Spiegazioni

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Anna: Eccoci ritornati su questa storia che non aggiorno dal lontano 1987... No ok la smetto. Eccovi il capitolo

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Mentre continuavo a piangere appoggiata alla porta della mia camera, sento la voce di Garry:

"Mary, sono arrivate le tue amiche!" mi chiama lui.

Subito mi alzo e cerco di arsciugare gli occhi pieni di lacrime, non voglio che mi vedano piangere, peggiorerà solo la situazione.

Poi mi dirigo verso la porta e trovo Emi e Yuki mentre, paralizzate, guardano Garry come se ipnotizzate. Proprio non le capisco.

"Ehm... Forse è meglio che andiate..." mi dice lui confuso da questa situazione.

Io irritata prendo quelle due e le trascino in camera mia sbattendo la porta con rabbia.

Allo sbattere della porta, entrambe si riprendono, come se la maledizione che le affliggeva fosse sparita.

Io inizio a guardarle in cagnesco e loro, confuse, si scusano.

"Scusa, non sappiamo che ci sia preso... " continuavano a ripetere.

"Va bene, basta così" - dico io con tono altezzoso - "siete venute qui per me, o per mio fratello? Eh?"

"Volevamo vedere come stavi, ma la cosa ci è sfuggita di mano..." dice Emi con la speranza che avrei chiuso un occhio sulla faccenda.

"Va bene, siete perdonate ùwú" rispondo io scherzosamente.

Entrambe ridacchiano, per poi diventare serie.

E l'atmosfera intorno a noi cambia: l'aria gioiosa della mia stanza cede il posto alla preoccupazione e alla tristezza.

So già quello che mi chiederanno.

"Mary..." - inizia Yuki con tono preoccupato - "... che cosa è successo stamattina?"

Rivolgo il mio sguardo verso Emi, che non ha certo un espressione migliore di Yuki.

"Noi siamo amiche, puoi dirci tutto. Non dubitare della nostra amicizia" dice invece Emi, anche lei con tono preoccupato.

Io sospiro, cercando di mettere in ordine le idee, e mi siedo sul mio letto. Non so davvero che dire. Di certo non dubito della loro amicizia, ma non voglio che sappiano del mio passato, finirei solo per deluderle.

Loro seguono il mio esempio e si siedono di fianco a me, una alla mia destra, l'altra alla mia sinistra.

"Non vogliamo obbligarti a parlarne, solo che ... se tu parlassi con noi, potremo darti supporto. Qualunque cosa sia. Ricordati che noi siamo qui con te" è ancora Emi a parlare, accennando un lieve sorriso.

Sento che le lacrime stanno di nuovo per scendere dai miei occhi, ancora un po' umidi. Mi mordo il labbro inferiore con forza per evitare di piangere.

Capendo che questa messa in scena non sarebbe durata a lungo, decido di rivelare almeno una piccola verità sul mio passato.

Sospiro. Ho paura che non la prenderanno bene.

"Io..." - inizio io timorosa tenendo la testa bassa - "... non sono come voi..."

"Perché mai?" - risponde Yuki - "Non sei per niente inferiore a me, a Emi, o a qualsiasi ragazza di questo mondo"

"È proprio questo il punto... Io... Io non appartengo a questo mondo... "

Entrambe non rispondono. Si guardano tra loro preoccupate senza dire una parola.
Poi mi abbracciano, come se le parole non possano eguagliare il valore di quel gesto così affettuoso.
Ma io rimango immobile, impassibile, sempre con la testa bassa.

"Non pensarci più, adesso sei qui con noi, ormai è tutto passato" dice Yuki con tono calmo.

"Invece non è passato un bel niente..."

Mi guardano confuse.

"... Se fosse tutto passato, così... come se non fosse successo niente, ... allora le mie azioni non si sarebbero ripiegate su di me... "

"Che cosa hai fatto di così grave da sentirti così?" mi chiede Emi.

"Ho... Ho deluso una persona per me molto importante... È per questo che non è passato un bel niente"

Ancoloh(?) Autrice
EEEEEEEEEHH SONO TORNATAH! Quindi per favore, Giulyamicia03 , posa quel forcone, ecco un nuovo capitolo da te tanto atteso, contenta? :3

Beh, ci vediamo nel prozzimo capitoloh!!

I miss you, my friend //Ib//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora