Il mio domani. || Francesco Lachowski & Cara Delavingne||

Capitolo 15.

Avevo gli occhi chiusi ma riuscivo a sentire,sentivo la voce di Francisco,stava piangendo. Così con molta fatica aprì gli occhi.
"Cara!" Urlò,vidi i suoi occhi pieni di lacrime,erano rossi,era da tanto che piangeva.
"Mi riconosci vero?" Chiese prendendo la mia mano.
Io annuì sorridendo.
Chiusi gli occhi per un minuto e ricordai cosa era successo e perchè ero in ospedale.
Appena mi ricordai della caduta delle scale mi misi di botto a sedermi urlando.
"Il bambino!" Guardavo Francisco e i suoi occhi si trasformarono in una smorfia di dolore. No.. Non poteva essere successo,non davvero.
"Francisco dimmi che non è quello che penso io!" Urlai prendendolo per l'orlo della maglietta.
"M-mi dispiace Cara.."
Guardai per infiniti secondi il vuoto e subito dopo buttai un'urlo di dolore.
La macchina che contava i battiti del cuore aumentava,sempre di più e Francisco urlò di calmarmi,fin quando arrivarono i dottori che lo federe andare fuori.
"No! Toglietevi! Voglio il mio bambino! Vi prego!" Urlavo così forte la mia voce si spezzò e iniziai a piangere a dirotto.

Pov's Francisco.
Appena i dottori uscirono mi dissero che era meglio che rimanevo fuori,perché doveva riposare. Mi appoggia alla sua porta e sentivo i singhiozzi,le faceva male,proprio come faceva male a me in quel momento. Sentire i suoi lamenti mi fecero venire un dolore al petto. Così mi alzai e entrai. La trovai rannicchiata sul quel maledetto lettino,piangeva quasi silenziosamente.
"F-Francisco.. Perché la mia vita fa così schifo?" Chiese.
"Perché ci sono io.." Dissi lentamente.
Si voltò di scatto,aveva gli occhi gonfi e rossi,era sfinita,straziata. A quell'immagine mi sentì così debole da alzarmi e scappare via. Quando stavo per aprire la porta la sua voce mi fermò.
"Te ne stai andando fuori della mia vita?" La sua voce tremava,sapevo che sta per piangere.
Senza rispondere aprì la porta e me ne andai. Fuori dalla sua vita?