Solo tu.

Capitolo 11

Nicholas' pov.
Mi svegliai nel letto dell'ospedale. "Si è svegliato ragazzi!" Addosso a me c'erano gli occhi dei miei amici, che mi guardavano preoccupati. Provai a parlare. Aprii la bocca, ma non uscì alcun suono da essa. "Non sforzarti fratellone." Mary mi guardava con le lacrime agli occhi. Un sorriso dolce le riempiva il viso. Guardarla così mi faceva soffrire. Cosa è successo? Quel dolore improvviso.. Non sono gli stessi attacchi che mi venivano da bambino.. Questi sono più forti!
"Nico.." Dylan si avvicinò a me e mi prese la mano. "Ci hai fatto prendere un colpo, fratello." Scusami Dylan.. Non volevo. Non vi farei mai preoccupare. La cercai fra gli sguardi che mi circondavano. Quando all'improvviso un tocco lieve mi tocco il viso. Eccola qui. Sorrisi dentro di me. Era venuta. Per me. Mi accorsi però che piangeva. Era l'unica con il viso completamente velato da lacrime. "N-Nicholas.." Provai di nuovo a parlare. Aprii la bocca, ma ancora nulla. Mi sforzai di più e riuscii ad ottenere quello che volevo. "Sue." La stanchezza prese possesso di me, e mentre la guardavo piangere, mi addormentai.

Jeremy's pov.
Squillò il telefono. Non avevo per niente voglia di rispondere. Era Mary. Che voleva di così importante da chiamarmi? Era già la seconda volta. Mi avvicinai a casa di Selena. Volevo farle una sorpresa. Le avevo preso un mazzo di fiori. Erano molto belli, personalmente ero orgoglioso della mia scelta. Ero stato mezz'ora dal fioraio. E avevo trovato questi qui. Semplicemente perfetti.
Arrivai davanti a casa sua. Mi sistemai i capelli con la mano e sorrisi. Ero pronto. Mi avvicinai tenendo il mazzo dietro la schiena e suonai il campanello. Sentii da dentro dei rumori. "Chi cazzo è?" Una voce che non conoscevo aveva parlato. "Non lo so, mettiti sotto al divano, forse sono i miei." Selena.
Aprì la porta. Era in accappatoio. Mi riconobbe e sorrise. "Hey ciao Jeremy." "S-Selena!" Sorrisi anche io. "Ti disturbo?" "No no, entra pure." Mi sedetti apposta sul divano, per non far uscire quello che c'era sotto. Nascosi i fiori dietro al divano, non volevo darglieli subito. "Come mai qui?" Mi chiese lei. "Ero passato per te.." La feci sedere su di me e iniziai a palparle il seno. Iniziò a gemere e mi baciò.  La spogliai completamente e la veci stendere sul divano. Era già bagnata a dovere. Strano. Ci mette sempre un po' lei. E se quella voce.. La guardai male. "J.. Ti prego." Sussurrò lei vogliosa. "Aspetta un secondo, mi da fastidio il divano in questa posizione." Iniziai a spostare il divano. "No no, fermo fermo!" Disse allarmata lei. Un ragazzo, nudo mi guardava dal posto dove prima c'era il divano. "Ti volevo spiegare.." Disse lei. "Non importa, ho capito tutto." Presi i fiori da dietro il divano. "E io che volevo.. Vabbè non importa più." Dissi duramente. "J..mi dispiace." Fu l'unica cosa che riuscì a dire. Uscii e sbattei la porta. Che vita.
Dentro si sentivano i rumori di prima. Insomma, hanno ricominciato. Che puttana.
Mi diressi verso il parco. Mi sedetti su una panchina e stracciai i fiori per terra. Delle lacrime scesero dal mio viso. Le asciugai con un gesto irritato ma senza successo. Continuavano a scendere. Perché mi ero innamorato di lei.. Insomma perché proprio di lei? La devo dimenticare. Smisi all'improvviso di piangere e afferrai il telefono. Chiamai Mary.
Chissà se..
"Pronto?"
"Hey Mary, Ciao. Mi hai chiamato?"
Piangeva. Si sentivano i singhiozzi. No Mary, no..non piangere.
"Ma stai..piangendo..."
"Nico è all'ospedale. Ha una malattia cardiaca abbastanza grave." Disse tra un singhiozzo e l'altro. Oh cazzo.
"Arrivo immediatamente." Attaccai. Mi diressi in fretta e furia all'ospedale. Arrivai alla stanza che ospitava Nico. Molte persona intorno a lui piangevano. Mi avvicinai piano piano. Scansando le persone, facendomi spazio. La vista che vidi mi spezzo il cuore. Nico, attaccato a molte macchine, che dormiva. Era pallidissimo e sembrava.. Morto.