Chapter two

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Pov's Jade

"Al scusa il ritardo" dissi piombando nel negozio dove c'era la mia amica, una ragazza dai capelli strani, li cambiava molto spesso in quel momento erano molto lunghi e neri che le mettevano in risalto gli occhi color miele. La mia collega si girò e mi guardò scuotendo le spalle "Non è un gran problema devi solo posare per me"

"Posare per te? Ho capito male o?"La ragazza scosse la testa

"È per la galleria, hanno deciso di esporre le mie creazioni , Jay sai quanto ci tengo" mi disse mordicchiandosi il labbro inferiore, era una delle mie migliori amiche e aveva bisogno di me e il loro negozio di abbigliamento era chiuso al momento quindi avrebbero potuto fare quello che ne avevano voglia
" Va bene ci sto. Poserò per te." La ragazza mi sorrise gioiosa e mi fece segno di seguirla sul retro
"cosa devo fare?" Chiesi abbastanza spaventata, non avevo mai posato per nessuno ed ero un po' a disagio, Alexa mi trascinò verso uno stand di abiti da sera cominciando a piazzarmi in mano alcuni vestiti.

Erano uno più bello dell'altro, li amavo tutti.

Dopo avermi riempito di abiti, tanto da non riuscire a vedere dove mettessi i piedi, mi guidò verso un camerino.
"Cosa dovrei fare con questi?" Chiesi infilandomi nel camerino e cominciando a spogliarmi dei miei vestiti.
"Metterli mi sembra ovvio." rise Al facendomi sorridere. La mia domanda sembrava tanto stupida.
Presi un vestito tra le mani, era ancora sulla gruccia, volevo solo osservarlo.
Era abbastanza lungo di un verde molto chiaro sorrisi immaginando una serata elegante, sospirai e lo levai dalla gruccia infilandolo e uscendo "allora come sto?" Chiesi ad Alexa che stava preparando la sua macchina fotografica.
Sorrise facendo penzolare la Reflex lungo i fianchi, stretta nella mano destra.
"Sono senza parole." disse sinceramente.
Mi avvicinai a lei che mi indicò il punto esatto del set per permettere alle foto di venire spettacolari.
"Come mi devo mettere? E le scarpe?" Chiesi mordendomi un labbro e guardando verso i miei piedi, quando un flash mi fece sobbalzare e alzai di colpo la testa mentre la mia amica mi scattava altre foto.
"Devi essere disinvolta. Come se io non ti stessi scattando foto, okay?" disse lei sorridendomi e continuando a far scattare il flash.
Mi scattò foto da più angolazioni, non credevo sarebbero venute bene le foto, ma avrei provato ad essere decente.
Ad un certo punto assunse una faccia buffa mentre era concentrata e cominciai a ridere "Al sei esilarante" esclamai mentre una serie di flash andavano ad intermittenza "ma queste noo" dissi imbronciandomi e alzando di poco il vestito.
"Non ti muovere, resta un questa posa." disse Alexa velocemente. Il vestito era alzato fino alla coscia attraverso la mia mano che si poggiava sul fianco. La testa guardava indietro e alcuni capelli ricadevano sull'occhio. Una posa molto strana, si.
Appena finì di scattare mi spinse nel camerino afferando un paio di tacchi vertiginosi "cadrò sicuro!" Esclamai cambiando vestito mettendone uno blu notte molto lungo scollato sulla schiena "Al se cado mi avrai sulla coscienza" piagnucolai traballando fino al divanetto in fondo alla stanza.
"Rilassati Jay, devi solo stare seduta, saranno poche le foto da in piedi e in ogni caso sarai vicino al divano." mi spiegò facendomi sedere sul comodo divanetto in pelle bianca.
"Se cado ti odieró per la vita" sussurrai guardando il mio telefono illuminarsi.
"Posso rispondere?" chiesi guardando nella direzione del cellulare che stava sul tavolo poco distante da noi.
La ragazza fece un sorrisino e mi passò il telefono "è Facebook" disse scuotendo le spalle, sorrisi ringraziandola e lo aprii "cazzo" sussurrai facendo girare la mia amica che mi guardò interrogativa "che succede?" chiese Al.

"Calum." dissi solamente e ovviamente lei capì e si sedette vicino a me nel divanetto.
"che ne dici se ti scatto qualche altra foto con questo fantastico abito e poi la metti come foto profilo?" disse Al facendomi spalancare la bocca dallo stupore.
Si rialzò in piedi e "Forza." mi intimò facendomi posare il telefono e assumendo pose casuali ma che secondo lei, erano davvero sexy.
Le avevo raccontato della mia mattinata in un veloce messaggio e ora volevo uccidere l'istruttore della mia palestra per avergli detto il mio cognome, okay sarei dovuta uscirci il giorno dopo, ma non sapevo se accettarlo o no come amico. Avrebbe potuto vedere la maggior parte dalla mia vita che si divideva in incontri clandestini e negozio.

"COSA FACCIO AL?" dissi riferendomi alla richiesta.
"Accettala Jade! Lo aspetti da una vita." disse lei, riferendosi allo mio sproloquio per telefono mentre la raggiungevo in negozio, scossi la testa restituendole il telefono "pensiamoci dopo, abbiamo delle foto da scattare" dissi ridacchiando e mettendomi in posa
"cosi mi piaci." disse ricominciando a scattare, sorrisi e appoggiai i piedi sul divanetto guardando in camera
"Dobbiamo farne ancora molte?" domandai cominciando a sentire la stanchezza di tutta la mattina, scosse rapidamente la testa mentre mi faceva una faccia buffa e scoppiai a ridere
"Cosa fai? Noo" dissi ridendo più forte e allungando una mano per coprirmi il viso
"Togli subito quelle mani, sei molto più bella quando ridi." disse Alexa continuando a scattare benché avessi le mani a coprirmi gran parte del viso. Quando le tolsi, gli scatti raddoppiarono. Quanta memoria aveva quella macchinetta? Risi alzandomi e barcollando la raggiunsi "voglio una foto col mio alieno preferito " sussurrai facendole segno di darmi la macchina, che stava a stento nella mia mano, ma riuscì lo stesso a scattare una foto ad una Alexa sorridente per la pessima battuta che avevo fatto e a me, sempre ridendo. Amavo quei momenti
"Ora vieni qua alienoo" dissi appoggiando la Reflex e inserendo il timer e spalancando le braccia, era sempre stata più bassa di me, ma in quel momento lo sembrava ancora di più, si mise in mezzo all'abbraccio alzandosi sulle punte e la reflex scattò giusto qualche secondo dopo.
Quella l'avrei stampata e appesa in camera, come quella precedente, la conoscevo da anni c'era sempre stata, insieme a Madison. Loro c'erano quando Nathan mi picchiava o quando ero scappata da lui e avevo cominciato con la boxe, erano lì tutti i giorni quando dividevamo un piccolo appartamento
"Questa finirà sulla parete lo sai?" Lei annuì sorridendo e io mi avviai lentamente al camerino, levandomi le scarpe e arrivandoci scalza, mi cambiai e infilai i vestiti post palestra "Al è il momento cosa dovre fare?"Presi il telefono e lo sbloccai, rivelando la pagina Facebook con l'icona del profilo di Calum, accettare o non accettare?Era quello il dilemma, lui era il mio dilemma da quella mattina
"Smettila di pensarci troppo e schiaccia su accetta " disse la mia migliore amica mentre la porta di ingresso tintinnava rivelando la testa blu di Madison
"Vi ho portato la merenda" esclamò porgendoci un sacchetto della caffetteria in fondo alla strada adoravo quella caffetteria. Aveva quel profumino di brioches appena sfornate, ad ogni ora del giorno e il caffè era il migliore del mondo.
"MAD! MI HAI PRESO IL CAFFÈ?" urlai andandole addosso "Sai che ti adorooo?"
"Jade!" urlò stringendo le braccia intorno al mio corpo stretto intorno al suo. Potevo sentire il tepore del caffè, attraversare il sacchetto e riscaldare la mia schiena, a causa di Madison che teneva le buste ancora in mano. Mi staccai lentamente da lei strappandole letteralmente il sacchettino e tirando fuori il mio caffè "oddio è americano, con quintali di zucchero" dissi prendendo lunghi sorsi dal contenitore, feci un gemito di approvazione, sedendomi sul divanetto che poco prima avevamo usato come set;presi di nuovo il telefono in mano, lo sbloccai guardai la batteria e rientrai su Facebook e schiacciando su accetta lo ribloccai "Fatto Al" dissi e Madison ci guardò confusa "Calum le ha inviato l'amicizia su Facebook" disse Alexa semplicemente addentando il suo muffin al cioccolato.
"Oh." disse solo Madison sedendosi sul divanetto incrociando le gambe.
"Ho accettato" dissi bevendo il mio caffè caldo "Al mi passeresti il caricabatterie che mi sta morendo il telefono?" La ragazza annuì e me lo passò misi sotto carica il telefono prima che il telefono di illuminò ancora facendomi mancare il respiro.

Calum mi aveva scritto.

"Cazzo cazzo cazzo!" Dissi guardando le mie amiche indicando il telefono "MI HA SCRITTO" ero in una situazione tra il panico e l'ansia, ma uno strano sorrisetto era apparso sul mio viso
"Cosa? " dissero le mie amiche fissandomi e facendomi arrossire
"Calum mi ha scritto! " urlai alzandomi di scatto e prendendo il telefono tra le mani. Che gli avrei risposto?
"Cosa dovrei dirgli?" Chiesi nel panico facendo sorridere le due ragazze
"Cosa ti ha scritto?" chiese Madison

Calum Hood attivo/ a ora
"Hei, sono Calum quello di questa mattina in palestra"

scrissi un 'Heii:)' e inviai, nulla di cui preoccuparsi, per il momento

Ciao a tutti! Sono qui anche col secondo capitolo di questa storia. Voglio ringraziare tantissimo BlackHug per sopportarmi e aiutarmi e andate assolutamente a leggere le sue storie. Se avete bisogno di pubblicità scrivetemi in privato e nulla al prossimo capitolo.

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