Capitolo 2 ⓡ

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Finito scuola, proposi a Kristal e Angela di fare una piccola gara di corsa.
Loro accettarono con grande entusiasmo, e a testa ci trasformammo, dopo esserci svestite dietro una quercia, in tre giganteschi lupi.
Osservai le due lupe al mio fianco.
Kristal aveva un manto color cioccolato, folto e morbido come un peluche.
Angela, invece, un candido manto color sabbia.
Ci misimo in posizione su un sentiero abbastanza stretto, che conduceva direttamente alla nostra meta: un grande albero in mezzo ad una vasta radura.
"3..."
Tesi i muscoli.
"2..."
Drizzai le orecchie.
"1..."
Digrignai i denti.
"VIA!"

Subito balzai in avanti, sferzando il vento con la mia forma lupo.
Angela e Kristal erano a qualche metro di distanza, intente ad accellerare per superarmi.
Sghignazzai, per quanto me lo potesse permettere il mio muso da lupo, e aumentai la velocità della corsa.
Ormai erano sparite dalla mia visuale, ero certa di vincere.
Arrivai come una furia nella radura, e mi accasciai esausta ai piedi del grande albero.
Capii subito che qualcosa non andava.
A partire dal fatto che Kristal e Angela non erano ancora arrivate.
Erano passati già due minuti, ed ero certa che il distacco fra me e loro non fosse così tanto.
Mi rialzai in allerta e fiutai l'aria.
Un tanfo nauseabondo mi colpì in pieno facendomi quasi vomitare.
"Vampiri" pensai con orrore.
Subito scattai verso l'imbocco del sentiero, correndo disperata.
Mi interruppi a metà percorso, quando vidi una pozza di sangue a terra.
Una scia rossa proseguiva fino ad una specie di buco nella vegetazione.
Ci entrai, esitante, e quello che vidi mi fece accapponare... il pelo?
Angela e Kristal erano accasciate a terra, in una immensa pozza di sangue.
Erano coperte di tagli e graffi, e non davano alcun segno di vita.
Tornai umana e corsi verso le due lupe, singhiozzando.
Fu un grosso errore.
Prima che potessi anche solo raggiungerle quattro figure piombarono su di me, circondandomi.
Se solo avessi provato a trasformarmi, loro mi avrebbero sbranata viva ancor prima che io potessi incominciare il processo.
Erano tre uomini ed una donna, dalla carnagione diafana e dai capelli color ebano.
Ghignavano, passando famelicamente la lingua sui canini appuntiti.
Ringhiai.
Mi avrebbero uccisa in ogni caso, tanto valeva provare.
Balzai velocemente in aria, trasformandomi in lupo.
Forse anche troppo velocemente.
Ricaddi a terra e la zampa anteriore destra mi cedette.
Uggiolai di dolore.
Durante la trasformazione bisognava dare il tempo alle ossa di spezzarsi e riformarsi correttamente, se si era troppo affrettati si rischiava di non far ricongiungere bene le ossa e quindi slogarsi una zampa o gamba, in base a in cosa ci si voleva trasformare.
I vampiri, che erano già scattati nella mia direzione, approfittarono della mia debolezza per attaccarmi ripetutamente con pugni e calci.
Rispondevo con potenti zampate con la zampa sana, ma con la loro agilità schivavano il colpo facilmente.
Ero ormai al limite.
La mia vista cominciava ad appannarsi, e il respiro a rallentare.
Sentivo l'energia defluire dal mio corpo, mentre i vampiri sopra di me continuavano a picchiarmi.
Sarei morta così, io, la figlia dell'Alpha, sarei morta per colpa di quattro schifosi succhiasangue.

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