#CAPITOLO 26

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#THE THINGS I NEVER SAID

Alle 8 Jade arrivò puntuale a casa dei genitori. Era strano, ma appena entrata le ci volle un attimo per abituarsi: non entrava in quella casa da mesi. Anche se tutto le era familiare lì dentro, d'altra parte era come se fosse estraneo...era una strana sensazione.

I genitori, David e Helen, l'avevano accolta con un grande sorriso quando era arrivata, anche se erano piuttosto confusi dal fatto che si trovasse a Sydney. Tuttavia preferirono che fosse Jade la prima a parlare, e così si misero a tavola. Mentre cenavano, i genitori iniziarono a farle alcune domande, giusto per provare a capire qualcosa di quell'incontro inatteso...

"Jade, dimmi tesoro..." iniziò la madre "Dove sei stata da quando sei a Sydney?"

"A casa di Ash..." rispose lei "E' venuto lui a prendermi in aeroporto..."

Helen e David si scambiarono uno sguardo: si chiedevano cosa fosse successo...

"Vive con i suoi amici, sapete...i ragazzi della sua band..." aggiunse Jade.

"Oh sì, Anne ce l'ha detto che suona..."

"Ash è il batterista, giusto?"

"Sì papà..."

Ci fu un attimo di silenzio, poi la madre prese di nuovo la parola...

"Jade...coraggio, puoi dirci che succede..."

"Helen, non metterle pressione..." le disse il marito.

"No...la mamma ha ragione" rispose Jade "E' per questo che sono qui..."

"Bene...allora dicci cosa ti preoccupa"

Jade respirò a fondo "Papà, mamma...io dovevo tornare qui a Sydney. Dovevo tornare a casa, stava diventando insopportabile..."

"Cosa era insopportabile...?" chiese la madre.

"Stare lì, mamma...l'Irlanda, il corso, tutto..."

"Tesoro, cosa stai dicendo?" le chiese il padre.

"Papà, mamma, io ho lasciato il corso..." disse lei, tutto d'un fiato "Non era quello che volevo, non potevo restare lì e fare ancora finta di niente...non era la mia strada..."

"Tu hai lasciato il corso, Jade...?"

Lei annuì "So che vi ho delusi...ma io non ce la facevo, mi sentivo estranea in quel posto. Mi dispiace, mi dispiace tanto..."

"Jade, perché..." disse la madre, abbattuta.

"Ti dispiace?" disse il padre, che iniziava a innervosirsi "Ti sembra...ti sembra sufficiente??"

"No, lo so..." rispose Jade, a testa bassa.

"Jade, che ti è saltato in mente?? Hai davvero preso un aereo e sei tornata qui da sola, lasciando il corso al laboratorio? Dopo tutti i sacrifici che abbiamo fatto io e tua madre?"

"Papà mi dispiace da morire, ma non ce la facevo più..."

"Io pensavo che lo volessi, che volessi studiare per diventare un chimico di laboratorio...come ti è venuto in mente di andartene così, Jade??"

"Non lo volevo, papà...non più. Lo so che è imperdonabile, ma io non potevo più mentire a me stessa e neanche a voi...non voglio diventare un chimico di laboratorio, non è quella la mia strada. E so tutto quello che avete fatto per me, per farmi studiare..."

"Non avresti agito in questo modo, se lo avessi saputo..." rispose David.

"Jade, perché lo hai fatto? Non dovevi andartene così, e senza dircelo..." aggiunse la madre.

YOU ARE MY GET AWAY  ;)  [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora