Frammenti del mio passato

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Come ogni mattina mi sono svegliata in ritardo . . . il buongiorno si vede dal mattino! Devo fare in fretta. Spero non abbiano giá iniziato, ma in fondo non mi importa della lezione: devo incontrare i miei nuovi compagni di classe. Mi vesto in fretta, ho giusto il tempo di abbinare una gonna a una delle mie comode felpe, le adoro! Sono fighe e comode e le preferisco alle camicie di mia madre. Prendo la cartella e la preparo al momento ma quando scendo le scale sento mia madre in lacrime che parla al telefono con un filo di voce:

"Non devi arrabbiati con me, ho evitato di dirtelo perché tu sei sparito nel nulla e spero che tu sia felice con "la tua nuova fiamma" . . . .ora non puoi piombare nella sua vita cosí, non dopo tutto questo tempo, vivi e lascia vivere!"

e detto questo attacca il telefono arrabbiata e si asciuga le lacrime.Compaio dietro di lei a bocca aperta e l'unica cosa che riesco a dirle è:

"Mamma, chi era al telefono? " lei si volta di scatto e mi risponde

"Scusa" si soffia il naso con un fazzoletto "ho un pó di tosse e . . . .raffreddore! Meglio che non ti avvicini non vorrei mai che ti venisse un malanno. . ."

mi sorride candidamente come solo lei sa fare e mi da un bicchiere di latte e una brioche. Sono ancora perplessa, per quanto ne so mamma è single da prima che nascessi . . . eppure sembrava cosí gelosa. . . Odio quando mia madre cambia discorso ma oramai ci ho fatto l'abitudine, quello a cui non sono abituata è vederla in preda alle sue emozioni . . .è stata sempre molto brava a nasconderle. Mentre io sono ancora avvolta nei miei pensieri, mia madre guarda l'orologio e mi dice:

"Ehy Cris corri che farai tardi a scuola, non vorrai perderti il tuo primo giorno nella classe EAT? Crona ti aspetta in macchina" annuisco

Bevo il latte, mangio in fretta la brioche e corro in macchina, spero che almeno papá possa darmi delle risposte. Entro in macchina dove trovo Crona che appena mi vede mi rivolge un sorriso, ricambio con un sorriso e lo saluto:

"Ehy papà!" lui mi risponde

"T-ti ho g-già detto che non devi chiamarmi papà. . . non sto con tua madre" arrossisce violentemente e io lo guardo con un sorrisetto divertito

"Però la ami . . .vero?"

si, mi sento una stronza. . .ma quanto vorrei che fosse lui il mio vero padre. Da piccola quando mamma e Crona stavano insieme cercavo sempre di far dire a Crona quel che provava per lei creando ovvio imbarazzo. . . non parlo molto con mia madre quindi non so se la cosa è realmente reciproca ( o cacchio ho davvero detto reciproca? Perchè somiglio così tanto a mia madre?!).

OH QUANTO VORREI CHE QUESTI DUE SFIGATI SI METTESSERO INSIEME, SAREBBE TUTTO COSI' FIGO!!!

Crona mi guarda negli occhi e mi dice:" Cris sai benissimo cosa provo per tua madre ma ora è in un momento difficile . . . non posso chiederglielo. Sarò la sua spalla su cui piangere quando è triste e voglio essere la ragione dei suoi sorrisi"

"Ehy! Non fangirlare su Maka, è mia madre!"

rispondo ironicamente strappandogli un sorriso. Starei tutto il giorno a scherzare con papà ma voglio davvero scoprire cosa è successo davvero . . .e se riguardasse mio padre? Cioè. . . il mio vero padre. . .

"Crona. . . volevo farti una domanda"

" Dimmi pure Cris"

"Mamma è mai . . .stata abbandonata da qualcuno per un'altra?"

la macchina inchioda e quasi rischiamo un incidente, papà è terrorizzato e sembra in panico . . .mi sembra chiaro che sa qualcosa che non mi vuole dire. A differenza di mia madre lui non riesce a mascherare le proprie emozioni e visto che mi vuole tanto bene non eviterà l'argomento come mia madre; lui non riesce mai a dirmi di no *fa un sorrisetto* si sono proprio una stronza, ma devo sapere.

"B-beh, devi sapere che . . .a tutti succede qualcosa di brutto. . .non sempre si i-incontra l-la persona giusta subito. . ."

"Chi ha incontrato mamma prima di incontrare te?"

Crona assume un'espressione molto arrabbiata e stringe forte il volante, accosta per qualche secondo, prende un bel respiro e poi si rimette in strada

"Tuo padre . . . lui non meritava tua madre. . .l'ha sempre trattata male ma lei . . ." stringe di nuovo il volante "lei lo amava, lo guardava come non guardava nessuno. . .quando stava con lui non si accorgeva nemmeno di chi gli stava attorno, lui invece . . ."

la macchina si ferma, siamo ora mai arrivati a scuola, Crona mi saluta nel modo più caloroso che poteva, era davvero furibondo, io mi aggiusto la felpa e la gonna e lo saluto con un "ciao papà" e quando lui mi sorride io sorpresa gli faccio un sorrisetto sbilenco dei miei. I suoi occhi si rattristano e se ne torna a casa.Quello di mio padre sarà sempre uno dei miei più grandi misteri.

Cris AlbarnDove le storie prendono vita. Scoprilo ora