A flight back.

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Dopo ore di conversazione ormai sapevo vita morte e miracoli di quel ragazzo, della sua famiglia, del suo pesce rosso ed anche quanti capelli aveva in testa suo zio Alfred.
Era davvero un tipo simpatico e troppo, davvero troppo chiacchierone. Inizialmente era stato un po' sulle sue, ma poi vedendo che sono una buffona si era lasciato andare e direi anche troppo. La mia simpatia e la mia bontà sono le due qualità che proprio non si possono negare.

Essendo sullo stesso aereo le possibilità erano due: o stava partendo per un viaggio o stava tornando a casa ed il fatto che l'opzione giusta fosse la seconda mi fece piacere. E con ciò avevo capito che no, non ero pazza, lo avevo veramente già visto.
Abitava a una mezz'ora da casa mia e ricollegando un po' di cose, l'unico posto in cui potevo averlo visto era il cinema. Non frequentavamo gli stessi posti ovviamente, tranne per il cinema che si trovava più o meno a metà strada.

Avevo (purtroppo) avuto l'urgenza di andare in bagno e per l'ennesima volta mi era preso un colpo sentendo il rumore assordante ed improvviso dello sciacquone della toilette.
Per non parlare del fatto che mi sentivo una sardina in scatola.

Uscendo, un odorino pizzicó le mie narici, voltai la testa verso la parte opposta del corridoio e notai con piacere che stavano iniziando a portare il pranzo ai passeggeri, non era dei migliori, si, ma con la fame che avevo era un particolare abbastanza insignificante per il mio stomaco che potrei giurare avesse appena urlato 'dammi da mangiare!'

Tornando al mio posto notai che Shawn si era addormentato e avrei dovuto fare i salti mortali per tornare al mio sedile cercando di non svegliarlo.
Con un po' di calma e pazienza finalmente riuscii a sedermi e date le circostanze infilai le cuffiette nel telefono e presi in mano la matita.

Stavo delicatamente tracciando i contorni del corpo del "manichino" quando la mina della matita si ruppe bruscamente schizzando verso il ragazzo alla mia sinistra. Portai il mio sguardo su di lui scrutandolo a fondo notando la sua pelle candida, liscia e all'apparenza si poteva dire che fosse morbidissima. Frugai nella borsa, cercando un temperino con scarsi risultati, guardai intorno e fui felice di vedere una donna armata di squadra e matite varie lavorare su un progetto, probabilmente di un edificio, mi alzai facendo movimenti minimi ed arrivai al sedile della signora che aveva delle unghie davvero strepitose, mi accostai e chiesi molto timidamente -"ehm..buonasera, non è che per caso potrebbe prestarmi il temperamatite
per un secondo?"
La donna alzó lo sguardo mostrando due occhi color verde cinabro e sussurró un 'certamente cara'.

Le palpebre diventavano pesanti e la matita sfuggiva dalle mie dita, la poggiai lentamente e..

*informiamo i signori passeggeri che il volo Londra-Los Angeles è giunto al suo termine, speriamo abbiate passato un buon viaggio e vi porgiamo i saluti del comandante, grazie per aver volato con noi*

Non potevo credere di aver dormito durante l'atterraggio, era la parte del volo che più odiavo ed ero mooooooolto contenta di non averla dovuta affrontare.
Quando voltai lo sguardo, uno Shawn ancora mezzo addormentato mi guardava con un'espressione impagabile sul volto, muovendo gli occhi dal foglio che aveva in mano a me, ripetendo questa azione più volte.
-"l'hai fatto tu?"
Avevo quasi dimenticato il disegno, per quanto ero stanca.
-"mh, si! Mentre dormivi"
Non avevo resistito all'opportunità che mi si era presentata avendo una persona immobile a 20 centimetri da me.
-"ma sei bravissima!"
-"puoi tenerlo se vuoi"
Fece un sorriso annuendo e ripiegandolo per metterlo dentro lo zainetto.

Scesi lungo il corridoio che mi riportava all'aeroporto, dove mi aspettavano mia madre e Gym.

Avevo immaginato a lungo questo momento, un anno lontano da casa, per quanto potesse essere bello, era comunque abbastanza pesante. La nostalgia mi aveva sconfortata più volte e adesso che finalmente ero tornata, non sapevo cosa aspettarmi, non credo si possa pretendere che dopo un anno di assenza si ritrovi tutto completamente come lo si è lasciato. Se ero spaventata? Un po', ma in fin dei conti la mia famiglia stava bene ed era l'unica cosa che contava.

Dopo aver salutato Shawn con un "ci sentiamo presto" finalmente arrivai al nastro dove ripresi le mie valigie e vedendo mia madre le buttai letteralmente a terra correndo fra le sue braccia, dopodiché salutai Gym e con mia grande sorpresa c'era anche il mio "fratellastro" ad aspettarmi, anche se non avendolo visto per un anno quasi feci fatica a riconoscerlo, non che lo avessi visto molto neanche prima di partire, ma sicuramente non lo ricordavo così...così ecco! Quando mia madre e Gym si sono sposati, lui non l'ha presa molto bene ed è andato a stare dalla madre, quindi praticamente potevamo dire di essere conoscenti. Un po' titubante mi affacciai dietro Gym, dove si trovava il ragazzo molto impegnato a guardare il pavimento.
Feci comparire un lieve sorriso sulle mie labbra e quando il ragazzo alzó il capo, con sguardo accigliato sussurrammo all'unisono "Ciao!"

-"tu devi essere Matthew"
In risposta abbassó semplicemente lo sguardo.

La macchina era ormai caricata con le mie valigie, ero in procinto di aprire lo sportello posteriore quando mia madre, accompagnata da suo marito venne verso di me fermandomisi di fronte, alzó la mano destra e fece penzolare dalle sue dita un oggetto non identificato. Abbassai le sopracciglia per mettere a fuoco e riuscii a riconoscere un paio di chiavi, guardai mia madre che mi indicò la mia sinistra e la vidi. Una Mito lilla opaco sostava immacolata a pochi metri da me. -"io non so davvero..Grazie mille!"
Urlai buttandomi tra le loro braccia.
-"te la meriti tesoro!"
Quel dolce sorriso, quella luce nei suoi occhi,  quanto mi era mancata..

Sciogliendo l'abbraccio Gym mi consegnó le chiavi, ma prima che potessi dire qualsiasi cosa -"Bene, io e Shannon andremo con i bagagli, mentre tu e Matt potrete tornare a casa con la tua nuova macchina!"
Cosacosa?

Stavo per ribattere quando il biondino mi precedette -"cosa? Ehm..io credo voglia godersi la sua prima volta senza di me"
Ah ma allora non aveva mangiato la lingua!
-"beh, per me non c'è problema, insomma..siamo fratelli adesso, no?"
Non che fosse mio solito voler condividere certi momenti con gli altri, ma non dovevo stargli troppo simpatica, era rimasto tutto il tempo appoggiato ad una panchina con lo sguardo distaccato e sinceramente non volevo unirmi al suo gioco, avremmo condiviso una casa, di certo non vorrei ci fosse questa sorta di tensione fra di noi.

Alzó le mani in segno di resa e curvó gli angoli
della bocca talmente poco che pensai che in futuro mi sarebbe servito un binocolo per vederlo sorridere almeno una volta.

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Hey ladiessss! Vi prego, fatemi sapere se sono una completa schiappa o se sto scrivendo qualcosa di decente.. Un bacione!💋🙈
Alla prossima☝️

This love||Matthew Espinosa//Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora