Capitolo 7

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Melanie sentii un altro forte rumore che, questa volta, fece muovere diverse cime di alberi e librare in cielo molti corvi facendoli  volare gracchiando in lontananza. La paura aumentó, la ragazza arretrò continuando a guardare la finestra, pestó il braccialetto trovato poco prima così lo raccolse; il metallo che lo componeva era caldo, prima ricordava bene non lo fosse affatto, lo mise in tasca e scese dalle scale in fretta. Presto arrivo sul uscio, aprii la porta e uscii camminando lentamente e con cautela, cercando di non fare rumore restando in ascolto dei rumori lontani ; ma l unica cose che potè sentire erano le foglie e l' erba mossa dal vento. la ragazza arrivó all' inizio del bosco. prese un profondo respiro stringendosi nel giubbottino di pelle poi entró nel piccolo boschetto. Inizió a cercare la fonte che aveva provocato i boati prima ma non trovó nulla, più si avventurava è più sentiva l ambiente ricco di vegetazione aumentare come se quello strano e curioso bosco fosse infinito, era bello ma anche un pò spaventoso perché sembrava che il bosco parlasse e avesse una propria vita, una vita nascosta che nessuno poteva conoscere, perché era antico e remoto, così remoto che solo gli alberi potevano ricordare, e che solo quello strano bosco conosceva.

L' errore più bello della mia vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora