01-07-2018
Caro babbo,
Ieri sei partito. Non ho dormito stanotte, mi rimbalzava per la testa la scena di quando ti sei vestito con quella uniforme militare, del modo in cui ti scendevano delle lacrime silenziose sul viso mentre guidavi e noncurante facevi finta di nulla. Del modo in cui mamma ti ha baciato e delle tue ultime parole che mi hai sussurrato nell'orecchio, che alla fine sono quelle che mi sussurri da quando sono piccola, ogni volta che parti:"non sarò qua fisicamente ma avrai sempre la mia forza: quando qualcuno tenterà di abbatterti, ci rialzeremo insieme".
Ho ancora il tuo bacio stampato sulla guancia e la presa forte delle tue mani sulle mie braccia.
Ho ancora il tuo profumo impresso nella mente.Poi ti ho visto fare il saluto alla bandiera americana, girarti, col tuo borsone e il tuo zaino e incamminarti insieme a tutti gli altri tuoi colleghi sull'elicottero.
E ho visto girarti indietro e salutate con una mano mamma, e con un occhiolino me, facendomi vedere il tuo muscolo del braccio destro, ricordandomi di essere forte, poi ti sei voltato, ti sei spinto su, salutando il generale con una stretta di mano.
Mamma ha pianto tanto, sembrava non smetterla più, ha iniziato a singhiozzare ed ho dovuto guidare io la macchina al posto suo.
Arrivate a casa ha iniziato a fare i discorsi di sempre a telefono con zia "e se dovesse morire?" "E se rimanesse infortunato a vita?" "Io non posso vivere senza di lui".Lei non si cura di fare questi discorsi davanti a me. Se solo sapesse quanto mi ferisce. Mi fa male al petto, solo l'idea di... perderti....
Non voglio pensarci. Non posso pensarci.
Zia è venuta poi a casa nostra e ci ha portato qualcosa da mangiare, perché si era offerta di invitarci a cena ma mamma ha detto che non ne aveva le forze.
Non ho mangiato molto e non ho neanche dormito.Stamani è venuto Alex a casa nostra, abbiamo deciso di vedere un film e mentre cercavo tra tutti i CD ho trovato questa foto che ti ho spedito insieme alla lettera.
Non ho voluto mostrarla a mamma ma mi è bastato vedere la data dietro per capire a quando risalisse: 25-08-1998, e c'era una scritta "il primo compi mese del mio piccolo amore, Anna". Eravamo in montagna, per la precisione c'era scritto "Carbonin" e compivo un mese di vita, lì, tra le tue braccia.Vedendo la foto sono scoppiata a piangere ed Alex mi ha consolata con uno di quei suoi abbracci strepitosi.
So che non ti piace sentirlo dire perché sono la tua piccina, ma sono COSÌ innamorata di lui, babbo.È quello giusto, e sono felice che tu lo apprezzi e abbia una buona reputazione di lui.
Abbiamo guardato un bel film e mamma gli ha chiesto se voleva rimanere a dormire da noi, così adesso è qua, nel mio letto disteso, con la testa appoggiata sulla mia gamba che dorme.Non so quando tornerà a Londra al suo appartamento modesto e alla sua vita da ventiseienne, ma sua mamma non era molto d'accordo sul fatto che dormisse qui perché questo è l'unico mese durante l'anno in cui si prende il lusso di tornare dai suoi genitori e dalla sua ragazza.
Speravo che tu non andassi in missione per imparare a conoscerlo almeno quanto lo conosce mamma.
Inizialmente lei diceva che non mi amava e che mi usava e basta, poi ha capito che è nel suo carattere fare finta di non avere sentimenti, ma non lo fa apposta...se solo sapesse quanto mi fa soffrire...ma è davvero una brava persona, lo avreste dovuto capire, dopo tutti questi anni!Non so quando ti arriverà questa lettera, ma spero che tu risponda, la sola vista della tua calligrafia mi placherebbe il cuore.
Ti voglio infinitamente bene.
Anna.
Nota dell'autrice:
Ciao fiorellini 🌸
Mi piaceva l'idea di scrivere una ff epistolare così eccomi qua!
Mi serve però un aiuto per capire cosa vi piace ma soprattutto cosa NON vi piace, visto che ciò che scrivo lo scrivo per me ma soprattutto per VOI!Cosa pensate di questa prima lettera scritta da Anna a Harry, suo padre?
Si, la storia è ambientata nel futuro ahahahah.Spero di trovare molte recensioni per poter migliorare la mia scrittura.
Un bacino a tutti quelli che sono passati di qui,
Reb ☀️💘
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Dear daddy.
Fiksi PenggemarRomanzo epistolare. Anna scrive una lettera ogni giorno al padre in missione in Iraq come soldato per la propria patria. Harry, il padre di Anna, scriveva una risposta a tutte quelle lettere, che a sua insaputa, non arrivano mai alla figlia. Complot...