivano quella notte.

al contrario io,mi sentivo sola,vuota.
ero la ragazza di sempre.

presi le cuffie,e cominciai a drogarmi.
speravo che il volume della musica,superasse
quello dei miei pensieri. speravo in troppe cose.
ero arrivata quasi al punto di lasciarmi andare,
di abituarmi a questa vita,e di lasciar perdere
le false speranze.

22:30
sui binari,un suono interruppe il mio ascolto.
era ora fa partire, era ora di cambiare.
era ora di andare dalla mia unica salvezza.

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Odio scrivere sui capitoli degli avvisi; mi
scuso per il ritardo della pubblicazione
del capitolo. Non si ripetera'.

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