Non può essere, mi dico, mentre Damon mi trascina fuori tenendomi saldamente per il polso.
L'aria gelida della prima serata mi sferza il viso ad ogni passo che faccio.
In lacrime, cerco di sfuggire alla sua presa di ferro. "Damon, mi fai male... lasciami!" Esclamo tirando il braccio verso di me con forza.Sembra non sentirmi e, senza fare una piega, continua a trascinarmi dietro di sè, diretto verso la strada. Ringhio di frustrazione e con tutta la forza che ho dò uno strattone violento verso di me, strappando il mio braccio dalla sua mano.
Si volta di scatto, il viso contratto in una smorfia rabbiosa. "Damon ti prego, spiegami cosa ti sta succedendo...." Mormoro. Lui mi afferra di nuovo e mi spinge davanti, tenendomi una mano premuta sulla schiena per guidarmi.
"Ahh...Damon, fermati..."
La cosa che mi preoccupa di più è ciò che ho visto nei suoi occhi poco fa. Ho visto di nuovo quel gelo, quell'oscurità tanto familiare nel suo sguardo che credevo svaniti per sempre... l'ho perso di nuovo?"....mi stai spaventando!" Urlo, sottraendomi dalla sua mano. Damon sobbalza leggermente e nei suoi occhi scuri passa un lampo di tristezza, che però sparisce subito. Deglutisce e deciso viene verso di me, cupo.
Proprio in quel momento una macchina scura, molto familiare, si ferma sul ciglio della strada, di fianco a me. Damon mi prende con forza per un gomito e aprendo la portiera mi costringe ad entrare.
Chiude la portiera e poco dopo entra accanto al guidatore, un uomo anch'esso completamente vestito in nero con occhiali scuri, che sembra fissarmi dallo specchietto. "Sai cosa devi fare." Sussurra Damon.
La macchina parte a tutta velocità, sfrecciando sulla strada oscurata dalla notte.
Dieci minuti dopo circa, sto ancora fissando con occhi spenti e distrutti il paesaggio notturno, fuori dal finestrino.
Intravedo Damon maneggiare qualcosa, ma sono troppo scioccata e spaventata per girarmi e guardarlo.
Strabuzzo gli occhi e sobbalzo quando vedo la mia casa, la macchina di mia madre e quella di Charlie parcheggiate nel vialetto.
"Adesso torniamo a casa. Torniamo a casa dalla mamma."
Il respiro mi si blocca in gola di colpo, l'ansia e la paura mi attanagliano lo stomaco facendomi tremare."No...no... no!" Esclamo, ora fissando con occhi spalancati Damon, che guarda la mia casa con espressione indecifrabile. "Damon... ti prego. Qualunque cosa tu voglia fare... io ti scongiuro, fermati." Sibilo, il corpo teso sul sedile e la mano premuta contro la portiera chiusa.
"Esci. Lentamente. Se corri, urli e rovini tutto... ti giuro che ti ammazzo. E sai che io non voglio farlo, perchè in questa storia tu non c'entri niente." Afferma lui con una freddeza devastante, caricando una pistola e infilandosela nella giacca. Sblocca le portiere e dopo aver lanciato uno sguardo alla guardia esce. Mi premo una mano davanti alla bocca, nel mio cervello scorrono mille pensieri orribili, sanguinosi.
Mentre Damon mi apre lo sportello, io sono ancora paralizzata. "Esci, Eveline. Ricorda... lentamente."
Con estrema cautela sposto le gambe fuori dall'auto, poggiandole sull'asfalto. Deglutisco e mi alzo con lentezza, ora sono ad un centimetro dal suo viso.Inspiro l'aria con forza, asciugandomi le lacrime con una mano. Poi mi avvicino al suo orecchio, fissandolo in quegli occhi cupi e oscuri, irriconoscibili.
"Se dovesse succedere qualcosa a chiunque ci sia in questa casa.... ti ammazzerò con le mie stesse mani, Damon."Guardo la sua mascella tremare, il suo sguardo che fissa distrattamente un punto lontano, dietro di me. Ma cosa diavolo gli passa per la testa? Non si rende conto di quello che sta facendo?
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Senza Cuore - La Fine
ChickLitL'ultimo, indimenticabile ed oscuro capitolo della serie Senza Cuore... Ora che Eveline conosce il motivo per cui è stata rapita, per lei è tutto più chiaro. Pensava di provare dei sentimenti reali e profondi per il suo tormentato aguzzino, ma a qua...