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Qualche settimana dopo mi accorsi che quella per Pietro fu solo una cotta ma nel frattempo io e Tommaso legammo veramente molto. Era un amico, un consigliere e un buon psicologico a dirla tutta. Un giorno andai a vedere una sua partita e appena ebbe finito, ci facemmo un giro vicino alla palestra.
Trovammo una panchina poco più avanti e mi fece capire che ci saremmo seduti lì.
"Secondo te ho giocato bene?"
"Come sempre"
"Chissà che bello sarebbe giocare in una squadra più importante"
"Tommaso devi solo chiedere, sai di avere le capacità!"
"Mi sono rotto"
"Rotto di cosa? Del basket? Sei proprio un coglione, solo perché non hai mai voglia di fare niente vuoi smettere di giocare! Ma come sei messo.."
"Mi sono rotto di essere tuo amico"
Mi baciò.
Credo esistano baci e baci, ma per essere veramente bello un bacio deve significare qualcosa, deve essere con qualcuno che non riesci a toglierti dalla testa.
Così quando le vostre labbra si toccano, l'emozione è fortissima.
Un bacio così caldo e profondo da farti dimenticare di riprendere fiato.
E io me lo dimenticai, quasi come se l'aria non mi servisse più, tanto c'era lui.
Mi guardò come se stesse guardando la cosa più bella che avesse mai visto e con la sua solita non calanche mi disse "Riproviamo" e provammo e riprovammo mille volte ancora, tanto da fare diventare le nostre labbra qualcosa di unico e inseparabile.
Tornai a casa e so che dire che non riuscivo a non pensare ad altro che quello, è banale, ma è la pura verità.
Mi scrisse e parlammo fino a tarda notte di ciò che era successo, lui cambia la notte. Diventa un dolce amico, un candido amante e un ascoltatore fantastico.
Decidemmo di fare una prova, solo per vedere come andava e se fosse andata male saremmo rimasti esattamente ciò che eravamo ora.
Ho sempre pensato che due cuori spezzati non ne fanno uno intero ma, diavolo, avevo tutto e me lo sono preso.

Non dimenticartelo maiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora