Midnight

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"Qualcuno ha perso, eh?" esclama Michael lanciando a terra vittorioso il joystick.
Sbuffo coprendomi la faccia con il cuscino: "Ti prego, possiamo cancellare questa scommessa?"
I suoi grandi occhi verdi mi guardando, e per quanto mi inquietino riescono a strapparmi un sorriso.
Scoppia in una grossa risata: "Ovvio!"
Tiro un sospiro di sollievo e lo stringo in un abbraccio, che fine ha fatto la cinica Diana?
"Ovvio che no" aggiunge poi mentre mi stritola tra le sue braccia tatuate.
Faccio finta di piagnucolare sulla sua spalla, e interviene Luke.
"Bravo Mikey, non demordere. Ho visto la coinquilina di Diana ed è super sexy!" esclama lui.
Michael alza il sopracciglio e fa un sorriso che sembra un ghigno.
"E se ti corrompessi con degli Oreo?" chiedo con gli occhi da cucciolo abbandonato.
"Cosa devo fare, Luke?" chiede il rosso "io adoro gli Oreo!"
Michael non ha ancora smesso di tenermi tra le sue braccia, mentre Luke si siede sfregandosi il mento.
"Beh ma gli Oreo puoi comprarteli anche da solo, mentre la coinquilina no" sentenzia lui.
Io lo fulmino con lo sguardo.
"Mi spiace, ma questa volta il mio amico ha ragione. La scommessa si farà, punto."
Me la pagherai Luke, eccome.

La sera della scommessa...


"No Mik, non posso farlo!" dico a bassa voce davanti alla porta della sua stanza.
"E perché no?" mi domanda guardandomi negli occhi.
Dovrei dirgli di Harry? Di quanto mi sento in colpa per qualsiasi cosa potrebbe succedere con questo coinquilino misterioso?
Io non sono così, non ce la faccio ad essere diversa.
"Su, sto aspettando una giustificazione valida" dice mettendosi a braccia conserte.
"Ecco io.." non posso farlo.
Non voglio parlare a nessuno di Harry, voglio che rimanga il mio segreto.
Perché nemmeno io so cosa voglio fare con tutta questa storia, è strano.
Stiamo rimettendo a posto un sacco di cose nel nostro rapporto e ho paura che le persone possano contaminarlo.
"Ti prego, fallo per me!" mi interrompe poi lui "Oltre a pagare per la scommessa, tu farai uno scherzo al mio coinquilino"
"Cioè?" lo guardo confusa.
"Casualmente quando entrerai nella stanza, la luce sarà spenta e lui non la accenderà.."
Lo fermo: "E come fa a non accenderla? C'è l'interruttore"
Dalla tasca posteriore dei jeans tira fuori una piccola chiave: "Non se tolgo la corrente elettrica a tutto il piano" fa l'occhiolino.
"Mio Dio, tu sei completamente fulminato" dico passandomi una mano sui capelli.
Alza le spalle: "Mi dispiace, ma i patti sono patti" sorride.
Fingo di dargli un pugno e tiro verso il basso la maglietta che indosso, prima di farmi dare la chiave della stanza.
"Lo faccio solo perché sono una persona onesta" dico. "Me ne starò seduta in un angolo"
"Oh, non credo. Il mio coinquilino è.." si ferma.
"Il tuo coinquilino è?" faccio cenno di continuare.
"Strano. Ma non ho voglia di raccontarti nulla perché altrimenti scappi" ride da solo.
No, questo non doveva dirlo.
Ora ho ancora più paura.
"Voglio almeno 50 dollari per questo" dico indicando la porta.
"Per ora accontentati di un abbraccio" risponde stringendomi forte.
Non so perché lo sto facendo, ma spero che Harry non lo scopra.
"Prima andiamo ad abbassare la tensione elettrica, vieni" dice prendendomi per il braccio e trascinandomi.
Mi tiene per mano mentre saliamo delle scale che sembrano portare ad una specie di mansarda.
Apre la porta e davanti a me uno spettacolo mozzafiato: siamo sul terrazzo del dormitorio.
Davanti a noi il giardino è illuminato da alcuni lampioni, mentre gli alberi che lo circondano formano quelle ombre che spaventano ma che completano l'atmosfera.
Il cielo è sporco di nuvole ma qualche stella riesce a vincere sulla foschìa.
"Merda, è bellissimo qui" mormoro.
"Vero? Vengo sempre qui quando sono incazzato con il mondo" risponde mettendosi accanto a me.
Mi stringo nel maglione che indosso e respiro l'aria a pieni polmoni.
Il mio pensiero va a Harry e a tutto ciò che ha creato da quando è entrato nella mia vita: sono cambiata, sono diversa.
Sono una nuova Diana che ha iniziato una nuova vita: lontana da casa, lontana da tutto ciò che ho conosciuto.
L'unico pezzo di vita che mi sono portata qui è lui.
Anzi, non l'ho portato io, è capitato..
Esattamente come è capitato nella mia vita quel giorno a scuola.
Ora è tutto così diverso, anche lui non è più lo stesso.
Averlo qui, lontano da tutti i suoi amici merdosi, è tutta un'altra cosa.
Sarebbe potuta andare diversamente, avremmo potuto non vederci mai più.
Ma la vita è ciò che accade mentre sei impegnato a fare dei piani, dicono.

Fierce | H.S (#Wattys2015)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora