Capitolo 11

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Melanie tremava sul posto, non riusciva a muoversi e non ne capiva il motivo come se quella figura che incuteva terrore non la spaventasse così tanto ...
la sagoma inizió a camminare più velocemente verso di lei, Melanie chiuse gli occhi pensando, o almeno provando a riflettere sul da fare...
Ad un certo punto sentii la voce della figura e riaprì gli occhi di colpo ascoltando le sue parole -vattene- sussurrò questa e ripetè la stessa cosa varie volte ma la ragazza  non capiva il motivo e non aveva il coraggio di chiederglielo, la voce riprese -non puoi stare qui, non devi. Vattene! - disse alzando il tono e fu proprio ció che le permise di capire che era una voce maschile a parlarle e le dava fastidio non poter vedere il volto di quell' essere che pareva umano, voleva vedere con chi parlava ma non disse nulla a riguardo e ripensó a ciò che gli aveva appena detto...perché mai doveva andarsene ? Era un posto così bello quello ...-Perché devo andarmene ?- domandò con un filo di voce ma l' ombra si limitò ad avvicinasi senza rispondere ...
Qualcosa prese la ragazza da dietro alla sprovvista tappando la bocca, la giovane inizió a dimenarsi come un' anguilla  presa in trappola ma senza riuscire a ottenere la libertà.
Guardó l' ombra che, dopo essersi avvolta ancora di più nel proprio mantello color pece, corse via scappando.
Il cuore della ragazza andava a mille , le mani che la tenevano stretta le passarono sul naso una polvere fine di colore verde che odorava di erba secca e di altri mille odori ignoti..fu l ultima cosa che sentì...i rumori erano lontani e una nebbiolina le offuscò la vista facendola svenire tra le braccia della creatura che la reggeva e che la trasportó in un posto segreto ...

L' errore più bello della mia vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora