My Divergent

capitolo 1

Scendo le scale alla velocità della luce. Sono in ritardo!sono in ritardo! È il mio unico pensiero. Mi precipito per i luminosi corridoi della mia fazione e busso velocemente alla porta della mia classe -avanti!- è la risposta della professoressa. Entro con gli occhi bassi, oggi è il giorno di preparazione al test e io sono in ritardo! La prof infatti mi fulmina con lo sguardo mentre le risa dei miei compagni mi seguono fino a posto.- Neris ti sei persa una parte della spiegazione- la prof mi guarda con odio - non la ripeterò!-
-mi scusi...- dico anche se quello che vorrei dire sarebbe " certo! Non me la ripete perché non sono della sua fazione! Vada a quel paese!" io non sono una scenziata e non lo sarò mai! Sono venuta qua perché i miei genitori sono morti... Ma odio questa fazione di gente che si crede superiore...
Mi mordo la lingua e sto zitta me tre la prof riprende a spiegare. Ci porteranno nell'arena fatta apposta per il test e ci lasceranno li, noi dovremo sopravvivere e a seconda di come lo faremo saremo assegnati a una fazione, i capi fazione in fatti con le telecamere all'Arena ci osserveranno e valuteranno, l'arena è enorme e comprende diversi paesaggi, colline e montagne per lo più in cui noi dobbiamo appunto sopravvivere. Io ho 16 anni e alla mia età si fa il test per entrare nella fazione che più fa per noi la quale ci verra indicata su un foglietto alla fine del test anche se la scelta sarà libera. Io voglio assolutamente entrare nei guerrieri. Mi hanno sempre affascinato e voglio essere come loro. Mia sorella Clara è andata via due anni fa nei medici, la fazione dei nostri genitori, a lei era stata consigliata proprio quella fazione.
Anna interrompe il filo dei miei pensieri dicendo -ma tu non riesci proprio ad arrivare puntuale?- e conclude con un ghigno.
-e tu non riesci proprio a farti i fatti tuoi?- ribatto, odio tutti qui dentro!
La prof continua a spiegare per più di un'ora cose che io già so, per il fatto che aspetto questo momento da più di due anni. Poi la nostra giornata è libera, per prepararci come vogliamo a domani, il giorno del test, in cui verranno a prenderci alle 6.30 di mattina dai nostri appartamenti per portarci nell'arena, dove staremo per 3 giorni, poi verrà la scelta....non vedo l'ora! Mi alzo ed esco di corsa dalla mia aula che non vedrò mai più, senza voltarmi indietro....
Mi fiondo nella casa dei miei zii per fare pranzo, fortunatamente arrivo prima di mia cugina Ester e posso camboarmi in santa pace. La pacchia finisce quando scendo di sotto e mia cugina entra in casa commentando - sei proprio corsa via oggi....hai proprio fretta...- e poi mi sorride con quel suo sorriso velenoso che ha sempre quando parla con me, aspettando gli effetti di quello che ha appena detto che , infatti, arrivano immediati - sei corsa via? Ti sembra il comportamento?- mi chiede infatti mio zio
- scusa zio....- dico controvoglia - avevo solo fame....-
-va bene ma non si ripeta più!-
A questa frase sorrido...non ci sarà più occasione che si ripeta, non tornerò più in questa fazione...
Mangio in fretta e esco di casa per stare sola.
oh! Si! Non tornerò mai più indietro!