Hope

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Sono le 20:30. Mi trovo fuori al bar di oggi e lui è lì. Seduto allo stesso posto. Mi guarda e mi sorride ed io corro da lui.
"Hei piccoletta,pensavo dovessi aspettare un'eternità!"
"Le piccolette si fanno aspettare. E poi non chiamarmi più così,mi infastidisce."
"Beh,allora lo farò ancora di più. Voglio vederti arrabbiata."
"Non ti conviene!"

Ci sediamo,chiacchieriamo ed è tutto perfetto. Lui è così carino. Mi sa prendere,parla delle cose che piacciono a me,che piacciono a entrambi. Poi mi dice:
"Sai,è da quando ti ho vista ballare quella sera che non ho smesso un attimo di pensare a te. Io non ho solo guardata. Io ti ho osservata,io ho venerato la tua immensa bellezza. Non ho mai pensato una sola volta di toccarti per pure desiderio sessuale. Ti ho vista ballare e ho desiderato solo di poter essere lì accanto a te per accompagnarti."
Non sapevo cosa dire. Ho sempre ballato davanti a un pubblico numeroso che mi ha sempre abbondato di complimenti di ogni genere. Ma lui. Lui è quel tipo che non si spiega. Riesce a togliermi le parole di bocca.
"Anche io non ho fatto altro che pensare a te,ai tuoi occhi. E non sai quanto ho desiderato di rivederti."
"Vuoi fare qualcosa di diverso?"
"Non vedo l'ora"
"Infatti non dovrai vedere!"

Mi benda gli occhi e mi porta con se in macchina. Io con lui non ho paura. Mi sono fidata. Potrò anche sbagliare,ma io in quel momento ero felice. E se una cosa può farti stare bene,allora non è sbagliata.
Scendiamo dalla macchina. Io ancora bendata. Lui mi prende sui fianchi e poi comincia a guidarmi facendomi fare dei passi con una dolce musica di sottofondo. Era una rumba. La più bella che avessi mai ballato. Mi toglie la benda.
"Mi sono perso nei tuoi occhi così tanto,che ancora non so come ti chiami. Io sono Gianny."
"Io sono Ilaria,e credimi,non so come sono riuscita a ricordare il mio nome,visto che mi hai fatto perdere la testa dal primo momento che ti ho visto."
"Ma forse non mi hai mai visto abbastanza. Ti conosco da sempre. Ma non ho mai avuto il coraggio di aprirmi con te perché eri impegnata. Lo so che la tua relazione è finita da poco,ma io ti chiedo di ascoltarmi e capirmi."
"Ti ascolto e ti capisco. Io sto sbagliando e ho sbagliato da tempo continuando qualcosa che ormai non esisteva più. Ma devo comunque ammettere che lui mi ha dato tanto in quattro anni. Io non riesco a starti lontana. Ma non possiamo correre così. Ho paura di come lui possa reagire."
"Ti ho aspettata per quattro anni e ti aspetterò ancora. Ma stavolta,sono consapevole che riuscirò a renderti mia. Ed è l'unica cosa che voglio."
Non tornavo col sorriso stampato in faccia da tanto tempo. Lui poteva diventare il mio grande "SE".

Forte come il mare.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora