Non lasciarmi qui.

Jennifer si era svegliata da poco.
Erano le 11 passate e sulla sua pelle rosata risplendeva il sole che si faceva strada tra le finestre.

Si mise di fianco ed il suo sguardo si perse immediatamente.
Josh era lì accanto a lei che dormiva ancora.

Sto forse sognando?

I suoi capelli castano scuro gli cadevano sulla fronte e sul viso aveva una strana espressione, quasi fosse imbronciato. Aveva il lenzuolo che gli arrivava in vita e Jennifer non faceva altro che osservare le linee delle sue braccia, della sua schiena, del suo petto.
Ormai aveva imparato a conoscere a memoria quel corpo.
Ogni neo, ogni tatuaggio, ogni cicatrice.
Tutte le sue piccole imperfezioni erano ciò che lo rendevano così perfetto.

Le passò una mano sul viso, quasi per accertarsi che fosse davvero reale, che Josh fosse davvero lì con lei.

"Hey.." disse lui muovendosi lentamente tra le lenzuola.

"Hey.." rispose lei sorridendo. "Scusami non avevo intenzione di svegliarti, torna pure a dormire."

"No, non ti preoccupare. Anzi ho voglia di colazione. E tu?"

"Dovresti conoscermi abbastanza per conoscere la risposta di questa domanda." rispose lei ridendo.

"Hai ragione, credo sia quasi impossibile riuscire a sfamarti." rise lui a sua volta.

"Spiritoso!" Replicò Jennifer mettendo il broncio.

"Vieni qui.." la prese tra le braccia e la strinse al suo corpo. "Dio quanto mi sei mancata." le sussurrò dolcemente. "Non c'è stato un giorno in cui io non ti abbia pensata. Tutto ,i parlava di te."

"Anche tu, promettimi che non staremo più lontani!"

Ma Josh non rispose. Si infilò in fretta e furia una maglietta e scese in cucina per preparare la colazione. "Andiamo Shrader!"

Uova, bacon, toast al burro ed un succo d'arancia ricoprivano il bancone della cucina. Un ottimo profumo si espandeva per tutta la casa. Un profumo che sapeva di amore, di serenità, di pace.

"Potrei abituarmici!" esclamò Jennifer dopo aver preso un'altra fetta di toast.

"A cosa?" chiese Josh con la bocca ancora piena di pezzetti di bacon.

"A questo.. ad una vita insieme a te." rispose lei guardandolo con dolcezza.

"Lo so, sono un fidanzato perfetto!" rispose Josh facendole un occhiolino.

Si lo sei. E non ti lascerò andare mai più.

"Allora che programmi hai per questa estate? A me piacerebbe tanto tornare a Parigi. Che ne dici? Giusto l'altro giorno Laura mi stava raccontando del viaggio che ha fatto di recente e mi ha detto di essersi divertita tantissimo. Potrei farmi consigliare qualcosa." propose lei.

Josh non rispose. Sembrava distratto. Teneva in manco il bicchiere di succo d'arancia e lo fissava con sguardo assente. Le sue dita scivolavano lungo le pareti di plastica e poi risalivano. Su e giù. Sembrava quasi ipnotico.

"Josh? Hai sentito cosa ti ho detto?" domandò ancora.

"Si scusami ero sovrappensiero." Le dita sul bicchiere smisero di muoversi. Ora erano ferme immobili. Cosi come lui.

"Beh allora, che ne pensi? Ti andrebbe? Possiamo prenotare anche adesso! Anzi mi metto subito alla ricerca di qualche hotel." prese in mano il telefono ed iniziò a digitare tasti alla velocità della luce.

"Jen siamo ancora a Febbraio." esclamò Josh con voce cupa.

"E allora? Sai come vanno a finire queste cose. Se uno non si decide subito pii va a finire che non prenota più niente. Oh vedi che carino questo hotel.." rispose distrattamente continuando a tenere lo sguardo fisso sul telefono. Era talmente presa dall'entusiasmo che non prestava troppa attenzione a quello che Josh le stava dicendo. L'idea di una vacanza insieme, di fare progetti per il futuro insieme a lui. Di non viversi semplicemente il presente con la paura del domani. Josh ci sarebbe stato. Sempre.