capitolo 5

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“La vita è fatta di piccole felicità insignificanti, simili a minuscoli fiori. Non è fatta solo di grandi cose, come lo studio, l'amore, i matrimoni, i funerali. Ogni giorno succedono piccole cose, tante da non riuscire a tenerle a mente né a contarle, e tra di esse si nascondono granelli di una felicità appena percepibile, che l'anima respira e grazie alla quale vive." La voce della Jefferson mi arriva molto confusa ma quest'ultimo pezzo della sua spiegazione - di non so che cosa - mi ha colpita.

Mi stringo le braccia intorno al mio stomaco quando sento un'altra atroce fitta allo stomaco, stupide mestruazioni. La cosa positiva è che mi durano solo quattro giorni, ma il dolore che provo è terribile.

"Miss. Jefferson? Potrei andare in infermeria? Non mi sento molto bene" gemo dal dolore stringendo ancora di più le braccia intorno al mio stomaco.

"Sì, certo." Mi risponde disinteressata.

Raccolgo subito le mie cose e mi alzo dal mio banco per poi uscire dalla classe senza nemmeno salutare nesssuno. I corridoi sono vuoti quindi non ci impiego molto tempo ad arrivare in infermeria, che è nel piano di sotto dell'edificio.

Busso e poi entro nella piccola stanza bianca in cui trovo l'infermiera della scuola, nonchè la mia adorata zia Karen, seduta alla scrivania a compilare alcuni documenti.

Quando alza la testa, mi mostra un caloroso sorriso.

"Linsey! Che succede?"

"Uh beh ho i crampi allo stomaco... Sai per quello." Mormoro, per poi sedermi in una delle sedie davanti alla sua scrivania.

"Mmh capito" si gira sulla sedia girevole e prende delle medicine dall'armadietto dietro. "Ecco, prendi queste." E mi porge la pillola che ingoio molto faticosamente con l'acqua.

"Senti, mi potresti dare un permesso per uscire? Sai sto davvero male." La supplico con un sorriso dolce.

Lei alza gli occhi, "certo."

E poi prende un piccolo foglietto in cui scrive qualcosa e poi me lo da. Io mi alzo e dopo averla ringraziata mi dirigo verso l'uscita della scuola, mostrando il permesso d'uscita in segreteria.

Sospiro di felicitá quando esco dalla porta principale e posso finalmente vedere la luce del sole, ma la mia felicitá dura poco perchè poi ritornano le fitte allo stomaco.

Poi però controllo il cellulare e trovo un messaggio da Harry e gli rispondo.

From Harry at 9:02:

Non riesco a smettere di pensarti. xx

To Harry at 9:25 :

aw nemmeno io. x

Ed è vero, è da tutto il giorno che penso al bellissimo ragazzo dagli occhi verdi smeraldo. Le parole che mi ha detto ieri mi si ripetono continuamente in testa e il mio povero stomaco si ribalta per l'emozione.

From Harry at 9:28 :

Ma tu non dovresti essere a scuola? x

To Harry at 9:28 :

Sì ma non sto bene. Sono appena uscita. :)

From Harry at 9:29 :

Cos'hai?

From Harry at 9:29 :

Aspettami lì, vengo a prenderti. xx

Alzo un sopracciglio leggendo il suo ultimo messaggio. Non mi ha nemmeno chiesto se posso o no stare con lui, dovrei seriamente parlargli di questa cosa.

Comunque sia mi siedo su un piccolo muretto proprio fuori dal cancello della scuola e rimango ad aspettare che Harry si faccia vivo.

Dopo circa una ventina di minuti vedo la solita grossa auto nero lucida appostarsi proprio davanti a me. Mi alzo e salgo sul sedile del passeggero per poi girarmi a guardare il bellissimo ragazzo dagli occhi verdi guardarmi. Quasi spalanco gli occhi quando vedo che i suoi indomabili ricci scuri trattenuti da una bandana verde scuro che si intona al suo maglione del medesimo colore.

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