Ti ho vista.

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Quando cammino in questa foresta, l'altezza degli alberi mi riporta il pensiero a te.
Mi ricordo quando, tre anni fa, mi prendevi in giro per la mia statura perché tu mi superavi.
E in più, quando eri vicina a me, ti mettevi sulle punte e mi salutavi col soprannome "Hobbit".
Poi hai smesso di chiamarmi in quel modo, forse pensavi che mi offendevi, ma in tutta la mia vita tu mi hai offeso solo una volta, e non con quel ridicolo nomignolo che, fra l'altro, per me andava bene se lo dicevi tu.
Così,dopo, hai incominciato a chiamarmi in modi più dolci.
Quanto mi piaceva la cosa.
Mi mancano le tue prese in giro... e vorrei scusarmi per tutti i torti che ti ho fatto, o qualunque cosa io abbia fatto di male a te.
Jenn, quando ti sveglierai, penserai a me?
Lo spero, ma non è la cosa più importante.
Sono isolato in un paesino sconosciuto da tutto il mondo, travestito con uno stupido cappello di paia da donna e un paio di occhiali che mi regalsti tu a caso, dicendo che mi donavano.
Quanto adoro le tue improvvise sorprese senza senso, come quando tu mi chiamasti nel bel mezzo della notte per due risate.
Oppure quando volevi solo vedermi e mi chiamavi al cellulare dicendomi che eri ammalata.
Ti adoro.
Mi domando se,una volta svegliata, sarai quella ragazza che si considerava "no sense".
A volte mi chiedo se quello che sto facendo sia giusto, ma poi appari tu, e mi dico che me lo saprai dire tu se è giusto o meno...mi sento anch'io "no sense" da molto tempo.

Oggi ti ho vista.
Eri su una vetrina di vestiti della Dior: eri vestita con un abito bianco con altri colori chiari pastello nascosto da una borsa leggermente grigia e rosa.
Mi son chiesto che cosa ci faccia un negozio così lussuoso in un posto così.
Ma non ci ho pensato a lungo, perché poi ho incontrato i tuoi occhi... non sono lo stesso dal vivo Jenn.
Eri solo una foto .
Ti prego, torna a casa.
Mi manchi sempre più...
è da due anni che t'aspetto.
Rimani viva e ti aspetterò per tutta la vita.

Josh venne interrotto da una sua lacrima che bagnò il foglietto sul quale stava scrivendo.
La parola vita si sbiadì a causa della goccia.
Sembrava che il foglio gli volesse tendere un indovinello: vita...vivere o morire?
Pareva che la vita fosse più lontana della morte.
Eppure lui stava vivendo, ma si sentiva quel senso di vivere lontano...
Ormai non collegava neanche più i concetti nella sua testa: più si chiariva delle cose, più altre si intrecciavano.
Vivere era diventata anche per lui un'impresa.

"Pilota1? Pilota2? Ci siete??"
Fred e Jim sentirono una voce allarmante provenire dalla vice trasmittente appena accesa.
"La riceviamo signore... che problema c'è?"
Chiese a sua volta Jim agitato.
"Jennifer vuole venire con voi!"
"Jennifer chi?"
Chiese confuso Fred.
Non poteva essere Jennifer Lawrence, era in ospedale, in coma...
"Come chi? Jennifer Lawrence!"
Esclamò pieno d'energia il comandante.
"Cooooosa? Si è svegliata???"
Chiesero in coro i piloti.
"Già! Dopo due lunghissimi anni.
Sentite: non vuole aspettare!
Tornate indietro e venitela a prendere."
"Ma signore, si è appena svegliata!"
"No, è sveglia da ieri notte... il suo unico desiderio dopo due anni è rivedere Josh... e vorrei che si avverasse... quindi venite!"
I ragazzi, ancora sotto shock, con un fil di voce risposero:" Agli ordini...".
Quella era stata la prima volta che Fred e Jim non avevano litigato.
Fecero,così,dietro front e si diressero verso "West Hospithal" col cuore che sarebbe uscito dal finestrino e corso verso la loro destinazione per non attendere ancora.

Jennifer aprì gli occhi: vedeva tutto doppio e le faceva un male cane la testa...e non solo.
La prima cosa che vide fu un quadro pieno di colori sgargianti sulla parete bianca davanti al suo letto.
Quando mise a fuoco, notò che c'erano raffigurati dei fiori, dei fiori tropicali con lei sdraiata in mezzo a quella distesa di arcobaleno.
Aveva fra i capelli dei "Non ti scordar di me" che risaltavano sul colore marrone scuro della sua chioma.
Quel quadro era una foto che Josh le aveva scattato quando giravano Hunger games catching fire.
A Jennifer, quel ricordo, le fece spuntare come d'incanto un sorriso meraviglioso.
Poi, all'improvviso, si accorse di aver mosso i muscoli della bocca,allora agitò le dita, come quando si suona un pianoforte, e notò che aveva messo in moto anche i muscoli delle mani.
Era viva.
Finalmente si era svegliata, e avrebbe potuto riabbracciare tutti i suoi cari.
Tutti i suoi amici, tutto il suo Josh.
Spostò faticosamente il capo verso destra e vide la madre che dormiva su una sdraia.
Jennifer, per svegliare la madre,provò a chiamarla con scarsi risultati.
Così suonò un campanellino d'emergenza che si trovava affianco al letto.
La donna si svegliò di colpo e osservò Jennifer.
Non credeva ancora ai suoi occhi: sua figlia sveglia!

Dopo un'ora la ragazza fu lasciata in pace dai dottori e riuscì a parlare in privato coi genitori.
"Mamma,voglio andare a cercare Josh" Disse decisa.
"Tesoro... devi riposare. Tranquilla, la polizia lo troverà presto, ne sono sicura."
"No senza di me" Controbattè Jennifer con voce ferma.
"Non se ne parla." Disse la voce possente del padre.
"Vi prego... dopo due anni ferma in quel letto l'unico desiderio che ho per la testa ora è cercare Josh!"
"Jennifer, noi non possiamo fermarti, te la devi vedere con i dottori" Disse il padre.

Jennifer riuscì a convincere i dottori.
Aveva persino cercato di pagarli per convincerli, ma essi non accettarono per nessun motivo al mondo il denaro.

Passato un giorno,Jennifer si trovò nell'aereo coi due piloti.
Alla fine aveva deciso di aspettare un giorno, perché aveva avuto dei cedimenti.

"Okay, ora dovremmo prendere quella macchina... quella con la fantasia militare... nel parcheggio... la vedi?" Chiese Jim calmo a Jennifer.
"Sì sì... con quel macchinone dovremmo trovarlo?"
"Sì dice che dei poliziotti lo abbiano avvistato in questo paesino." Disse vago Fred.
"Lo troveremo... si!" Disse convinta Jennifer.
Se lo sentiva.
Come se lei avesse dentro di sé un radar.

Dopo un quarto d'ora i tre arrivarono davanti alla Jeap.
"Si sente bene?" Chiese Fred a Jennifer.
La ragazza aveva avuto una nausea allucinante e un terribile mal di testa, ma non si sarebbe arresa per così poco.
"Sì, grazie. Ah! Datemi anche del tu!"
"uh... okay" risposero i due.
Dopo ciò, Jim si mise alla guida con accanto Fred, Jennifer voleva stare seduta di dietro" per osservare meglio" diceva.

All'improvviso, la giovane strabuzzò gli occhi: aveva visto Josh.
"Fermiiiii! L'ho visto! L'ho visto!!" Urlò lei.
Jim frenò di scatto e Jennifer scese dalla vettura.
Stava correndo verso Josh.
Ad un certo punto cadde, ma si sforzò, e con tutte le sue forze si rimise in piedi a correre, un po' più lentamente di prima.
Intanto Jim e Fred la chiamavano rincorrendola, ma lei non sentiva e con le lacrime agli occhi e il cuore che batteva all'impazzata si avvicinò sempre di più al ragazzo.
"Josh!" Urlò lei.
Lui si girò.

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Ah! Se avete qualche consiglio da darmi, scrivetemelo nei commenti! Grazie a tutte quelle persone che stanno leggendo!

-Finalmente Jennifer rivedrà Josh negli occhi dopo due lunghissimi anni?
Scopritelo con me nel prossimo capitolo!

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