Chapter 3.

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Dopo essermi seduta sul morbido sedile, senza neanche aspettare che chiudessi la portiera Malik spinge il piede sull'acceleratore facendomi sbattere la schiena contro il sedile della macchina.

"Cazzo."
Mi guarda sogghignando senza proferire parola.

"Dove stiamo andando?" Gli domando sbuffando guardando dietro per assicurarmi che la polizia non ci segua.

"Ti porto a casa." Esclama.
"Non ho bisogno di essere accompagnata mano nella mano," alzo gli occhi al cielo aspettando un sua risposta.
Mi giro verso di lui non sentendo la sua voce, i suoi occhi socchiusi e la sua mascella serrata dimostrano che sono riuscita ad infastidirlo.
Mi soffermo sulla sua barba scura per poi alzare lo sguardo verso i suoi capelli lisci e corti, scuri come la sua barba.

"Non ti prenderò la mano." Interrompe il silenzio guardando nel frattempo lo specchietto retrovisore.
"Hai intenzione di dirmi dove abiti?" Mi guarda di sottecchi sembrando innervosito.
Mi diverte il fatto che perda la pazienza così in fretta, mi ricorda qualcuno.
"Non ho voglia di tornare a casa." Mi esce quasi come una scusa questa frase, "Portami da Steph."
Annuisce e intanto gli indico la strada. Oltre ad ascoltare le mie indicazioni non mostra nessun altro tipo di interesse nell'approcciare una conversazione, me compresa.
Dopo circa dieci minuti di puro silenzio e quiete, accosta bruscamente la macchina aprendomi lo sportello con il pulsante automatico, "Ora sparisci."

Lo guardo con un misto di sorpresa e fastidio, che cazzo gli prende?, "ti aspettavi il tappeto rosso, principessa?" Mi deride.
Mi giro di scatto prendendogli il colletto della maglietta, sento il suo fiato sul mio mento.
"Hai voglia di scherzare? Hai scelto la persona sbagliata." La mia presa sulla sua maglietta è così stretta che quasi la strappo.
"Non ho paura di te," mi dice guardandomi dritto negli occhi, "se sei amico di Joe dovresti averne, sicuramente ti avrà raccontato tante cose su questo posto e su tante persone, inclusa me."
Improvvisamente mi afferra il braccio con cui tenevo la presa della maglietta e piegandolo dietro la mia schiena mi spinge bruscamente con la testa sul finestrino, "fottuta bambina, tu non sai con chi hai a che fare." Ora il suo respiro è sul mio collo, sono così incazzata che con tutta la forza che ho spingo all'indietro il mio corpo facendo sbattere il suo contro l'altro finestrino, subito dopo il familiare 'click' risuona nelle mie orecchie; " Pensavi di essere l'unica ad averne una?".

Entrambi siamo uno di fronte all'altro con le pistole puntate sulla fronte, "non hai avuto scrupoli a farlo in passato, perché non rifarlo?" Mi urla contro.

"Che cazzo sta succedendo qui?" Sento la voce di Steph subito dopo aver aperto la mia portiera e avermi afferrata con forza portandomi fuori dalla macchina, "ti sei bevuta il cervello? Non puoi tirare fuori la pistola ogni volta che qualcuno ti fa incazzare!".
A mala pena sento Steph, sono troppo concentrata a non distogliere lo sguardo da lui.
Vedo lui abbassare la pistola dopo aver chiuso la portiera e riacceso la macchina, ma prima che possa spingere di nuovo il piede sul l'acceleratore corro verso il finestrino, urlandogli:"Sei fottuto, Zayn Malik."
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My space!
Ciao ragazzi! Rieccomi dopo più di un anno di assenza, mi dispiace molto non aver pubblicato ma tra impegni e quant'altro mi ero completamente scordata di questa storia.
Qualche settimana fa ho riaperto il mio account e mi sono resa conto di aver scritto dei capitoli abbastanza decenti, quindi ho deciso di riprendere la storia!
Fatemi sapere cosa ne pensate.. ho intenzione di aggiornare ogni tre/quattro giorni.
All the love.

L'ultima sigaretta (Zayn Malik)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora