02-07-2018
Caro babbo,
Ieri sera è stato bruttissimo, erano due giorni che non dormivo e sono crollata nel mezzo della notte, dal sonno, e mi sono appisolata su Alex.Mi sono risvegliata nel mezzo della notte, urlando, col fiatone e ero sudata. Alex mi chiamava ma io continuavo ad urlare e a pensare a quella scena: tu che corri verso di me mentre torni dalla missione; ti sto per toccare, sono vicina; poi degli uomini col viso coperto ti prendono e ti portano via.
Alex mi ha dovuto prendere per le spalle e scuotermi per riportarmi alla realtà. Ho iniziato a pingere forte, coprendo il volto con le mani e a tremare istericamente; lui mi ha preso al suo petto e mi ha stretta forte a sè.
Mi sono calmata sentendo il battito del suo cuore.
Non puoi tornare? Lasciare tutto e tornare da noi? A me manchi. Vivo con la paura costante. La paura di non riaverti indietro, la paura che tu mi venga sottratto troppo presto.
Non so dire per quanto ho pianto esattamente, so solo che le lacrime non finivano mai, mai, erano un fiume continuo. Mamma è rimasta a letto, gli occhi spalancati, circondati da delle occhiaie nere. Non piange, non parla, non mangia, non si alza.
Non voglio che sia di nuovo così, lei è troppo debole e devo prendermi cura io di tutto, come sempre.Non sono abbastanza forte senza te.
Alex doveva andare a casa sua dopo pranzo, ma io non ho fame per mangiare in questi giorni, quindi ha deciso di portarmi a fare un giro fuori, non volevo lasciare mamma sola ma lei ha detto che non le dispiaceva.
Babbo,
Si sente tanto la tua mancanza in casa, la tua voce non echeggia più sulle note dei Pink Floyd, le tue scarpe non sono più davanti alla porta, il cane non gioca più a palla con nessuno, il vicino non sa più a chi regalare le susine del suo albero, perché io e mamma non le mangiamo. Non ci sono più cibi "che fanno venire la cellulite", come li chiamava mamma, in cucina, l'odore di tabacco nell'aria è vecchio e non fresco e pungentemente fastidioso e forte, come era usuale.Oggi quando Alex è tornato a casa mamma dormiva, così sono entrata piano in camera vostra ed ho preso il tuo maglione grigio, con una striscia bianca e una nera e l'ho messo addosso, ho dovuto alzare i gradi al condizionatore e indossarlo perché fuori fa molto caldo.
Ti ho cercato, tra le tessiture di quel golf, tra quell'odore inconfondibile di tabacco misto a deodorante da uomo.
Il profumo non era più forte.
Ci sono rimasta male. Ho continuato ad annusare fino a quando l'odore non era ormai conosciuto dal mio naso e ci ho fatto abitudine e sembrava un odore naturalissimo.
Non volevo che accadesse.
Non voglio che accada.Non voglio che ogni piccola parte di te venga dimenticata.
Alex voleva portarmi a cena fuori ma non voglio lasciare la mamma da sola, in questo periodo ha bisogno di me, lo inviterò a cena e preparerò qualcosa con mamma, magari le verrà voglia di mangiare..lo spero perché mi sentirei una tale delusione.
Mamma mi chiama, devo correre a sentire cosa succede.
Ti scrivo domani.Ti voglio tantissimo bene,
Tutto l'amore, come sempre,
Anna.
Spazio autrice:
Ciao fiorellini!! 🌸
Spero onestamente che le visualizzazioni crescano perché mi sento scema, mi sembra di scrivere per me è basta e non era questo l'intento ahahah.Cosa ne pensate di questo capitolo? Riuscirà Anna a affrontare la situazione o è troppo affezionata a Harry per condurre una vita felice con Alex?
Cosa vorrà la madre di Anna?Vi aspetto alla prossima lettera💘
Un bacione, abbiate cura,
Reb ☀️
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Dear daddy.
Fiksi PenggemarRomanzo epistolare. Anna scrive una lettera ogni giorno al padre in missione in Iraq come soldato per la propria patria. Harry, il padre di Anna, scriveva una risposta a tutte quelle lettere, che a sua insaputa, non arrivano mai alla figlia. Complot...