Wetten, dass...?

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Il giorno seguente, Jennifer e Josh si svegliarono entrambi con un gran mal di testa.

"Cavolo, non mi sento per niente bene!" esordì Josh con voce rauca.

"A dir la verità neanche io sono troppo in salute questa mattina." rispose Jennifer per poi soffiarsi il naso.

Josh rise. "E per fortuna che tu non eri una femminuccia! Te l'avevo detto di non starmi vicino ma come al solito tu non mi ascolti!" controbatté il ragazzo.

"Cosa posso farci se non riesco a starti lontana neanche per pochi secondi?" rispose Jennifer per poi baciarlo sulle labbra.

Josh ricambiò dolcemente il bacio e poi, ancora dolcemente, le sorrise. "Ora che facciamo?" domandò però poi con tono serio.

"Che facciamo in che senso?" chiese Jennifer.

"Non pensi che la gente potrebbe farsi qualche domanda riguardo al fatto che siamo entrambi malati?" rispose lui.

"Perchè dovrebbero? Siamo amici, lavoriamo insieme e passiamo molto tempo l'uno con l'altra. Cosa dovrebbero pensare Josh?" controbatté Jennifer con ironia.

"Niente, niente. Senti dobbiamo chiamare un medico perchè io non ce la faccio più. Mi sento malissimo." esclamò il ragazzo per poi tossire un paio di volte.

"Ci penso io, tu copriti e resta al caldo." rispose Jennifer alzandosi dal letto.

La testa le faceva davvero male e faceva fatica a deglutire. Non voleva ammetterlo davanti a Josh ma anche lei se ne sarebbe stata volentieri nel letto quella mattina. Dopo essersi recata nella camera accanto, prese il telefono tra le mani e compose il numero della reception.

'Si? Mi dica?' esordì una voce femminile.

'Salve, sono Miss Lawrence ed alloggio nella stanza 1011' rispose Jennifer.

'Buongiorno Miss Lawrence, mi dica pure in cosa posso esserle utile.'

'Avrei bisogno di un medico, se fosse possibile. Io e il mio..ehm, compagno di stanza, non stiamo molto bene e ci sentiremmo davvero sollevati se qualcuno potesse visitarci entrambi.' spiegò Jennifer con fare impacciato.

'Non si preoccupi Miss Lawrence, manderemo un medico nella sua stanza il prima possibile.' controbatté la donna dall'altro capo del telefono.

'Okay, grazie mille. Arrivederci!' concluse.

Jennifer mise giù il telefono e con passo lento tornò nella stanza in cui si trovava Josh. Non appena varcò la soglia della porta, lo vide tremare su quel letto e subito il cuore le si fermò in gola.

"Josh? Tutto okay?" domandò affrettandosi a raggiungerlo.

"Ho freddo.." sussurrò il ragazzo battendo i denti.

"Aspetta, vedo se ci sono altre coperte!" rispose Jennifer iniziando poi a frugare tra i vari cassetti dell'armadio. "ecco, tieni, prendi queste!" aggiunse poi passandogliene un paio.

"Grazie.." sussurrò nuovamente Josh con un filo di voce.

"Il dottore arriverà a momenti. Starai meglio una volta che ti avrà visitato, vedrai." esclamò Jennifer passandogli una mano tra i capelli.

"Jen, mi dispiace.." esclamò il ragazzo.

"Ti dispiace per cosa?" domandò Jennifer incuriosita.

"Ho rovinato i nostri due giorni qui." disse lui abbassando lo sguardo.

"Non dirlo neanche per scherzo. Non mi importa di nessun castello o strudel o qualsiasi altra cosa tipica di questo posto. Sei l'unica cosa di cui ho bisogno per essere felice e voglio solo che tu stia bene." rispose Jennifer sorridendo.

Non lasciarmi qui.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora