capitolo 8.

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Il giorno dopo essere tornate da Milano, sia io che Giorgia non andammo all'università e restammo a casa a dormire.
La stanchezza e la malinconia ci assalivano ogni minuto di più.
«Buongiorno.» dissi io scendendo in cucina.
«Buongiorno Cat.» rispose lei.
Andai verso il frigo per cercare qualcosa per fare colazione e ne tirai fuori del latte.
«Mangi latte e cereali alle due di pomeriggio?» domandò la mora.
Mi girai verso l'orologio appeso al muro e notai che erano davvero le due.
Riposi il latte nel frigorifero e mi buttai sul divano.
«Valeria, Barbara e Giulia ci hanno invitate a cena oggi.» annunciò Giorgia.
Le ragazze appena citate erano le nostre migliori amiche dai tempi del liceo, non ci eravamo mai separate, nemmeno all'università.
Io, Giorgia e Barbara facevamo giurisprudenza mentre Valeria e Giulia economia, ma sempre nella stessa sede.
«Domani abbiamo lezione. È una settimana che boicottiamo l'università, non mi va di fare tardi stasera sennò domani non mi sveglio.» dissi.
«Cat oggi è venerdì, domani non abbiamo lezione.» rispose la mora.
Sbuffai, ma non perché non mi andasse di vedere le ragazze, ma semplicemente perché mi mancava Michael.
'Cat, smettila.' mi ripetevo nella testa.
«Va bene, però a questo punto andiamo a cena fuori, ho bisogno di aria.»
Giorgia sorrise e mi diede un veloce bacio sulla guancia prima di schizzare via in camera sua.

19:15.

«Cat, andiamo a prendere un aperitivo prima di cena?» domandò la mora uscendo dalla sua stanza dopo che si era preparata per circa quattro ore.
«Ok.» dissi io, sempre stesa sul divano, ormai pronta da un bel po'.
Presi le chiavi della macchina ed uscimmo di casa.
Durante il tragitto verso il bar ci furono molti momenti di silenzio prima che Giorgia parlasse.
«Luke mi ha chiamata trentotto volte contate. E mi ha mandato altrettanti messaggi, ma non ho risposto.» disse.
Rimasi paralizzata quando pensai di nuovo ai due giorni trascorsi con Michael a Milano.
«Non ho mai risposto. So che non vuoi 'essere rintracciata', quindi ho lasciato il telefono squillare ed i messaggi senza risposta.» finì lei.
«Giorgia, ascolta: non voglio che tu ti privi di Luke perché io sono una psicopatica con i complessi di inferiorità e la paura di essere lasciata sola da Michael. Voi due stavate bene, lui continua a cercarti nonostante stia in giro per il mondo, quindi, per favore, rispondigli.» dissi.
«Ma non dire niente di me, né a lui, né a Michael, né a nessun altro.» conclusi.
Lei annuì e disse che il giorno dopo lo avrebbe richiamato.
Quella sera fu strana: ero contenta di stare con le mie amiche ma allo stesso tempo non riuscivo a smettere di pensare a Michael.
Volevo averlo accanto, passare del tempo con lui, ma ero sicura che la cosa non fosse reciproca.

Il mattino seguente mi svegliai con Giorgia che rideva al telefono con Luke. Ero davvero contenta che avesse seguito ciò che le avevo detto.

MICHAEL'S POV.

«Perché ridevi?» domandai al biondo che non riusciva a smettere di ridere da due ore.
«Era Giorgia, finalmente mi ha richiamato.» rispose.
In quel momento il mio cuore si fermò per qualche secondo: forse Giorgia aveva detto a Luke qualcosa di Cat, o forse Cat aveva chiesto di me, o magari la mora aveva spiegato per quale cazzo di motivo erano partite senza dire niente a nessuno.
«Ah, sono contento che ti abbia risposto!» dissi cercando di sembrare il meno interessato possibile.
«Ho chiesto di Cat.» sputò lui.
«Giorgia dice non sa dove sia.» continuò poi.
«Sicuro starà con quel coglione. Com'è che si chiamava?» dissi a bassa voce.
«Valerio. Si chiamava Valerio.» disse Ashton spuntando dal bagno.
Rimasi interdetto capendo che avevo parlato troppo forte e che avevo lasciato trasparire interesse per Cat.
Da quando era ripartita non avevo fatto altro che pensare a lei: a cosa facesse, a con chi passava il suo tempo libero, se era felice o malinconica e triste come me.
Non avrei mai pensato di poter stare così male per una ragazza, soprattutto per una fan.
Era come se i suoi meravigliosi occhi verdi, un po' nascosti dai capelli biondi, continuassero a fissarmi anche se eravamo in posti diversi.
Avrei dato qualsiasi cosa pur di riaverla davanti e poterla stringere.
Decisi, però, che se lei voleva sparire dalla mia vita io sarei sparito dalla sua.

CAT'S POV.

«Luke dice che Michael non si fa vedere da un po' alle prove. Si presenta solo cinque minuti prima dello show e poi sparisce di nuovo.» disse Giorgia mentre ci avviavamo a lezione.
«G, per favore, non parliamo di Michael.» le chiesi gentilmente.
Lei annuì e si sbracciò per salutare Barbara che ci stava aspettando su una panchina difronte all'università.
«Mi fumo una sigaretta e vi raggiungo.» dissi alle ragazze che annuirono e si avviarono.
Nonostante fosse maggio, tirava un vento molto freddo e pungente.
O forse era semplicemente che l'assenza di Michael non mi faceva sentire protetta.

SPAZIO AUTRICE.

e dopo tanto, sono di nuovo qui 👊🏼
sono davvero contenta di aver ripreso a scrivere in quanto mi mancasse moltissimo.
so che il capitolo non è granché ma la storia si evolverà ed andrà meglio.
fatemi sapere cosa ne pensate!!
vi abbraccio

bye xx.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 02, 2015 ⏰

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