capitolo 13

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Mi avvicinai agli specchi
-Sofy, allontanati- mi disse Harry ma io non gli diedi ascolto. Una forte attrazzione mi spingeva verso quel punto. Guardai in basso e vidi dei serpenti sulle maniglie (?) del lavabo
-penso sia questa- dissi guardando ancora i serpenti
-riesci ad aprirla?- mi chiese Ron. Alzai lo sguardo per incontrare gli occhi del rosso
-mica sono l'erede di Serpeverde io! Ma posso provarci- dissi guardando
-forse devi parlare serpentese- disse Harry. Lo guardai stordita poi continuò -Serpeverde sapeva parlare con i serpenti ricordi? Forse se lo parli...-
-apriti- dissi guardando i serpenti. Piano piano gli specchi e i lavabo si scansarono per mostrare un grosso tubo
-cosa state..- Allock era entrato nel bagno. Guardò me e poi i due ragazzi. Sul suo viso c'era terrore
-allora lei è l'erede- disse Allock guardandomi
-no- dissi guardandolo -io non avrei mai fatto del male a una mia amica volontariamente- dissi guardandolo scioccata
-a quanto pare le prove dicono il contrario- disse guardando il lungo tunnel
-no- confermai decisa -ho toccato un lavabo per lavarmi le mani e questo coso si è mosso- dissi. Allock tirò un respiro di sollievo
-professore- disse Harry uscendo da un angolo -ci serve il suo aiuto- disse guardandolo speranzoso
Allock incominciò a gridare e a dire cose senza senso. Lo spinsi nel tunnel appena si porse per guardarlo
-mi butto- dissi facendo un salto nel tunnel. Non avevo più paura. Ora ero curiosa. Troppo curiosa e per di più non mi sentivo minacciata in quel luogo
Sentii delle urla segno che Harry e Ron si erano buttati nel tunnel. Dopo poco furono accanto a me. All'improvviso qualcuno prese la mia bacchetta
-adesso sconfiggerò il mostro e la gloria la prenderò io. Vi cancellerò la memoria dicendo che vi ho trovato vagare qui nel tunnel. Dirò di come vi ho salvato e come per lo shock voi non ricordiate niente. Sarò su tutti i giornali 'ALLOCK SALVA TRE RAGAZZI CHE ERANO PREDE DEL MOSTRO, UCCIDENDOLO'- disse con occhi sognati. Mi lanciai su di lui e gli presi la bachetta
-Oblivion- dissi puntandola contro Allock. I suoi occhi diventarono opachi e poi cadde a terra
-l'ho sempre detto che non mi fodavo di lui- dissi guardandolo mentre faceva domande a Ron. All'improvviso dei massi caddero dal soffitto
-Sofy- Harry mi si buttò addosso evitando che fossi schiacciata dai massi
-Ron, va tutto bene?- chiesi aggrappandomi alle roccie
-si- disse Ron -voi andate- disse con esitazione. Guardai Harry che era terrorizzato
-avanti, andiamo- dissi prendendolo per mano. Lui mi sorrise e poi continuammo a camminare per il tunnel fino a finire davanti a una grossa porta
-apriti- ordinò Harry alla porta. I serpenti si sciolsero rivelando un'altro tunnel. Ai lati erano scolpiti dei serpenti. Davanti a noi la testa di un grosso serpente dominava la stanza. Abbassai lo sguardo, una personcina era sdragliata. Aveva lunghi capelli rossi
-Ginny- Harry corse verso di lei. Io intanto mi guardavo intorno.
-Sofy- Harry mi chiamava. Girai lo sguardo verso il mio migliore amico notando che un ragazzo era appena entrato nella sala. Mi assomigliava tantissimo
-Tom, come mai sei qui? Aiutami! Andiamo via, c'è un basilisco- disse Harry al ragazzo
-lo so- disse con un ghigno
-Harry- dissi chiamandolo -lui controlla il basilisco. Lui è l'erede di Serpeverde- dissi correndo verso di loro
-quindi tu saresti Sofy, Sofy Riddle- disse guardandomi
- si padre- dissi guardandolo. Aveva un ghigno stampato in faccia
-padre?- Harry si era alzato e mi guardava come se fossi impazzita
-non l'hai capito da solo Harry?- chiesi guardandolo. In quel momento i suoi occhi si illuminarono
-certo. Riddle, scusa se non l'ho capito prima- disse Harry staccandosi lentamente dal corpo di Ginny. Annuì e guardai in faccia mio padre
-cosa le hai fatto?- gli dissi guardando Ginny era svenuta a terra. Aveva perso quasi tutto il colorito rosa e i suoi capelli rossi, spesso svolazzanti e rosso acceso, ora erano spenti e mosci
-nel suo organismo c'è veleno di basilisco. Ha ancora un'ora e mezza di vita- disse Riddle. Lo guardai disgustata
Si sentì un grido acuto di uccello. Fanny entrò nella camera con il cappello parlante tra le zampe. La lasciò cadere e Harry lo prese a volo. Fanny venne ad appoggiarsi sulla mia spalla
-è tutto qui quello che ti manda Silente? Un uccello e un vecchio cappello?- Riddle stava deridendo Harry
-Silente sa sempre quello che fa- dissi arrabbiata e le parole mi uscirono in un sibillo. Lui mi guardò con stupore
-vabbene allora- disse -vieni- parlò in serpentese guardandomi negli occhi
Un grosso serpente uscì da una delle tante caverne e venne verso di noi. Chiusi gli occhi per non guardare quelli rossi del basilisco
-Fanny- dissi. La fenice volò e rese cieco il basilisco ripoggiandosi sulla mia spalla.
-no- urlò Tom -la fenice lo ha reso cieco- disse guardando Fanny -ma poco importa- lo guardai con un sopracciglio alzato -lui riesce a sentirvi- disse Riddle
-Harry corri- lo presi per mano e corsi verso uno dei tanti tunnel. Girai a destra ma era vicolo cieco. Mi voltai per tornare in dietro ma ormai il serpente era a pochi centimetri dal mio viso. Indietreggiai facendo meno rumore possibbile. Il serpente si avvicinava sempre di più aprendo la bocca e rivelando le zanne velenose e appuntite
Harry prese un sasso e lo lanciò lontano da noi. Il serpente, sentendo il rumore, indietreggiò e andò via. Io e Harry riandammo nella stanza per salvare Ginny
Il Basilisco tornò indietro. Sentii un rumore metallico e vidi Harry estrarre una spada dal cappello parlante. Salì sul serpente di pietra e iniziò a combattere contro il serpente
-fermo- dissi al basilisco. Il serpente finalmente si fermò con la bocca aperta
-vai Harry- urlai al mio amico. Harry infilzò la spada sotto al palato.
-no- Riddle era arrabbiato -ha ucciso il basilisco e tu- disse indicandomi -lo hai fermato- disse
-se tu sei il discendente di Serpeverde io, tua figlia, pure- dissi guardandolo. Lui era arrabbiato ma non disse nulla.
Guardai Harry scendere dalla statua
-sei stato bravissimo- gli dissi abbracciandolo. Lui cadde fra le mie braccia
-Harry ma...- guardai la mia maglietta sporca di sangue. Harry aveva una zanna nel braccio. Il suo sangue si mischiava a quello del basilisco
-oddio- dissi poggiandolo a terra -farà male- gli dissi prendendo la zanna. Lui annuì. Incominciai a togliere il dente avvelenato. Harry cercava di non urlare e si dimenava un po'
-gli restano pochi minuti- disse Riddle dietro di me -e tu non puoi fare niente- disse mettendo una mano sulla mia spalla. Con rabbia presi la zanna del basilisco e la conficcai nel diario con tutta la cattiveria. Quel diario era stato la causa di tutto questo e dovevo distruggerlo
-no- Tom si contorse dal dolore. In un punto del suo corpo un grosso buco si formò. Continuai a prendere a pugnalate il diario. Dalle pagine scorreva inchiostro nero e caldo. Con un ultimo grido Tom sparì
-Harry- dissi piangendo -Harry resisti- gli dissi cercando di sollevarlo.
Fanny, che era andata in un'angolo durante la battaglia, si appoggiò sulla spalla di Harry. Una lacrima cadde sulla ferita e, in un'attimo, la ferita si rimarginò facendo tornare Harry del suo colore naturale. Lo strinsi a me
-H...Harry, ho temuto il peggio- dissi abbracciandolo. Lui mi strinse
-è tutto finito- disse -sei stata bravissima- lo guardai
-mai quanto te- dissi guardandolo.
-dove sono?- Ginny si era svegliata e ora si era messa seduta. Guardava me e Harry confusa
-nella Camera dei Segreti- dissi -ma tutto è finito- dissi guardandola
-è tutta colpa mia- piangeva -non dovevo scrivere nel diario. Lui mi capiva, mi parlava, ma mi ha usata. Verrò espulsa vero?- chiese in lacrime.
-no- le dissi sorridendo. -Eri sotto incantesimo, tu non volevi fare del male- le dissi. Lei mi sorrise
-andiamo- dissi alzandomi seguita da Harry e Ginny. Harry reggeva il cappello e il diario, io la spada
Arrivammo al punto iniziale
-Ron- urlai. Sentii dei rumori sordi dietro i sassi
-Sofy siete voi? Va tutto bene? Mia sorella?- era preocupato
-è qui con noi- dissi -levati da dietro. Mi apro un varco- dissi
-vai- disse Ron. Esptrassi la bacchetta
-bombarda- i massi scoppiarono in mille pezzettini. Alcuni mi arrivarono in faccia ma non mi importava. Il diario mi aveva fatto profondi graffi sul viso, ustionando la pelle che era venuta a contatto con l'inchiostro nero bollente e bruciando, a buchi, i miei vestiti
-Ron- dissi. Sbucò da un masso lontano da noi.
Ci abbracciò saltandoci addosso
-come facciamo ad uscire?- dissi -non possiamo volare senza scope- dissi guardandoli
-la fenice- disse Harry -può portare tanti pesi- detto ciò Fanny afferrò le braccia di Harry. Ogniuno si aggrappò all'altro mentre la fenice continuava a prendere quota. Poco dopo fummo fuori

Spazio me
Questo è il penultimo capitolo. Nel sequel saranno grandi. Vi lascio con questa informazione, se siete interessati sono contenta
Asia

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