Calum's pov
Uscii velocemente da quella casa per evitare una crisi, perché non potevano essere per una dannatissima volta felici per me? Quella ragazza la conoscevo da nemmeno un giorno quindi non potevano essere convinti che a me piacesse solo perché assomigliava a Jane. Camminai a lungo fino a quando vidi un'insegna luminosa del pub senza pensarci due volte, mi sedetti al bancone
"Due birre e un long island" ordinai al barista
"Non starai esagerando?" chiese una voce alle mie spalle mi voltai e vidi Jade che prese posto vicino a me.
"Li reggo come nulla. Che ci fai qui?" Chiesi pacatamente con tono freddo.
"Facevo un giro, tu perché sei qui?" Chiese guardandomi come se potesse leggermi dentro, ignorai la sua domanda iniziando a bere il mio cocktail
Spostai lo sguardo sul bancone mentre lei prendeva posto nello sgabello di fianco al mio.
"Che ne dici se una birra la prendo io?" Sorrisi e gliene passai una, che il barista aveva appena posato sotto i miei occhi.
Rimanemmo in silenzio per un po'.
"Calum, hai gli occhi rossi" constatò la ragazza mentre mi osservava "perché?" azzardò a chiedere
"Non ho dormito molto." Mentii.
"Balle!" Esclamò guardandomi di sbieco "Ti ho visto meno di qualche ora fa, stavi bene" disse guardandomi ancora,mentre io fissavo il bicchiere che era a metà e non sapevo dire se fosse mezzo pieno o mezzo vuoto, non volevo guardarla negli occhi.
"Forse, non ho voglia di dirti cosa succede." Dissi con un ghigno in volto. Un ghigno triste. Non ero tenuto a dirle tutto quello che mi succedeva. Anche se era la copia esatta di Jane... O almeno questo era quello che gli altri sostenevano.
"Non ti voglio obbligare a fare nulla, volevo solo essere gentile" fece per alzarsi ed andarsene, ma la bloccai per un braccio
"Non voglio stare solo" sussurrai facendo incontrare i miei occhi con i suoi.I suoi occhi verdi, brillavano alla mia affermazione. Forse per le luci oro della stanza o forse perché l'alcol mi aveva preso gran parte del cervello, ma brillavano davvero.
"Non so cosa mi succede. Scusa."
Dissi lasciandole il braccio
"È tutto okay" sussurrò guardandomi ancora "vuoi che rimanga o che vada via?"
"Rimani." Battei la mano sullo sgabello, su cui era seduta prima, e lei si sedette.
"Uno giro di shottini" ordinai al barista e vidi la rossa scuotere la testa
"Calum, stai esagerando. E so che lo pensi." Aveva una voce preoccupata. Che stavo facendo?
"Tranquilla." La rassicurai, ma cominciò a tirare giù tutti gli dei del mondo quando dovette riportarmi a casa e io non facevo altro che ridere e vomitare.
"Calum dannazione" disse quando mi fermai di nuovo "dove abiti?" Chiese guardandomi e io non capivo cosa volesse
"Boh, sei carina" dissi ridacchiando
"Cristo. Ti prenderò a pugni quando saremo in palestra. Così forte che ti cascheranno i denti." Si lamentó."Non capisco." Risi ancora finendo addosso ad un bidone della spazzatura.
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"Al lo so, solo per sta sera" sentii la voce della rossa e aprii piano gli occhi trovandomi su un letto non mio
La testa mi girava e lo stomaco mi faceva male, mi sentivo uno straccio.
"Okay, ma che sia solo per questa sera." Marcó bene le ultime parole la mora ed uscì dalla stanza.
"Ti adoro" trillò la rossa girandosi verso di me
"Ah sei sveglio" mormorò
"Scusa, dobbiamo essere state noi." Si sedette sul bordo del letto, facendolo cigolare, per poi girarsi verso di me e incrociare le gambe
"Dove sono?" chiesi mettendomi seduto, ma sentii un dolore lancinante alla pancia e cercai di reprimere un conato di vomito
"Faresti bene a stare sdraiato se non vuoi che Al, ti faccia ripulire il parquet con la lingua. Sei a casa mia comunque" Rise facendomi sdraiare con una mano sul petto.
"Al?" Chiesi confuso mentre la ragazza mi passava una bacinella
"Si, la mia coinquilina nonché migliore amica." Oh.
"Che dovrei farci con la bacinella?" Domandai stupidamente. "Ecco, se ti viene da vomitare fallo qui dentro. Hai bevuto troppo."
"Mentre dormivi ti è arrivata una chiamata da una certa Rose" mi informò con una voce vuota da qualsiasi emozione
"Merda." Imprecai cercando il telefono nelle tasche dei jeans.
"Sul comodino" disse allungandomi il telefono e velocemente digitai il numero di Ashton
"Ash?"
"Grazie a Dio sei vivo. Cazzo Calum! Pensavamo fossi morto!" Allontanai il telefono dall'orecchio e Jade rise dall'espressione che assunsi
"Ash sto bene calmati" dissi riavvicinando il telefono all'orecchio "so che sono le quattro del mattino, ma potresti venirmi a prendere?" Jade corrugò la fronte e scosse la testa
'Rimani' mimò con le labbra
"Domani mattina.. Non torno per la notte"
"Va bene, dimmi dove"
"Ti mando l'indirizzo ciao" attaccai e vidi la ragazza davanti a me porgermi un bicchiere d'acqua
Lo bevetti in un sorso e riappoggiai la testa al morbido cuscino.
"Allora.." cominciai con un sorrisetto in volto. "Perché hai voluto che rimanessi?"
"Sono le quattro del mattino, potresti vomitare nella macchina del tuo amico e non ti voglio sulla coscienza" ridacchiò, abbassai la guardia e strinsi le labbra procurando una risata della rossa.Rimanemmo un po' in silenzio quando lei lo ruppe
"Stringiti che voglio sdraiarmi" disse infilandosi sotto le coperte.
Quella ragazza mi sorprendeva sempre.
Mi strinsi nel lato del letto in modo che lei avrebbe potuto sdraiarsi di fianco a me.
"Si sta un po' scomodi, scusami" disse guardandomi e sorridendo un po' vidi le sue piccole mani poggiarsi sul mio petto, non pensai avesse cattive intenzioni fino a quando non mi spinse e io cascai dal letto tirando un urletto e facendo un tonfo sonoro sul pavimento, scoppiò a ridere, mi alzai e salii sul letto mettendomi a cavalcioni su di lei senza farle male.
Le portai mani sulla testa e poi spostandomi un poco le cominciai a fare il solletico. Aprì la bocca tirando un urlo e sorpresa allo stesso tempo, cominciò a ridere ed io mi beai della sua bellezza nella luce soffusa della camera. La piccola abajour non rendeva giustizia alla sua bellezza.
"Sei bellissima" dissi bisbigliando, le sue gote diventarono rosse e mi avvicinai di più a lei spostandomi, lei mi abbracciò
"Dovresti dormire un po'" sussurrò spegnendo l'abajour.
Il profumo dei suoi capelli mi innebrió le narici.
"Non credo di essere in grado." Sussurrai
"Perché?" Chiese e anche al buio potevo vedere i suoi occhi brillare
"Mi fai un certo effetto" ammisi e lei scoppiò a ridere e si accoccolò sul mio petto
"Dormi Cal, ne hai bisogno." Sussurró prima di cominciare a massaggiare il mio petto con gesti delicati della mano.*
Jade's pov
Mi svegliai appoggiata al petto di Calum, il suo petto si alzava freneticamente al ritmo del suo respiro, e la palpitazione del suo cuore creò un sorriso sul mio volto. Guardai l'orologio che segnava le dieci e mezzo, mi scostai da lui e alzandomi lentamente andai verso la cucina
Al stava leggendo, evidentemente, un questionario di università con la sua tazza di caffè fumante sotto il naso.
"Buongiorno" dissi sedendomi sul bancone della cucina, alzò lo sguardo dai fogli e mi rivolse un sorriso.
"Hey."
"Come hai dormito?" Le chiesi facendo dondolare i piedi
"Bene, perché? Come dovrei aver dormito?" Bevette un sorso senza mai interrompere lo sguardo su di me
"Volevo saperlo e basta" dissi sorridendole
"E tu come hai dormito?" Fece un ghigno e io alzai gli occhi al cielo
"Ho dormito" dissi semplicemente e la vidi sorridere
"Ti fa stare bene?" Chiese tornando a guardare i fogli
"Non lo so Al, non voglio affezionarmi" dissi scendendo dal bancone per prepararmi una tazza di the.
"Hai preso le tue medicine ieri?" Chiese con un filo di preoccupazione nella voce
"No, ma non ho avuto incubi e non ho toccato una sigaretta" dissi e la mia amica fece un sospiro
"Jay, per favore prendile le tue medicine"
"Al sto bene, mi manca un po', ma va tutto bene"
"Jade no" bisbigliò "non può mancarti, dopo quello che ti ha fatto, non può"
"Al..." Non feci in tempo a finire di parlare che vidi la figura di Calum all'ingresso della cucina••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••
Buongiorno! Sono sopravvissuta all'apocalisse, no okay. La scuola mi ha obbligata a smettere di scrivere per un po' e non avevo ispirazione
Quindi perdonatemi l'enorme ritardo voglio bene a tutti...
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Fight
Fanfictioncombatti o muori, è quello che fa Jade per vivere, era quello che faceva Jane e quello che porterà Calum all'auto distruzione. "Non ci andrò" "Cal devi farlo, ci servono quei soldi" supplicarono gli altri