Devil H.S.

Capitolo 8

Prima di inizire il capitolo mi scuso infinitamente per il ritardo, è che avendo molte storie è difficile aggiornare regolarmente e non sempre ho l'immaginazione adatta. Anyway lovvate questo capitolo perché non so quando aggiornerò di nuovo, io spero presto ♥.

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Anonymous' pov.

La povera Holly era uscita da scuola con l'umore sotto ai piedi, anche se la felicità del suo compleanno creava speranza dentro di lei. Una leggera brezza le colpì il volto, dove le lacrime si erano asciugate, provocandole un leggero brivido. L'immagine dell'armadietto distrutto continuava a vagarle nella mente, provocandole un'improvvisa rabbia. Chi aveva fatto una cosa del genere e perché? Solo Dio sapeva.

Devil's pov.

Avevo distrutto la mia intera stanza, buttando tutta la roba che avevo sul pavimento. Avevo chiesto a Daliah, la mia domestica, di ricomprare e ripulire tutto quello che avevo rotto. Peggio per lei se non l'avesse fatto. L'immagine di Holly felice continuava a farmi infuriare, odio Dio tanto quanto odio l'amore che Lui ha creato. Odio tutto di questo mondo e odio lei. Continuavo a convincermi del fatto che essere un essere umano mi stava creando dei grossi problemi.

Sbuffando uscii dalla casa enorme che avevo rubato dirigendomi in qualche posto a caso, poi la parola Dio entrò nella mia testa facendomi inginocchiare al terreno. Fu come se la mia testa improvvisamente venne presa a martellate, tirai i capelli con tutte e due le mani stringendomi la nuca e strizzai gli occhi, facendoci uscire delle lacrime sottoforma di scaglie di fuoco. Qualcuno stava fottutamente pregando nelle vicinanze. Appena credetti avesse finito, ricominciò facendomi uscire un urlo strozzato dal dolore che provavo. Ora era più forte. Potevo anche sentire come se un coltello mi stesse perforando la schiena. Stavo cercando di prendere dei respiri profondi inutilmente. Poi sentii dei singhiozzi e mi accorsi che erano molto vicini. Con tutta l'energia che mi era rimasta vidi la persona che odiavo, o almeno credevo fosse così, con le fottute mani congiunte che pregava Dio. Cazzo, il dolore mi stava lentamente prosciugando. Ora potevo anche sentire i suoi sussurri.

" Signore Gesù, grazie di tutto quello che hai fatto fino ad oggi per me. Non mi hai mai fatto perdere la via giusta e mi hai aiutato nei momenti più difficili. Aiutami a non andare in punizione per l'armadietto rotto e volevo chiederTi se Tu,come mio unico migliore amico puoi darmi un consiglio su Harry, o almeno credo si chiami così. Sento come se dovessi stare lontana da lui eppure vorrei conoscerlo più a fondo, scoprire cosa nasconde e magari aiutarlo. Se solo Tu mi risponderai, come tutte le altre volte, ti ringrazierò infinitamente. Grazie Signore Gesu, nel nome del Tuo nome santo. Amen."

Cazzo. Appena finì la preghiera gattonai lontano da lei volendo maledirla con tutte le mie forze, sapendo che su lei non si sarebbero mai avverate perché aveva la protezione di Dio.