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Erano giorni che Isa non mi rivolgeva la parola, se non per cose strettamente necessarie, come insulti o ordini.
Non potevamo andare avanti così.
Decisi di dovergli parlare in qualche modo, così chiamai Ketty e Anna per discutere della cosa.
"Mh, secondo me dovresti parlargli questo pomeriggio, è la cosa migliore" pensò Ketty.
"Ultimamente non torna per dormire il pomeriggio, se ne sta tutto il tempo con Piero e Michele, è difficile beccarlo in giro" dissi io affranta.
"Beh, sapete che il mio rapporto con Michele è disastroso, ma potrei provare ad aiutarti, se vuoi gli parlo" disse Anna, con un sorriso rassicurante.
"Anna sarebbe magnifico, grazie davvero. Ketty, non è che tu potresti parlare con Piero, per convincerlo a farlo andare in camera, così che io possa parlargli?"
Era un bel ragionamento, potevamo farcela.
"Assolutamente si!"
Bene, era tutto pronto.
"Okay, ora andiamo a pranzare" concluse Anna con un sorriso soddisfatto sul volto.
"No ragazze, io non mangio, ci vediamo dopo. Magari parlate stesso ora con Michi e Piero, grazie." Dissi e me ne andai, avevo una paura matta di quel che sarebbe potuto accadere.
Oggi avrei chiarito con Isa, o avrei stroncato per sempre il nostro rapporto? Sperai la prima cosa, e mi diressi in camera, buttandomi sul letto.
Chiusi gli occhi e iniziai a piangere silenziosamente, per un motivo ignoto.
"Posso?" Sentii dalla porta
"Certo, è anche camera tua" dissi trattenendo le lacrime.
"Hei, come mai quella faccia?" Chiese Isa
"N- nulla tranquillo" dissi e quando si sedette di fronte a me, abbassai lo sguardo, interessandomi improvvisamente alle mattonelle.
Isa mi mise due dita sotto il mento e mi obbligò a guardarlo.
"Che cazzo hai?" Chiese, sta volta con più rabbia.
"Nulla tranquillo, davvero, volevo solo fare pace con te porca puttana" sussurrai.
Poi, accadde tutto all' improvviso, vidi Isa lanciarsi verso di me e prese a baciarmi furiosamente, come se fossi una cosa che bramava da tempo, e che finalmente aveva avuto.
Quando ci staccammo, sorrisi vedendo le sue labbra gonfie e arrossate, come probabilmente le avevo io.
"Potrò baciarti ancora?" Chiese
"Sempre" sorrisi, per riunire le nostre labbra.
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"Ketty, come hai fatto a parlare con Piero?" Chiesi attraverso il telefono
"Eh, i trucchi del mestiere" sorrise Ketty.FLASHBACK
"Piero, devi aiutarmi"
"Ketty, cosa vuoi?"
Ketty si morse il labbro inferiore, quale scusa poteva usare?
"Senti, dovevo trovare una scusa ma non ne trovo nessuna di credibile, così ti dirò la verità. Isa e Grecia hanno litigato e non si parlano da giorni, Gre vorrebbe parlare con Isa, ma non ha ancora avuto l' occasione di farlo perché lui non va mai il pomeriggio a riposare, non è che con una scusa ce lo manderesti tu in camera?" Disse Ketty tutto d' un fiato.
Piero sembrò sorpreso.
"Farò come mi hai chiesto, parola d' onore Ketty" disse Piero, con un sorriso soddisfatto in volto.SPAZIO AUTRICE
oddio sono troppo fiera della nuova ff che scriverò shalalala
Avete presente "il suo sorriso" di Matteo e Greta? Dimenticatevela, la nuova storia sarà centomila volte meglio.
Comunque aggiornerò più spesso questa storia, perché è il primo di Settembre e mi viene la tristezza se penso all' estate che sta passando, quindi devo finire presto sta storia.
Vabs, piaciuto il capitolo?
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This summer, this love.
Teen FictionGrecia ha diciotto anni, una grinta pazzesca e si è diplomata in danza da poco. Per guadagnare dei soldi, decise di fare l' animatrice in un villaggio. In quel luogo incontrò Isaac, un ragazzo di diciannove anni con la passione per l' hip hop. I due...