disappointments

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"Amo incontriamoci al parco,ho tante cose da dirti."
"Ah finalmente,pensavo fossi morta"
"Non dire così,dai"
Erika era molto fredda nei messaggi. Quasi come sapesse quello che le stavo per dire.
Quasi come se le dispiacesse.
Ci incontriamo al parco e ci sediamo sulla panchina più vicina.
"E così non ci hai ripensato due volte prima di imbatterti in questa nuova relazione."
"Beh si,lui è fantastico. Dovresti conoscerlo. Ma.. Tu come fai a saperlo?"
"Proprio non ci arrivi. Ho provato più di una volta a trovarti in casa tua. Ti ho seguita quasi ogni giorno per sapere quello che facevi. Io pensavo che tu avessi smesso di frequentarti con il tuo ex perché non ti sentivi a tuo agio e volevi passare del tempo a divertirti. E invece di ritrovo con quel tipo."
"Dovresti essere felice per me."
"Beh non lo sono. E non lo sarò mai. Perché mai nessuno ci tiene a te come ci tengo io."
"Cosa intendi con questo..."
"Io pensavo che tu l'avessi capito. E pensavo che anche tu spesso avessi pensato di provarci con me"
"Erika.."
"Ila perdonami,ma non posso farci niente!"
Mi prende e mi da un bacio. Subito dopo corre via.
Non ho avuto il tempo di dirle che forse un tempo avrebbe avuto ragione. Ma solo perché ero stanca di tutta quella monotonia.
Ma non tutto è perduto. Lei mi è sempre stata vicina. Devo parlarle chiarire le cose.
"Devo parlarti.dimmi dove posso trovarti."

Mi dirigo nel posto da lei indicato. Era una campagna dove c'era una baita. Pensando che fosse la sua,entro. C'era un bel fuocherello,così provo a riscaldarmi. Dopo poco Eriks sbuca dal nulla.
Ci sediamo sul divano. Eravamo abbastanza tese. Non avevo idea di quello che sarebbe successo,ma ero sicura che qualsiasi cosa fosse successa sarebbe rimasta tra quelle quattro mura.
"Vogliamo parlare di quello che è successo oggi?"
"Senti Ila,non so cosa mi sia preso. Mi dispiace tanto,davvero."
Non riesce nemmeno a guardarmi negli occhi. Presa dall'atmosfera,faccio qualcosa di cui mi sarei pentita in futuro. Lentamente le accarezzo il viso e la bacio.
Lei mi stringeva forte. Passiamo tutta la notte stese sul divano a baciarci.
Non posso negare che è stata una cosa del tutto nuova. Ma entrambe sapevamo che questa cosa non sarebbe andata avanti.
Passano giorni. Non sento Gianny da molto tempo,non lo vedo più in giro ed inoltre non risponde ai messaggi e alle chiamate.
Decido di andare a casa sua.
Busso il campanello. È lui ad aprire la porta,ma è stato molto freddo nei miei confronti.
Entro in casa sua. Una casa grande e ben ordinata. Lui si ritira in camera sua e si butta sul letto. Decido di seguirlo.
"Beh. Che hai?"
"Oh io niente. Forse è arrivato il momento di dirmi qualcosa."
"Cosa dovrei dirti?.."
"Ma dai. Pensaci sù."
"Non so davvero di cosa parli."
Prende il suo cellulare e mi mostra una foto.
Cazzo,eravamo io ed Erika. È ora che gli dico??
"Posso spiegarti tutto!"
"Non c'è niente da spiegare! Quello che ho visto è abbastanza e tu puoi farmi solo schifo!"
Me lo dice con le lacrime agli occhi ed io che in lacrime c'ero già,scappo via dalla vergogna.
Ero sprofondata nella mia malinconia. Non passava giorno in cui non guardassi quella foto e mi odiassi.
Non si meritava questo. Non lui.
È stata solo una stronzata.

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