Chapter 1.

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Penso che il mare sia l'unica meraviglia di questo mondo.
Il modo in cui la leggera brezza accompagna le alte onde è come guardare un dipinto. La sabbia fine e biancastra su cui sono seduta completa il quadro.
Appoggio il capo su una delle rocce e osservo il cielo pieno di stelle che illuminano il mare facendolo sembrare bianco. Sono qui da non so quante ore, ci ho passato la maggior parte della mia vita seduta dove mi trovo ora.
Le persone dicono che stare soli fa pensare, e che pensare fa male. Ma perché sprecare un posto così bello per stupidi pensieri? Se farlo fa stare male, spegni la mente e goditi il panorama.

Comincia a fare freddo, il mio maglione bianco non serve a molto alle tre di notte nel pieno di dicembre.
Mi alzo, prendo la borsa e lentamente mi avvio verso il mio furgoncino rosso, che adoro.
È quasi ora, se non voglio perdere i soldi farò meglio a muovermi.

Salgo sul furgone e dopo essere partita comincio a superare il livello massimo di velocità, arrivando lentamente al familiare 100km/h.
I miei occhi azzurri sono puntati sull'isolata strada, mentre aumento la velocità vedo da lontano alcune macchine che sfrecciano alla velocità della luce, da quel che intuisco stiamo andando tutti nello stesso posto.
Prima di arrivare al solito posto sterzo improvvisamente girando a sinistra, ho bisogno di cambiare il mio rottame per la gara.
Pian piano arrivo davanti al palazzo di quel coglione del mio migliore amico, lo vedo davanti al portone piuttosto incazzato. Non ha tutti i torti, sono in ritardo.

Scendo frettolosamente dal furgone, lasciando la borsa nel cruscotto ma prendendo prima il cellulare.

"Sette minuti Alex, è un record." Mi giro sentendo la sua familiare voce maschile. Lo vedo con una sigaretta tra le labbra e una mano nella tasca dei jeans stretti, la maglietta bianca con le maniche corte completa l'outfit facendo risaltare le sue muscolose braccia.
I suoi capelli biondi sono coperti da un cappello facendolo sembrare ancora più sexy.
"La tua bellezza è un'ingiustizia." Esclamo facendolo ridere, mi avvicino a lui dandogli il mio solito pugno con la mano, "allora, dov'è questo gioiellino?" Chiedo impaziente. È da una settimana che mi parla di questa macchina fantastica, lasciandomi sulle spine ogni volta dicendo 'la vedrai'.
Il sorrisetto sulle sue labbra mi fa capire che ho ragione, finalmente è il momento.

"Ti ha seguito qualcuno?" Chiede guardandosi intorno.

Alzo gli occhi al cielo alla sua stupida domanda, "certo che no."

Butta la sigaretta sul prato, facendomi segno di seguirlo sul retro della casa.
"Stephan, se questa macchina farà schifo farai meglio a scappare." Borbotto.

"Fidati." Conclude.

Appena giriamo l'angolo sento la bocca seccarsi.
Penso di non aver mai visto una macchia così bella, è tutta nera, con delle strisce da corsa bianche sul cofano. Mi avvicino con gli occhi spalancati, e osservo i lati della macchina. C'è scritto De Tomaso.
Mi giro di scatto verso Stephan, "una De Tomaso?!" Esclamo.

Lui annuisce, "non hai visto ancora niente." Apre il cofano davanti, mostrandomi un motore fantastico.
"Stai scherzando spero, un motore a quattro cilindri in linea?" Esclamai quasi con le lacrime agli occhi.

Stephan annuì col capo prima di darmi un colpetto sulla spalla, "è tutta tua."

"Tutta mia?" Dissi toccando la vernice nuova di zecca.
"Tutta tua" disse, "volerai con questa, stasera."

Finalmente potevo correre decentemente, senza aver paura che un pezzo volesse via. Com'è successo col mio furgone.
Chiusi il cofano di scatto e presi al volo le chiavi che Stephan mi lanciò, "non fare tardi, ci sono duemila dollari in ballo."

Ruotai gli occhi al cielo prima di togliere il maglione bianco che indossavo, restando con una canotta nera.
Mi girai verso il biondo, "che dici, abbastanza sexy?"

"Ti scoperei all'istante, se non fosse per la tua vagina."
Un sorrisetto spuntò sulle mie labbra, "solo perché sei gay non c'è bisogno di screditare il mio organo femminile, Steph."
Alza le braccia al cielo in segno di difesa, "giusto."

Finalmente entro in questa meraviglia e accendo il motore, sentendo un suono fantastico da parte del motore. Non vedo l'ora.

Abbasso il finestrino e osservo Stephan, "tu non vieni?"

Scuote il capo mentre si abbassa leggermente per potermi vedere, "ti raggiungo con il furgoncino." Disse, "E mi raccomando, nascondi bene questo splendore prima che arrivi la polizia. Ti manderò un messaggio con su scritto dove mi trovo."

Dopo avergli fatto cenno con la testa, si allontana lasciando lo spazio per potermi far passare.

"Fagli mangiare la polvere." Mi urlò sopra il rumore del motore.

Guidare ad alta velocità con i finestrini tutti aperti è la seconda cosa che amo di più al mondo dopo il mare. Non unicamente guidare con i finestrini aperti, ma poter accellerare fino ad esaurire tutta la mia fobofobia, tutta la mia rabbia.
È come se mi trovassi in un mondo parallelo. Mentre corro sento una scarica di adrenalina scorrermi in tutto il corpo. Grazie alla mia fobofobia riesco a non farmi intimorire dalla velocità. Perché non provo e non proverò mai niente.

Sento già le urla di incitamento dei ragazzi scatenati e comincio a rallentare appena vedo una folla di circa trecento persone.

Mi guardo intorno e vedo tutte facce abbastanza familiari, qui a Detroit ci conosciamo tutti.
Accosto la macchina di fronte a Jon Kenzo, un omone alto e muscoloso, pronto a spaccare la testa a tutti. È lui l'anima di tutto questo, organizza questi eventi ogni settimana con la massima perfezione. Lo conosco da quando ero piccola, è lui che mi ha fatto scoprire il mondo della velocità. Gli devo tutto.

Scendo dalla macchina e subito un ondata di odore di alcol e fumo mi invade le narici, facendo scattare i sensi nel mio corpo. Ho bisogno di una sigaretta, "Che ne pensi?" Indico a Jon la De Tomaso.

Lui apra lo sguardo spostandolo da me alla macchina, "nuovo giocattolino?" Mi domanda sogghignando.

"Una cosa del genere." Affermo.

Jon si avvicina lentamente, cominciando a sussurrarmi tutti i partecipanti di questa sera, "ascoltami bene perché non lo ripeterò due volte. Duemila dollari, non farteli scappare." Inizia, "ce ne sono quattro: Zack Di Laurentis, Madeline Williams, Louis Jones e uno nuovo, Zayn Malik."

Dopo essersi allontanato mi annuncia che la gara inizierà tra dieci minuti.

Bene, ho dieci minuti per conoscere questo nuovo ragazzo.

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Myyyy space.
Hola guyzzzz, ecco a voi il primissimo capitolo, qui c'è solo il nome di Zayn, ma è il primo capitolo quindi abbiate pazienza lol. Commentate e votate, all the love.

L'ultima sigaretta (Zayn Malik)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora