Mancavano due ore alla fine dell'anno. Ero ad una festa nella mia città, Londra. Due ore, poi avrei definitivamente cercato di dimenticare quest'anno, soprattutto quest'estate.
Non volevo più ricordare la mia vacanza in Toscana, il mare, il cibo, la gente del posto, lei.
Ero stufo di essere triste al suo ricordo, al sole che le illuminava il viso, mentre cercava di parlare l'inglese meglio che poteva. Il suo accento era adorabile, avrei dovuto dimenticare gli errori che faceva, la sua voce, e a quante risate ci eravamo fatti.
-Niall!-, sentì chiamare da un mio amico, Harry. -Dai, vieni a divertirti! Fai la muffa qui!-. Harry mi parlava vicino all'orecchio, per sovrastare la musica assordante.
In quel momento, volevo solo mandarlo a 'fanculo.-Te l'ho già detto, non ho voglia di ballare, bere, o che cazzo vuoi. Lasciami in pace-. Risposi troppo scontroso, ma mi sentivo così, ero arrabbiato. Arrabbiato con me stesso, per averla lasciata andare, arrabbiato con lei, per averla permessa di mollare tutto.
Aveva paura di mettersi con me, perché sapeva che avrei dovuto tornare in Inghilterra presto, alla fine dell'estate. Ma ci eravamo innamorati subito, fu un colpo di fulmine.
"Chiamami, o almeno scrivimi. Prometto che lo farò ogni giorno. Per favore, possiamo continuare a stare insieme. Sara, ti amo", le dissi, la sera prima della mia partenza.
Eravamo tutti e due in lacrime, era stata la notte più brutta è più bella della mia vita. Avevamo fatto l'amore, ci eravamo coccolati e baciati per tutta la notte.
Ma ci eravamo dovuti dire addio.
"Non promettere che mi scriverai o mi chiamerai. Promettimi, ti prego di... Di non dimenticarti di noi, per favore. Non dimenticarmi...".
Mi ricordai come mi fiondai tra le sue braccia, mentre singhiozzava. "Come potrei dimenticarti, come potrei, Sara".Dopo la mattina in cui ero ritornato a Londra, ci eravamo sentiti per un mese intero ogni giorno, ma poi, gradualmente, i messaggi e le chiamate finirono. E io mi sentivo come se mi mancasse qualcosa.
Volevo solo dimenticare, anche se avrei infranto la promessa che le avevo fatto.
-Niall-. Harry si sedette di fianco a me in un seggiolino di un tavolo vuoto. Stranamente, era abbastanza sobrio, quindi riusciva a parlare senza dire troppe cazzate.
-Lo so che vorresti tornare indietro, perché so che l'estate scorsa avevate condiviso dei momenti bellissimi, e quando sei partito è stato il più brutto. Ma non credi di dover andare avanti? Lascia che il ricordo di lei stia nel tuo cuore, che sia splendido, non di continua tristezza. Non infrangere la promessa. Sara ti amava e sono sicuro che sei stato importantissimo per lei. Sei stato la sua prima volta, in spiaggia, in un gazebo adornato con cuscini e coperte. Chi fa una cosa così romantica? A proposito, chi ti ha aiutato?-, fece un sorriso, ammiccando.
Io ricambiai sforzandomi, ma in realtà sapevo che aveva ragione. Gli avevo fatto una testa grande come un melone per far funzionare tutto, e lo avevo tormentato perché volevo che fosse tutto perfetto.
-Niall, vieni a divertirti, è l'ultimo dell'anno! È ora di andare avanti-. Harry mi diede una pacca sulla spalla, e mi abbracciò amichevolmente.
Ma neanche lui capiva, nessuno capiva. Avevo bisogno di lei, qui, adesso. 'Fanculo....'Fanculo.
Non volevo venire a questa festa. Sinceramente non volevo neanche trascorrere le vacanze invernali a Londra. Ma la mia migliore amica voleva provare una nuova esperienza, da sole, e cominciare ad adocchiare qualche appartamento per noi.È già, volevamo trasferirci in questa città, avevo accettato più per farla contenta, ma adoravo Londra, e avere l'opportunità di lavorare qui, dopo il diploma, era grandiosa.
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Sing it for me
أدب المراهقينUna canzone, tante emozioni. Ogni canzone dei One Direction, suscita in noi infinite sensazioni. Cerco di raggrupparne un po', per farne storie ispirate ad esse. Non sono separate in album, quando ho l'ispirazione per una nuova storia con una canzon...