Ore 1:03
Da: Edoardo Mercanti
A: Fleur RicciardiNon so se essere più contento per quello che mi hai detto o per il fatto che tu mi abbia scritto.
Effettivamente non sono mai stata io a cercarlo salvo per chiedergli indirettamente di uscire. E neanche quella volta è stata una cosa nata esclusivamente da me visto che erano giorni che ripetutamente mi chiedeva di vederci. L'idea mi strappa un sorriso. Inizio ad essere contenta. Il responso sembra essere positivo. Insomma, se non fosse interessato probabilmente non mi avrebbe mai risposto e se anche l'avesse fatto non avrebbe scritto una cosa così dolce. Dolce. Che aggettivo. Forse è questa la cosa che più mi attira di lui. È dolce. Nonostante l'aspetto da burbero e il suo essere alto 1,90 m, lui è dolce. È come se fosse un gigante, ma un gigante buono. Per un secondo i miei pensieri prendono una deviazione. Forse non sarà lui a fare del male a me. Forse è più probabile che sarò io a farne a lui. L'idea mi rattrista. Non vorrei mai ferire una persona, non intenzionalmente. La mia vocina interiore mi suggerisce che è decisamente presto per pensare a cose del genere. Dovrei darle un nome. Forse la chiamerò Minerva, come la dea della Sapienza romana. Sì, potrebbe andare come nome. Sto decisamente divagando. Decido di rispondere
Ore 1:14
Da: Fleur Ricciardi
A: Edoardo MercantiContieni la tua allegria :D
Come sempre la mia autodifesa prende il sopravvento. Già immagino Minerva con l'indice puntato che scuote la testa in tono accusatorio. In effetti non è il massimo della dolcezza ma la sensazione di dovermi tutelare è ancora in agguato. Chissà se riuscirò mai ad abbassare le difese. Mi sorprendo a ricordare e rivivere nei miei pensieri l'uscita di questa sera. Ricordo lui che camminava nervosamente su e giù e la sua altezza che a quanto pare risulta essere molto intimidatoria per me. Mi è apparso un tipo decisamente strano. So per certo che proviene da un'ottima famiglia, una della migliori, ma nonostante ciò è sembrato ai miei occhi anche un ragazzo molto semplice. In un secondo mi viene in mente il suo viso quando mi ha domandato dove avrei dormito quando sarei andata a trovare Luca a Roma. Il sopracciglio alzato gli dava un'aria davvero divertente. I suoi occhi piccoli ma espressivi tradivano preoccupazione. E quel sorriso, solo chi l'ha visto potrebbe comprendere. Ho notato che ha le labbra piuttosto carnose. Come sempre in piena notte, sto divagando. Assorta nei miei pensieri non mi sono resa conto che ho ricevuto due messaggi da colui che invade la mia mente.
Ore 1:16
Da: Edoardo Mercanti
A: Fleur RiccardiSarà fatto. Ora sto per addormentarmi, ma prima che ti dia la 'buonanotte' vorrei farti una domanda: ci rivedremo?
_
Ore 1:20
Da: Edoardo Mercanti
A: Fleur RicciardiHo capito, lo scoprirò. Buonanotte.
Mi affretto a rispondere.
Ore 1:24
Da: Fleur Ricciardi
A: Edoardo MercantiChi lo sa =) Buonanotte.
Adoro tenerlo sospeso, ignaro di ciò che sarà. Esco dall'app e imposto il telefono in modalità aereo come è mio solito fare durante la notte. Mi distendo con la testa sul cuscino e tiro su le coperte fino al viso. Inizio a vagare con la mente come sempre. In pochi minuti sento il sonno impossessarsi di me e crollo tra le braccia di Morfeo.
I raggi del sole penetrano all'interno della stanza tramite le fessure delle tapparelle e disegnano linee tratteggiate sulle pareti color tortora della mia camera da letto. Dovrei ricordarmi di chiuderle meglio la sera. Il mio sonno leggero non mi dà scampo da luci e suoni seppur lievi, basta poco a svegliarmi. Distendo gli arti per svegliare i muscoli e mi stropiccio gli occhi. Allungo il braccio destro verso il comodino e afferro il mio iPhone. Lo sblocco, inserisco il codice e riattivo la connessione dati. Ci mette un po' prima di riprendere campo e caricare tutte le notifiche. Ho un'email da leggere e undici messaggi su Whatsapp. Elimino il messaggio di posta elettronica visto che si tratta di una delle solite pubblicità che inviano in massa. Apro Whatsapp. Nessun messaggio ricevuto da Edoardo. Sento un pizzico di delusione. Controllo l'orologio, sono le 11:45. Credevo di aver dormito di meno. Mi alzo dal letto e mi dirigo in bagno. La testa mi gira e la gola mi fa male. Decido di misurare la temperatura per essere sicura di non aver preso la febbre. Prendo il termometro dalla vetrinetta del bagno e lo estraggo. Mi dirigo in camera da letto e mi sdraio mentre il termometro fa il suo dovere. Passano in fretta i cinque minuti necessari, mentre vedo dei cartoni animati in televisione. Mi mancano i vecchi cartoni animati di quando ero bambina. Erano molto più romantici e delicati di quelli attuali. Un flash con le immagini di 'Piccoli problemi di cuore' e 'Rossana' mi passano davanti agli occhi. Credo che 'Rossana' sia stato uno dei miei cartoni preferiti. Ricordo ancora che in classe, alle elementari, io e le mie amichette litigavamo su chi dovesse essere la fidanzata di Eric. Eravamo tutte completamente innamorate di Eric, eppure era solo un personaggio di un cartone animato giapponese. Quanto possono essere ingenui i bambini? Lui ha qualcosa di Eric, forse è l'essere dannato e problematico. Questa cosa gli da anche un fascino misterioso. Appena suona il termometro controllo la temperatura. 37.8°. Bene. Una grande febbre si prospetta per i prossimi giorni. Prima che la temperatura salga alle stelle vado in cucina e assumo la tachipirina. Questa febbre non ci voleva proprio. Mi risuonano in testa le parole di Edoardo pronunciate la sera prima: Cara Fleur, non esiste l'amicizia tra uomo e donna. Per esperienza personale ti dico che l'uomo ci mette sempre malizia, chi più chi meno. Quindi ti verrà la febbre giovedì, così non potrai andare e io non morirò di gelosia.
Inizio a domandarmi se sia pura coincidenza o se ha qualcosa a che vedere con lui. La testa mi scoppia e non riesco a tenere gli occhi aperti. In un nulla sono di nuovo nel mondo di Morfeo.
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Le parole che avrei voluto dirti
RomansaSolo quattro giorni fa ho conosciuto un ragazzo, il genere di ragazzo che può piacere a chiunque, una di quelle persone che riescono a penetrare l’anima della maggior parte delle persone. Forse fino a poche ore fa non avrei mai pensato di concedergl...