Capitolo 5

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Appena entrata in bagno, mi sono fiondata sulla tavola del gabinetto.

I conati mi hanno travolta e ho vomitato l'anima, la dignità e ciò che restava della mia vita. Il liquido bianco e schiumoso si mischiava all'acqua del WC. Ho aperto la doccia per coprire qualsiasi rumore, poi ho tirato lo sciacquone.

Mi sono alzata, ho pianto, mi sono presa a schiaffi.

Desideravo non essere più me stessa. Desideravo sparire.

Mentre mi colpivo con pugni e manate in testa, ho visto qualcosa di scintillante e appuntito nel cesto accanto al lavandino. Mi sono fermata di colpo, e le ho afferrate subito, ancora scossa dai singhiozzi.

E' stato così facile prendere quelle forbici e tagliarmi.

Ho solo appoggiato la lama fresca ed estranea sulla mia pelle bollente, ho premuto con forza e poi ho ritratto la forbice di scatto.

Sangue. Il mio sangue.

E' stata la prova della mia esistenza. E' servito a farmi capire che io esisto veramente, che sono viva, che sono ancora qui.

Forse mi sono lasciata prendere la mano, però. Le forbici scattavano avanti ed indietro sui miei polsi da sole, come se non fossi più io a controllare la mia mano. Come se dovessi farlo. Come se non avessi altra scelta.

Il dolore mi faceva bene. Mi faceva sentire bene, mi faceva sentire, dopo tanto tempo, umana. Il sangue rosso acceso che colava dalle mie braccia pallide era una vista così rilassante, così bella e genuina. Così liberatoria. 

Così vera, dannazione.

Poi i miei occhi si sono appannati, e ho sorriso alla ragazza bionda nello specchio. Anche lei mi ha sorriso. Un sorriso spento, vuoto, morto. Ho lasciato il mio corpo cadere liberamente, con leggerezza, sul pavimento freddo di quel bagno.

Ma nella mia mente non sono caduta su qualcosa di così duro.

Sono caduta su un morbido prato verde, pieno di fiori rosa, rossi e arancioni: i miei colori preferiti. Mi sono messa a sedere ed ho sorriso alla mia mamma e al mio papà. Tutto è avvenuto a rallentatore, è stato stupendo. Due braccia forti e rassicuranti mi hanno circondata i fianchi. Mi sono voltata e mi sono ritrovata davanti il volto del mio adorato Charlie sorridente, i capelli chiari che risplendevano sotto il sole caldo. Abbiamo riso insieme, ci siamo baciati.

Tutto sembrava così reale.

Ho chiuso lentamente gli occhi e ho visto una bellissima e lontana luce bianca, poi ho sentito un tonfo improvviso e delle urla che ho ignorato.


Riuscirai a controllarmi anche adesso, Damon?

                                                         

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"Eveline!" Urlo.

Vederla lì a terra, ricoperta di sangue, mi devasta.

Lascio cadere la porta dietro di me, e corro a chinarmi di fianco al corpo di Eveline. "Ehi, ehi, ehi, no... no...Eve, tesoro, piccola, ehi...." Farfuglio, afferrandola e scuotendola con violenza per le spalle. "Cosa hai fatto, eh? Ehi, Eve, no... no..." Mormoro, disperato.

Mi alzo di scatto e prendo il rotolo di carta igienica lì vicino, poi mi chino nuovamente e comicio a circondarle freneticamente i polsi sanguinanti con la carta, che si appiccica e continua a macchiarsi di rosso. "Sono qui. Adesso ci sono io, non preoccuparti, shh..." Balbetto. Faccio la stessa cosa con l'altro braccio, ma poco dopo la carta finisce. Allontano il rotolo di cartone che ne rimane, poi prendo Eveline tra le mie braccia.

La stringo a me, e fisso con occhi allucinati i tagli grondanti di sangue sui suoi polsi bianchi. Le accarezzo con mano tremante il viso freddo e cadaverico, le lacrime che mi scorrono sul viso liberamente. I suoi capelli e la sua pelle pallidi fanno da contrasto con il sangue che le inzuppa tutta la maglietta. Afferro le forbici sporche di sangue che tiene ancora in mano e le lancio di scatto contro il muro, ringhiando rabbiosamente.

Il mondo mi sta crollando addosso. Il mio cuore... sta cedendo. Si sta spezzando, lo sento.

La schiaffeggio, la tocco ovunque, mi ricopro del suo stesso sangue. Cerco di premere con tutta la forza che ho sulle sue ferite coperte dagli strati di carta ormai inzuppati di rosso, cerco di fermare l'emorragia, ma il sangue è troppo. Troppo.

Devo chiamare qualcuno, devo chiamare un'ambulanza. Ma se lo faccio loro saprebbero, loro mi separerebbero da lei. Mi prenderebbero, mi porterebbero via.

"... Ma che hai fatto...Eveline...." Tremo mentre le poggio due dita sul collo, sentendo il suo battito debole. Il suo cuore si sta fermando. Se non faccio qualcosa, se non agisco, morirà nel giro di pochi minuti.

Non posso perderla. Non posso.

Non ci penso un attimo di più e la prendo in braccio, la stringo forte a me. Prendo uno straccio lì vicino e le copro il busto ancora nudo.

Ho la vista appannata da lacrime acide e salate, corro verso l'uscita. Spalanco la porta d'entrata e scendo i gradini, dirigendomi subito verso le mie guardie. L'aria gelida mi sferza la pelle.

"All'ospedale! All'ospedale, adesso, cazzo!" Strillo, singhiozzando. I due uomini si guardano, agitati, poi uno di loro si fionda in macchina, al volante. L'altro mi apre la portiera, ed io salgo.

Mi rannicchio sul sedile con la mia piccola Eveline tra le braccia, abbracciandola forte. "Partite, cazzo, partite, muovetevi!" Ringhio. La macchina parte all'istante e sfreccia sulla strada.

"Andrà tutto bene. Starai bene, piccolina. Starai bene... starai bene." Farfuglio, annusandole i capelli. Il suo profumo floreale e dolce mi entra nelle narici e mi riporta alla mente il suo raro sorriso solare, bello e genuino. Il sorriso che io le ho portato via per sempre.

Io. L'ho. Uccisa.

L'ho fatto io, non lei. La colpa è solo mia se adesso sta morendo. E' solo mia, non sua.

E tutto solo per la mia stupida vendetta. Sono così egoista, così stupido...

Sono un'assassino, nient'altro che un assassino. Un mostro, una bestia, come aveva detto Eveline. Una bestia selvaggia.


Volevo distruggerla?

L'ho fatto.

Volevo il suo sangue?

L'ho avuto.

Volevo ucciderla?

L'ho fatto.


SPAZIO A ME!!!

Non sono riuscita a fermarmi, le mie dita hanno preso a scrivere ed è venuto fuori subito il nuovo capitolo! Contenti? :D

Beh, visto quello che sta accadendo, forse non troppo...

Comunque, spero vi piaccia. Lasciate un commentino e un votino se vi va e restate sintonizzati, a breve il nuovo capitolo di Harley Quinn!!!

Bacioni, Giorgia <3


Senza Cuore - La FineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora