7 - Sotto accusa

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Michael's pov



La notizia era su tutti i giornali. In ogni telegiornale locale, bar, supermercato o vicolo che fosse non si parlava d'altro che del recente scandalo che aveva colpito la tranquilla cittadina di Hollow's Shore. Lo scandalo non poteva riguardare altri che il nostro amato professore di inglese Ezra Maloney, accusato di stupro e violenza su minori.

Ovviamente, all'inizio pensavo che fosse a causa mia, che qualcuno ci avesse scoperti e avesse pensato male del prof; la stessa cosa la pensava Ashton - infatti non voleva parlarmi più - ma poi si è scoperto che molestava il suo vicino di casa, anche a scuola. Vicino di casa di cui non si sapeva il nome, era rimasto anonimo almeno secondo i quotidiani locali. Chi ha sporto denuncia però era ben noto, almeno a me: ovviamente, chi poteva essere stato se non Luke? Doveva aver presagito il peggio quando mi ha visto zoppicare fuori dall'aula di Maloney - cosa che comunque non era abbastanza per incriminarlo. Insomma, avevo la faccia di uno che era appena stato stuprato?! Tutto ciò che ho fatto con il professor Maloney era consensuale! Anzi, forse è stato più lui ad essere violentato che io, visto che gli sono saltato addosso come un teenager in calore - cosa che, tra l'altro, sono.

Quella mattina a scuola era un caos. Poliziotti dappertutto, professori sull'orlo di una crisi di nervi, alunni spaventati e sotto stress ed un preside che cercava invano di tenere tutto in ordine. Con il mio gruppo di amici - meno Aidan, lui era con William in quel momento - osservavo l'inferno nascosto nel nostro solito angolo.

«Non riesco ancora a crederci che frequentassi le lezioni di quello psicopatico. Avrebbe potuto molestarmi, per quanto ne so!», commentò Leo, spaventato. Tra noi quattro, lui era quello più scosso.

«Io me l'aspettavo. Insomma, l'avete visto? Sembrava un fottuto maniaco sessuale - cosa che tra l'altro è», sbottò Ashton, facendoci voltare verso di lui. Il riccio aveva la schiena poggiata contro il muro di cemento, i suoi occhi - stamattina inespressivi - osservavano la scena avanti a lui con fare annoiato.

Da ciò che avevo avuto modo di capire Ashton si era arrabbiato tantissimo quando aveva appreso la notizia, pensando che io c'entrassi, ma quando ha capito che non riguardava né me né qualcuno di sua conoscenza aveva continuato a farsi gli affari suoi, dicendo solo che si aspettava che una cosa del genere sarebbe successa. Io non gli credevo. Sapevo che ad Ashton importasse, ma non sapevo quanto di preciso. Lo conosco, certo, ma non al punto da sapere quanto una cosa lo turbi per davvero. Quello me lo deve dire lui...

«Secondo voi chi è stato a sporgere denuncia?», chiese Leo, «Potrebbe essere stato il ragazzo che veniva molestato da lui?».

Alzai le spalle, stringendo le labbra in una linea piatta. Non avevo intenzione di dare voce ai miei pensieri riguardo a chi aveva sporto denuncia, avrei potuto tirare conclusioni affrettate per quanto ne sapevo.

«Potrebbe, sì. Che ne possiamo sapere noi? È voluto restare anonimo», dissi, attirando lo sguardo di Ashton su di me. Il riccio aveva capito che qualcosa non andava - come al solito, capiva sempre tutto di me. Dovevo chiedergli come facesse.

«Beh, secondo me l'importante è che l'abbiano fatto», borbottò Leo, mentre la campanella suonava, «Su, entriamo. Il preside ci vuole tutti in auditorium».

Ashton sbuffò. «Chissà cosa vuole quel vecchio decrepito».

«Aspettati un discorso di un'ora sulle precauzioni da prendere in caso qualche professore ci provi con noi», borbottai io, seguendo la folla nell'atrio della scuola.

«Che peccato che non possano dare indicazioni agli insegnanti su cosa fare quando un alunno ti salta praticamente addosso», sussurrò Ashton acidamente, facendomi voltare verso di lui.

Slut Wars || MukeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora