capitolo 6

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Pov Alex

mi disse come rimase incinta e non potevo credere alle mie orecchie, decisi di uscire un attimo dalla stanza per fare una telefonata urgente, volevo scoprire chi era quel ragazzo per fargliela pagare.

-che fai? avvicinati ti prego..- mi stava implorando di non andarmene

-piccola ho da fare una telefonata per il lavoro dove mi hanno appena assunta e ti prometto che farò il prima possibile- dissi davanti la porta.

Appena uscita fuori chiamai la CIA

-salve Agente Alex-

-ho bisogno di sapere tutto sul caso Riccio nero, Elisabeth Sabet-

-Agente, ne è a conoscenza della riservatezza di quel caso, non posso aprirlo io ma serve lei stessa-

-si lo so, inviami il file al mio telefono sotto e-mail che appena posso lo leggo, come sempre eliminate tutte le prove-

-certo Agente. Adesso dove si trova?-

-entrata dell'ospedale in New Street, proceda e le confermerò tutto al più presto-

-come gli ordini prescrivono, tutto apposto agente- dopo aver chiuso la telefonata e esser rientrata nella stanza di Elisabeth decisi di spiegarle senza dare le informazioni precise sul mio lavoro

-Alex? avevi detto che facevi presto, sono passati 20 minuti e credevo che te ne eri andata via...- potevo notare nel suo tono il dispiacere e la tristezza nel rimanere in ospedale

-no bimba, ero a fare quella telefonata di lavoro, è tutto apposto-

-che lavoro fai ?-

le risposi nervosamente-ehm..io..ho trovato un piccolo impiego dove..rilassarmi e scaricare tutto lo stress accumulato negli anni, sono il dirigente di una palestra di pugilato-

-ah..strano, non si direbbe che insegni pugilato- disse rimanendo con una faccia stupita

-si bhe...ho iniziato da poco..-dissi grattandomi nervosamente la testa

Vedevo che non mi credeva ma la ringraziai per aver smesso di fare domande. Appena si addormentò rimasi qualche minuto e poi me ne tornai a lavoro per scoprire di più sul suo passato

Io, Tu, NoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora