Capitolo 8

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Non riesco a capire quale sia la cosa giusta da fare. Ogni decisione appare ai miei occhi sbagliata e inadeguata, ma una cosa mi è chiara: devo far luce su quanto ho saputo. Senza ombra di dubbio potrebbero essere solo false voci volte a minare quello che stiamo tentando di costruire, ma mi hanno sempre insegnato che nelle voci c'è sempre un fondo, seppur minimo, di verità. Dopo che ho vagliato tutte le opzioni, decido di digitare un messaggio.

Ore 22:47
Da: Fleur Ricciardi
A: Edoardo Mercanti

Tu

Messaggio semplice e diretto. Credo possa richiamare la sua attenzione. Mentre aspetto la sua risposta, la mia mente vaga sola e desolata. Non credevo potesse avere un tale effetto su di me. È come se mi abbia condotto in luoghi mai visitati prima d'ora. Inizio ad avere paura di scoprire cosa si nasconde in quei posti insidiosi. Comincio ad essere consapevole del fatto che questa relazione si prospetta problematica e impegnativa. Stranamente questa cosa non mi allerta. Sono decisamente disposta a mettere tutta me stessa ma devo sapere se ne vale la pena.
La risposta di Edoardo tarda ad arrivare e piuttosto che ansiosa inizio a sentirmi irritata.
All'improvviso, come se le parole nella mia mente fossero un richiamo, il telefono si illumina.

Ore 23:01
Da: Edoardo Mercanti
A: Fleur Ricciardi

Ah, brutta entrata. Che cosa è successo?

Senza pensarci due volte invio.

Ore: 23:03
Da: Fleur Ricciardi
A: Edoardo Mercanti

Vedi che mi hanno detto che stai ancora con la tua ex.

Mi sento improvvisamente liberata, come se mi fossi disfatta di un peso. Edoardo non mi da modo di stare troppo a pensare che la sua chiamata mi appare sullo schermo.

- Pronto. - il mio tono è decisamente acido
- Sei acida...come stai? - tattica tipica del genere maschile
- Meglio, grazie per l'interessamento. - decido di rispondere con la solita sottigliezza delle donne. Guerra tra sessi.
- Eh si, immagino. Allora? Cosa ti è stato detto? - sembra preoccupato ora.
- Che tu stai ancora con Ginevra. - taglio corto. La mia voce risuona nervosa.
- Mmm basta? - ora è sollevato. Mi nasconde qualcosa?
- Basta! Perché non basta? - ha la capacità di irritarmi come nessun altro.
- Si, basta però visto che mi stai facendo una partaccia credevo tu potessi essere più dettagliata. - Ah, ora è lui l'offeso?
- Mi hanno solo detto che stai ancora con Ginevra e che due settimane fa siete stati visti insieme. Nulla di più, nulla di meno. E naturalmente, visto e considerato che tu mi avevi detto che vi siete lasciati più o meno due mesi fa, mi è suonato strano. Qualcosa da dire? - sembra un processo in tribunale.
- Va bene, magari posso aver mentito. Ma solo sul quando ci siamo lasciati. Ma è stata una bugia a fin di bene. Le cose erano finite da un pezzo e non volevo che tu credessi che io ci stavo ancora dentro a quella relazione, così ho pensato fosse meglio tralasciare o meglio modificare qualche dettaglio. Se devo essere sincero, non immaginavo che tu lo venissi a sapere ma non perché volessi nascondertelo ma perché non cambia la situazione. Non ho relazioni né contatti con lei da quando ne ho con te e sono contento di ciò. - è logorroico, parla velocemente, senza sosta.
- Bene, perfetto. Adesso so che non posso fidarmi delle tue parole. Ad essere sincera voglio dirti che non ho alcuna intenzione di mettermi in mezzo tra di voi, o di finire in uno dei vostri tira e molla. - che sto blaterando?
- Cosa significa? - mi suona preoccupato, la sua voce rasenta il terrore.
- Quello che ho detto.
- A me sembra che tu ti stia tirando fuori. Mi sembra che tu stia dicendo che vuoi chiudere.

Chiudere. Che paroloni volano. Chiudere. Chiudere cosa? Non c'è stato neanche un bacio che abbia siglato il nostro rapporto e già si parla di chiudere? È davvero questo che voglio? La situazione mi risuona paradossale.

- Non ho detto questo. Ho semplicemente espresso un mio pensiero.
- Si ok, voglio capire che influenza ha sulla nostra conoscenza. Voglio essere chiaro. Tu mi interessi, mi interessi davvero Fleur. Non voglio solo perdere del tempo con te. Mi piace come parli, come gesticoli. Mi interessi e mi irriterebbe chiudere per dei pettegolezzi. Scusa se straparlo ma non mi aspettavo tutta questa situazione. - è sincero?
- Sono confusissima.
- Voglio solo capire se ho ancora qualche speranza. - la sua voce è dolce e calda.
- Possiamo provare a vedere che succede.

In mente mi risuonano le parole del nuovo singolo di Fedez: "dai proviamo e poi vediamo che succede, per ogni mia parte che ti vuole c'è un'altra che retrocede". Calza a pennello, descrive chiaramente la mia situazione e il mio stato d'animo. Ogni cosa che di buono c'è in lui, viene annullata da situazioni paradossali. Minerva inizia a rimproverarmi riguardo la via che iniziano a prendere i miei pensieri. Da un lato non posso biasimarla.

- Mi basta sentire questo. Ora seriamente come ti senti? - le sue parole mi riportano alla realtà.
- Meglio, durante la telefonata ho misurato la temperatura ed è perfettamente normale, senza alcun aiuto da parte di farmaci. - è la verità
- Ma io lo sapevo. La discussione ha stimolato i tuoi anticorpi, vedi non tutto il male vien per nuocere. - fa una breve pausa. Per un momento c'è silenzio fra noi, uno strano imbarazzo così dolce e romantico di chi vorrebbe dir qualcosa ma ha timore di sbagliare. - Dunque domani posso chiederti un'uscita? - continua.
- Potresti. Domani vedremo, ora crollo buonanotte. - taglio corto.
- Buonanotte Fleur, a domani.

Ho bisogno di tempo per pensare.
Me la sento di rischiare? Di mettere a nudo le mie fragilità? Di concedergli la parte più preziosa di me, il mio cuore?
Perché inevitabilmente, in un modo o nell'altro, avrà una parte del mio cuore se andrà avanti questa relazione.
Vorrei avere la forza di chiudere tutto ciò che c'è tra noi in modo da difendermi, da non rischiare di frantumarmi in mille pezzi, ma per qualche strano motivo il mio corpo e la mia mente si rifiutano di prendere in considerazione l'idea di tagliarlo fuori dalla mia vita.
Minerva ancora una volta mi suggerisce che dormirci su può aiutare, e stranamente decido di assecondare quella piccola voce che abita in me.

Le parole che avrei voluto dirtiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora