Prologo. Dal racconto di America Carper

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Perciò, mi mancherai più del previsto perché senza te non so stare. Anni passati insieme, a ridere, scherzare, litigare... li vedo già volare via come se non ci fossero mai stati. Mi mancherai, amico mio, ed anche se questo non c'entra niente con il capitolo, vorrei scrivertelo. Non sono mai stata brava a dire a parole ciò che penso o provo, e so che tu non leggerai mai questo che ti sto scrivendo, ma va bene così. Ci siamo detti "addio" molto presto rispetto a quello che avevo pensato, ma nonostante il nostro orgoglio, voglio dirti che ti voglio bene e odiarti è impossibile. Amo quando torni ad essere lo stesso solo per pochi istanti. Quando sorridi e torno a qualche mese fa, quando eravamo due grandi amici che non potevano stare separati. Perciò mi mancherai, perché non riesco minimamente a pensare che dovremmo separarci e accedere a due vite completamente separate. Mi mancherai, tutto qui. Ti vorrò sempre bene.

AMAMI ANCHE DOMANI
Sequel of 'STRAVOLGIMI IL DOMANI''

Sapeva benissimo che la sua compagnia non era una delle migliori. Usciva con ragazze che amavano fumare, bere, drogarsi e spassarsela con ragazzi sconosciuti. Per quanto volesse essere come loro - libera e spensierata - America Carper non era affatto così. Ciò che la contraddistingueva era semplice: amava le coccole al fumo, preferiva una tazza di cioccolata all'alcool, preferiva delle caramelle gommose alla droga e preferiva leggere che spassarsela con dei ragazzi sconosciuti.
Non aveva mai provato a drogarsi, ma beveva e fumava. Nonostante ciò, però, la sua vita era una monotonia stremante, finché non arrivò Steven Pool, il ragazzo più attraente che avesse mai visto in circolazione.
Occhi blu e limpidi, capelli biondi come il miele e pelle bianca come la sua.
I due ragazzi si erano conosciuti sui banchi di scuola e da lì la nostra Mer aveva capito di non essere l'unica a preferire le caramelle gommose alla droga.
«Pensi che un giorno, quelle che tu reputi amiche, cambieranno?» Chiese in un giorno qualunque Steven, nel cortile della scuola.
America dondolava lentamente su una delle tante altalene del cortile e si chiese a mente la stessa domanda dell'amico. Certo che non sarebbero cambiate, le sue amiche. Non l'avrebbero mai fatto.
I dipendenti possono allontanarsi da ciò che li rende dipendenti, ma nulla potrà mai togliere loro l'attrazione.
«No, non cambieranno mai.» Rispose America, guardando il cielo limpido e azzurro.
Steven aveva sul volto un'espressione indecifrabile: era triste? Malinconico?
«Un giorno me ne andrò da qui, America.» Continuò.
Mer corse a guardarlo. «Che intendi?»
«Voglio dire che sono stufo di essere circondato da persone che pensano che leggere sia da sfigati e che drogarsi sia normale.» Resse lo sguardo della ragazza e le andò incontro, prendendole le mani. «Voglio un mondo che sappia rispettare Steven Pool.» Disse. «Non lo vuoi anche tu?» Chiese.
America era impegnata a sprofondare in quegli occhi che l'attraevano come calamite, piuttosto che pensare alle sue parole. In quel periodo era così presa da Steven che, qualsiasi cosa facesse il ragazzo, doveva per forza andargli dietro. Era attratta dalla pazzia di Steven.
A farla tornare al mondo, però, fu l'eco della voce del suo amico. Avrebbe tanto voluto scappare dalla città, lontano da tutti e tutto, solo con lui. Cambiare, sperimentare, essere completamente sola. Forse Steven era stato un segno dal cielo, forse era stato la sua salvezza. O forse la sua rovina.
Guardando i suoi occhi blu, non potè contraddirlo. «Forse.» Sussurrò in risposta, allora, pur sapendo che l'avrebbe seguito di sicuro, come faceva sempre.

Amami anche domani (2, Sequel of Stravolgimi il domani)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora