Amore al chiaro di luna

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Basato su un racconto che trovai su un giornale anni fa.
Non adatto ai minori.

Quella sera Alex era tutto eccitato per ciò che sarebbe successo.
Per Amanda era lo stesso. Era arrivato il momento di portare la loro storia al livello successivo. L'unica cosa che dispiaceva ad entrambi era che non potevano avere a disposizione un letto ma dovevano accontentarsi della macchina.
«Ogni posto è magico se sono con te» cosi aveva detto Amanda ad Alex per tranquillizzarlo.
Quando Alex andò a prendere Amanda la trovò già sul portone con quel suo bel vestito bianco che a lui faceva impazzire.
«Sei bellissima» gli disse appena salì in macchina.
«Li hai portati?» con questa domanda lo mise in imbarazzo, si vedeva che anche per lui era la prima volta.
«Si» rispose con un filo di voce.
«Non posso più aspettare» Amanda gli toccò la gamba scoperta dato che portava degli shorts. Lui sussulto'.
«Aspetta che arriviamo» disse ansimante e intanto lei portò la mano vicino alla sua erezione, la poteva sentire.
Rimase con il fiato sospeso finché finalmente non parcheggio' la macchina in uno spiazzo di terra tra i boschi. Un vecchio drive-in di Haunted-city.
Appena si fermò Amanda lo guardò e poi gli sbottono' gli shorts, Alex fece un sospiro e lei fece per tirarli giù, cosi che lui capisse che doveva alzarsi quel poco per permetterle di sfilarglieli completamente insieme agli slip. Gli tolse la maglietta ed eccolo li che era completamente nudo di fronte alla ragazza che amava, con la sua erezione li in vista. Amanda avvicinò la sua bocca a quella di lui e intanto con la mano cominciò a toccarlo li. Si distolse dalla bocca e cominciò a baciargli il collo, per poi scendere giu sui pettorali e ancora giu sull'addome scolpito e infine glielo prese in bocca. Alex sentiva un senso di benessere che partiva dalla sua testa per diffondersi in tutto il corpo. Amanda lo stava facendo impazzire, Alex non riusciva a respirare.
«Aspetta» Alex la interruppe «non voglio venire ora, passa dietro la macchina ora tocca a te.» Amanda si sfilò i sandali e fece come gli era stato ordinato.
«Metto un po' di musica» disse Alex mentre accendeva lo stereo sintonizzandolo sulla radio della città, dato che a quell'ora mandavano tutte canzoni d'amore.
Una volta dietro Alex la fece sdraiare per poi cominciare a baciarla e poi d'un tratto, si fermò a guardarla, ammirando i suoi capelli castani, i suoi occhi marroni che davano sul verde
«Cosa c'è?» gli chiese Amanda interrompendolo.
«Sei stupenda» gli rispose intimidito.
La riprese a baciare con passione, poi scese sul collo, poi gli tolse il vestito e rimase contento nello scoprire che sotto era nuda, cosi continuò a baciarla sul collo per poi scendere sul suo seno mordendogli un poco i capezzoli, cosi da farla sussultare e cominciò ad andare giù proprio lì, quando ad un tratto Amanda lo bloccò.
«Non ti piace?» chiese Alex.
«No aspetta, alza la radio, non ti sei accorto che hanno smesso le canzoni?»
«No, ero impegnato a fare altro» disse infastidito.
«Si si ma questo è un notiziario straordinario, non le avrebbero interrotte se non fosse importante.»
Alex alzò la radio ed ascoltarono.

"Avviso per la città di Haunted, sono stati trovati due cadaveri appena fuori città. Un uomo e una donna sono stati uccisi brutalmente, pare che l'arma preferita dal killer sia un uncino. La polizia ha messo l'allerta a tutte le città vicine, non andare in posti isolati, pare che il killer ami prendere le proprie vittime nei boschi. Non restate da soli, la polizia ha promesso che risolverà il caso al più presto."

«Noi siamo in due, quindi possiamo stare tranquilli» disse Alex facendo per baciarla.
«Ma non ti rendi conto? Boschi» gli indicò intorno «siamo nel mezzo del nulla con un killer a piede libero, ti prego portami a casa.» cominciò a rivestirsi di corsa.
«Va bene» rassegnato passò avanti e si rimise gli shorts con la maglietta continuando a guardarla come per dire,  sul serio?
«Si ti prego vai, Vai» urlò come se dovevano scappare.
Alex accese la macchina e partì subito senza pensarci, era deluso.
«Scusami, ma voglio stare tranquilla.»
«Si lo so» disse lui amareggiato «però era cosi perfetto, quante probabilità c'erano che sarebbe venuto proprio li?» continuò un po' arrabbiato anche se in fondo la capiva.
«Non molte, però meglio essere prudenti.»
«Si hai ragione, solo che stavo cosi bene.»
«Anche io, non vedo l'ora che ricapiti» gli disse per rassicurarlo che era perfetto.

Alex si fermò sotto il portone di casa di Amanda.
«Ci vediamo domani» Amanda gli diede un bacio e scese dalla macchina. Una volta chiuso lo sportello abbassò lo sguardo sulla maniglia e rimase pietrificata. Alex vedendola sul punto di svenire scese dalla macchina e la raggiunse.
«Amanda cos'hai?» lei non rispose si limitò solo ad indicargli la maniglia dello sportello. Alex guardò li dove indicava e notò un qualcosa di metallo attaccato alla maniglia e rimase fermo, senza riuscire a dire una parola. Era, un uncino.

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