capitolo 1 ⓡ

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Mi svegliai dal mio profondo sonno per colpa della sveglia. Non sapevo come facessero gli umani tutte le mattine a svegliarsi con quell'aggeggio mostruoso!
Alzai una mano per spegnerla ma, essendo ad occhi chiusi non sapevo dov'era posizionata. Così ci diedi a caso. Nel tentativo, la colpii facendola cadere a terra. Aprii gli occhi e la vidi, ai piedi del letto, in mille pezzi. "Cribbio! E ora come lo spiego a papà?"
Cercando di non pensarci scesi dal letto e mi vestii. Mi misi una semplice maglietta bianca e dei pantaloncini di jeans con all star rosse. Feci colazione e, prima di uscire per andare a scuola, salutai mio padre con un bacio sulla guancia. Quando fui uscita di casa mi guardai intorno e mi diressi subito verso un grande albero e mi ci nascosi dietro, cominciando a svestirmi. Quando fui completamente nuda cominciai a trasformarmi. Le ossa si spezzarono e peli neri come la notte cominciarono a spuntarmi dappertutto. Dopo pochi secondi mi ero trasformata in un lupo con un manto nero come la notte e occhi azzurro ghiaccio. Presi i vestiti in bocca e mi misi a correre verso la mia scuola. Dato che noi lupi avevamo una velocità straordinaria arrivai lì in poco tempo e all'ombra di una quercia ripresi sembianze umane e mi rimisi i vestiti. Entrai poco prima che la campana suonasse e presi posto nell'unico posto libero nell'aula di Biologia. Tutti erano già lì, ma fortunatamente la prof. Non era ancora arrivata. Kristal mi passò un bigliettino e io lo aprii, curiosa di leggerlo.
C'era scritto :
Anne, cos'è successo?Perché hai il fiatone?
Girai il biglietto e scrissi:
Ero in ritardo, così mi sono trasformata per arrivare in tempo.
Glielo passai e lei dopo averlo letto mi sorrise e se lo mise in tasca.
Kristal ed Angela erano le mie uniche amiche in quella scuola, oltre ad essere licantrope. Infatti a noi membri del branco era vietato entrare troppo in contatto con gli umani, per evitare di rivelare loro la nostra esistenza.

La prof entró nell'aula in fretta e furia e comició imperterrita a illustrare delle immagini sulla lavagna multimediale.
E così cominciò un'altro lento e noioso giorno di scuola.

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