Replay↻ a.f.i. (italiano)

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Non so perché ancora scrivo, ma... Forse mi fa bene sfogarmi in questo modo. Era metà luglio quando la "ragazza nuova" venne da me in lacrime. Dopo di te non volevo vedere nessun altro stare male per colpa mia. Mi disse che aveva un ritardo di un mese. Rimasi bloccato, sospirai, trattenni altre lacrime che avevo versato dopo a casa mia. Presi la notizia con spavento. Sai, mio padre mi aveva abbandonato quando ero bambino perché diceva che non voleva un peso e mi sono sentito così tutta la vita nella mia famiglia. Mia madre era devastata, era giovane, non capiva molto, si era lasciata fregare da qualcuno che le aveva promesso amore eterno. E io non te ne avevo promesso e non lo promisi a nessuno. Perché non volevo rimanere fregato.

Con tutta la calma possibile la rassicurai e andammo a fare il test insieme, sai quelli caserecci. Ne comprammo tre.
Lei era bellissima, gentile, potrei anche dire che l'avevo scelta perché mi ricordava te. Ma lei non mi faceva ridere come tu lo facevi.
I risultati diedero positivo e mi ricordo che lei stette attaccata a me tutta la notte nel letto a piangere, mentre io ero solo scioccato e cercavo di coccolarla il più possibile.
Mi ripetevo che dovevo prendermi cura di mio figlio, che le cose si facevano in due e che non avrei fatto come quel coglione di mio padre. Forse più per l'ultima ragione decisi di tenerlo con lei.
Non la amavo, ti sono sincero. Lei non era la donna della mia vita, non l'avevo mai vista come tale.

Mia madre mi abbracciò quando lo seppe, piansi fra le sue braccia quando mi rassicurò con un "sei così diverso da tuo padre".
Paige suonò a casa piangendo, sua madre l'aveva scoperta e l'aveva detto a suo padre che l'aveva poco dopo cacciata di casa. E io l'accolsi nella mia, sentendomi un uomo migliore.

Non è cosí cattivo dopottutto eh..

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