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Due anni dopo...

Esco dalla camera da letto raccogliendo veloce la mia tracolla dove tengo il computer per le lezioni.

Lo guardo, mentre fa colazione in boxer con la faccia completamente assonnata, ed ogni mattina mi sento la persona più fortunata del mondo.

Viviamo in questo moderno quadrilocale da un anno, lo abbiamo arredato secondo i nostri gusti e trovo che sia meraviglioso.

Io ho pagato la metà degli arredamenti mentre Harry ha messo il resto e, ovviamente l'appartamento era già di proprietà dei suoi genitori.

Mi avvicino al guardaroba cercando un cappotto da indossare oggi.

"Potresti non andare nemmeno tu" mi dice mettendosi dietro di me, cingendomi la vita con il braccio e la mano liberi, mentre la sua bocca sfiora il mio collo.

"Mi piacerebbe, ma sto cercando di dare un'esame. Lo sai" dico chiudendo gli occhi.

In realtà farei carte false per starmene a casa con lui e passare la mattinata tra le lenzuola.

"Dai, Diana..." sussurra nel mio orecchio.

Dopo anni non è cambiato niente.

Non è cambiato il modo in cui il mio cuore inizia a battere veloce quando sussurra il mio nome, non è cambiato come il mio respiro si interrompe quando parla in quel modo nel mio orecchio.

La sua mano mi stringe il fianco, mentre cerca di scendere ma viene interrotta da me.

"Forse potrei saltare quella di stamattina ed andare nel pomeriggio" dico voltandomi e guardandolo negli occhi.

In questi anni insieme ha sempre saputo prendersi cura di me, mi sembra di vivere insieme al nuovo Harry.

Ha sempre una parola di conforto quando sono giù, è sempre pronto a stringermi forte quando gli confesso le mie paure e non esita mai a spronarmi.

Anche i miei genitori lo hanno accettato, hanno provato a conoscerlo e si sono resi conto che non è così male come credevano.

Forse non va a giocare a tennis insieme a mio padre la domenica mattina, ma il percorso è ancora lungo ed ho intenzione di percorrerlo lentamente senza saltare alcun passaggio.

L'idea di andare a vivere insieme ci è saltata in mente un po' per caso, un giorno nel quale per l'ennesima volta la mia coinquilina mi sfrattò perché aveva bisogno della stanza libera.

Non ne potevo più, non avevo più un posto nel quale stare in privato.

Così Harry, con qualche chiamata, ha rimediato questo posticino fantastico.

La cucina è bianca, e l'isola che contiene il lavello ed il lavandino è stata spesso protagonista di vari scenari.

Quando non riesco a dormire mi siedo qui sopra per bere dell'acqua fresca e, puntualmente, Harry compare dalla porta pronto a farmi compagnia.

La maggior parte delle volte tiriamo fino a mattina mentre parliamo sempre delle stesse cose, eppure ogni volta l'opinione di Haz cambia, forse per il sonno.

Ma il momento più bello è quando facciamo l'amore, così all'improvviso, mentre magari mi sto cimentando nelle mie scarse doti in cucina.

Siamo imprevedibili, ed è questo che amo di lui.

Non so mai cosa aspettarmi quando torno a casa e, quando non c'è, cerco di stupirlo in ogni modo.

Iniziamo a baciarci quando il suo telefono squilla.

Fierce | H.S (#Wattys2015)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora