Nessuno mi crede... (Parte 1)

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Ecco a voi un'altro...
Mary: Ehi, ci siamo anche noi!
Io: ...
Garry: L'avevi dimenticato, vero?
Io: ... -_-b
Mary: Dovevamo commentare la storia.
Io: ...
Mary: Ehi, mi stai ascoltando?
Io: ... Allora, io e questi due rompipalle, vi lasciamo al capitolo
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Apro gli occhi.

È tutto buio intorno a me.

Allungo le mani per evitare di andare a sbattere da qualche parte.

Inizio a camminare.

Sul muro alla mia sinistra compare una scritta rossa fluorescente: "Ciao, Mary, ti ricordi di me?"

Vado avanti.

Un'altra scritta: "Sono io. La ragazza che hai lasciato marcire in questo posto per sette lunghi anni..."

Vado avanti...

Ancora un'altra scritta: "...e che si è sacrificata per te... È TUTTA COLPA TUA! Se avessi accettato la tua vera natura, io non sarei mai morta!"

Ib...

Ho paura.

Aiuto.

Sono intrappolata in questo incubo.

Non riesco a svegliarmi.

Qualcuno venga a salvarmi...

Mi ritrovo nella stessa galleria di sette anni fa, solo che le pareti, invece di essere bianche, sono nere.

Arrivo al murale del Mondo Fabbricato.

Per terra è distesa una ragazzina. Vicino al suo corpo c'è uno stelo di una rosa e sparsi sul pavimento ci sono dei petali rossi...

IB!!

Mi precipito verso di lei.

L'appoggio con la schiena contro il muro.

Sul corpo ha varie ferite da cui fuoriesce ancora del sangue.

È come se fosse morta solo pochi minuti fa.

Sento un sussurro: "È colpa tua."

Mi guardo in torno.

Non c'è nessuno: ci siamo solo io ed il cadavere di Ib.

"È colpa tua... È colpa tua... È colpa tua... È colpa tua... È COLPA TUA!!!" il sussurro diventa un grido straziante, che mi costringe a tapparmi le orecchie.

Improvvisamente, Ib apre gli occhi e... invece di avere due occhi color rubino ha solo dei fossi neri, come se le avessero cavato gli occhi, e piange sangue.

(Mary: Questa è una citazione al RPG horror...
Io: *le tappo la bocca con le mani* Perché non lasci che i lettori lo scoprano da soli. Se hanno capito che citazione è, possono scriverlo nei commenti, no?
Mary: Giusto.)

Si alza in piedi ed improvvisamente ci troviamo in una piccola stanza grigia.

Sul suo volto è dipinto un sorriso da pazza e il sangue che fuoriesce dagli occhi le riga le guance.

"Tu... tu... tu... È... colpa... tua..."

Mi spinge e mi fa cadere.

"Tu... adesso... MORIRAI..."

Fa una risata inquietante e si avvicina con in mano un paio di forbici insanguinate.

(Garry: ATTENZIONE! Altra citazione ad un altro RPG.
Io: Esattamente.)

I miss you, my friend //Ib//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora