Questa storia è nata con la canzone allegata. Mi piacerebbe molto se la ascoltaste, ne sarei felice. Spero che non vi faccia impazzire xD Io sono RyhanSkyland e non è la prima volta che scrivo, ma è la prima volta che vi dedico una storia in quest'angolino. Spero che l'aria sbarazzina e un po' forte di questa storia vi trasmetti qualcosa, mi accontento anche di un sorrisino!
Tutto per voi, buona lettura.Capitolo 1:
Vite interrotte
Come ennesimo giorno all'Università la noia prendeva possesso del mio cervello, e come ogni santo, benedetto giorno di lezione di psicologia non vedevo l'ora che suonasse l'intervallo e svignarmela. Come del resto anche il mio amico "di sangue", quello scapestrato alla mia sinistra che, inutilmente, cercava di scacciare una mosca dai suoi capelli senza un ordine preciso. E infatti, dopo circa un minuto...
DRIIIIIIINN!! E vai, cazzo!! Fui il primo a sgattaiolare nel cortile, seguito da Victor.
Non ne potevo più! Per non parlare della befana della professoressa Whilsburg che mi stava a mo' di cinghiale bellamente sul cazzo, poi!
"Ehi! Ehi, frena. Frena. Non dovevi dirmi circa qualcosa su circa ieri sera, su circa la bella biondona in minidress??" Victor non aspettava altro da quella mattina. Che potevo fare ormai con le spalle al muro? Lasciarlo sulle spine?
"Biondona? Quale biondona?!" finsi spaesamento grattandomi la nuca, mal celando volontariamente un sorrisetto divertito.
"Smettila e prendi esempio dal più grande. Fai il serio." Sentenziò lui con falsissima quanto credibile aria solenne, incrociando le braccia.
Non potei che scoppiare a ridere! E vi giuro che di ragioni per farlo ne avevo!
Stavamo parlando di Victor! Victor McCartey! Lo scapolo ventitreenne più bastardo di intera Orlando! La parola "serietà" non le era mai passata nemmeno per l'anticamera del cervello. Senza contare che non solo le aveva tutte ai piedi, ma sembrava avere addosso un potere magnetico per la figa. E nessuna si salvava, quando lo notavano.
E dire che, col tempo vissuto con lui, ne presi la mia dose d'esempio. Beh... il sorriso soddisfatto mi spuntava da solo.
"Razza di bastardo, non vuoi dirmelo? Eh?!" Quando mi pizzicava la nuca in quella maniera, faceva un male cane. L'unico modo -forse no- che poteva usare per farmi spiaccicare qualcosa. Che stronzo, il mio migliore amico...
" Va bene, va bene! Ok ..." Mi mollò. Ora mi guardava con quella espressione della serie "parla o ti sputtano davanti a tutta la facoltà". E purtroppo io solo sapevo a cosa si poteva riferire ... Mannaggia a me e a quando decisi di confessargli la mia fifa tremenda per le punture...!
"Avete concluso o no?!" Mi intimò quasi urlando, palesando la frase con un movimento osceno della mano.
"Ahahahahah!... Sì." Passai al serio ad una velocità fulminante, scoppiando però successivamente a ridere assieme a lui.
Ma con Victor era sempre così, ogni avventura era una piccola dimostrazione alla volta di vivere appieno la vita in tutti i modi possibili, assolutamente senza pensieri, e la nostra amicizia, rafforzata sotto questo punto di vista, non poteva che essere perfetta.
Avevamo imparato a condividere tutto: dalle bici, i giochi e le figurine da piccoli, alle moto, i videogame e le ragazze da quando avevamo sedici anni. E appunto per le donne, ne vantavamo talmente tante che per cercare un equilibrio ogni settimana per entrambi, facevamo le divisioni multiple! Orge annesse!
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Diamante Nero
RomanceAchille Diefield è un ventitreenne universitario che non sa ancora cosa cercare davvero nelle piccole cose che circondano la sua vita. Tra gli arti marziali, la sua passione, Victor e Jake, i fratelli che non ha mai avuto, e le serate più fantasiose...