Capitolo 2

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Mi sveglio. È tardi, sicuramente i ragazzi si saranno già svegliati. Mi alzo ed esco dalla stanza. Vedo Jeff percorrere il corridoio con dei vestiti in mano. Sono dei pantaloncini corti e una maglietta. -e quelli?- chiedo guardandoli

-sono per l'angelo. Dato che resterà qui per un po' ho pensato che avesse bisogno di qualcosa di pulito da indossare-

Annuisco e lo guardo sparire dentro la camera. Resto li qualche secondo, sentendoli parlare e mi dirigo verso la sala grande. Ad un tratto mi fermo, voltandomi verso la camera. Il cuore della ragazza è come impazzito. Non è che forse...

Mi fiondo in camera, entrando e spalancando la porta. Ecco, come pensavo.

Afferro Jeff per la maglia e lo tiro indietro, allontanandolo dall'angelo.

-Jeff! Accidenti controllati! Non è ancora il momento-

-scusa, è che..il suo sangue..- balbetta, ansimando

-in effetti ha un ottimo odore- dico guardandola. -non ho mai visto un angelo coi capelli rossi e gli occhi verdi-

Incrocio il suo sguardo. Ha degli occhi veramente bellissimi. Sono di un verde acceso e sono messi in risalto dalla sua chioma rossa. Mi accorgo dopo di un altro particolare: è letteralmente terrorizzata. Il cuore batte talmente forte che il sangue le sta defluendo velocemente per tutto il corpo e ha un odore irresistibile. Sento le zanne iniziare a prolungarsi e distolgo lo sguardo.

-Jeff ti ha portato dei vestiti, fatti una doccia, veniamo a prenderti più tardi- dico uscendo con lui dalla stanza.

-non ti biasimo se non ti sei trattenuto...- dico a Jeff una volta usciti -sai che ho pieno controllo, ma per un attimo lo stavo perdendo- continuo a dire mentre entriamo nella sala grande

-beh, tra un po' ci nutriremo di lei, dobbiamo trattenerci solo per qualche minuto- sorride maligno

Ricambio il sorriso.

-allora si è svegliata?- chiede eccitato Mark

Jeff annuisce sorridendo e si siede accanto a loro.

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Passa circa una mezzoretta. Mi alzo ed esco dalla sala.

-vado a prenderla- dico

Finalmente ci nutriremo.

Entro nella stanza e vedo l'angelo intento ad allacciarsi la zip della maglietta.

-Ti stanno davvero bene. Io sono Noah comunque- dico porgendole la mano

Lei la guarda esitante ma non si muove -Tu invece sei?- continuo

-Evelyn- dice in un sussurro. Nonostante abbia pronunciato il suo nome cosi piano, la sua voce è delicata e melodiosa. Fine e graziosa direi.

-Tranquilla, non ti attaccherò. È da tempo che non ci nutriamo, essendo lontano dagli inferi quindi abbiamo fame, perdona Jeff- dico, presumendo che non si sia accorta che pure io stavo perdendo il controllo

Continua a fissarmi, con quei smeraldi verdi.

-Come ti senti?- le chiedo, cercando di capire a cosa stia pensando

-fisicamente o emotivamente?- mi chiede

Ma che domanda è? Io le faccio una domanda e lei mi risponde porgendomene un'altra...angeli... Mi fingo calmo.

-fisicamente- rispondo

-stanca- dice abbassando lo sguardo -Cosa volete farmi?- chiede

A quelle parole inizia ad agitarsi. E il profumo inizia ad aumentare. Ma secondo lei? Vogliamo giocare a carte! Ma che domande..siamo sicuri che sia un angelo?

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