Ragione o cuore?

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"finalmente siamo insieme" le sussurrò Ben prima di staccarsi dall'abbraccio, Amy non disse nulla in risposta a Ben, in quel momento non sapeva di sicuro cosa provasse e non voleva alimentare false speranze.

"ma come hai fatto a chiuderti dentro?" interruppe il flusso dei suoi pensieri il signor Mario B.

"be non so davvero cosa sia successo " rispose semplicemente Amy ma evidentemente molto imbarazzata dalla situazione.

"va bene, è ora di scendere a pranzare che nel pomeriggio dobbiamo partire per New York, e non possiamo tardare" disse il signor Mario B.

Amy salutò il signor Lio che nel trambusto non aveva ancora salutato e si avviarono tutti al piano inferiore per andare nella sala da pranzo.. il pranzo si svolse abbastanza velocemente, Sally, la governante aveva preparato della semplice pasta e pesto e come seconda portata una succosa fettina di carne, con contorno di patate, terminando con dei deliziosi biscotti e caffè.

Terminato il pranzo i tre ragazzi si alzarono per andare a prendere i loro bagagli, anzi Ben si alzò per andare ad aiutare Amy. Mentre salirono le scale Ben chiese ad Amy "come stai?"

Amy rispose " come vuoi che stia, sono in conflitto con me stessa, da un lato sono strafelice che sono venuta al college a New York ma dall' altro lo sai... mi manca John, lui è tutta la mia vita"

Ben cercò di tranquillizzarla, capiva il difficile momento e lo stato d' animo che stava passando Amy, era molto affezionato a John e i primi mesi, dopo la rottura con Amy, fu davvero dura per lui il distacco perché gli mancava quel piccolo ometto.

" tranquilla Amy" disse mentre con la sua mano le accarezzava la spalla sinistra " vedrai che riuscirai a sentirlo e a vederlo tutti i giorni, ho trovato un' applicazione fenomenale che potrò scaricarti sul tuo cellulare cosi ogni volta che vorrai ti potrai collegare con il pc o il cellulare di Ricky per poter vedere John"

"davvero? Speriamo che funzioni" disse Amy facendo un mezzo sorriso non tanto convinta che la cosa avrebbe funzionato un po' perché a volte la tecnologia fa capricci e un po' per via di Ricky, la situazione da come era decollata non si presentava delle migliori.

" cosa c'è Amy, credi che Ricky non ti faccia vedere John? Chiese Ben

" no, è solo che è stato molto strano a telefono e, non so cosa frulla nella sua testa in questo momento ...e da New York sai non riesco a gestire la situazione " rispose Ben

" Amy, Ricky è Ricky lo conosci bene, e alla fine lo sai che fa sempre la cosa giusta" disse Ben.

Poi le prese la mano l' accarezzò e si sporse in avanti per baciarla sulla guancia e disse " ci sono io per te, sempre, ogni volta che lo vorrai e non solo".

"Ben ... io.... grazie " Amy voleva rispondergli tante cose ma proprio non ce la faceva e lo ringraziò soltanto.

Amy doveva trovare il tempo necessario per riflettere su i suoi sentimenti per Ben, lo considerava solo un semplice amico oppure provava qualcosa di più? Non poteva continuare ad evitare le sue esternazioni d' affetto, doveva prendere una decisione altrimenti la vita a New York sarebbe stata invivibile, e soprattutto doveva farlo per rispetto dei sentimenti di Ben e poi dei suoi: doveva fare chiarezza.

Finirono di salire le scale, andarono in camera e presero la valigia, e subito dopo furono nell' ingresso della villa pronti a salutare la famiglia Boikevich.

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Dopo circa un' oretta di viaggio giunsero all' appartamento di New York, era una palazzina di sei piani situata non troppo lontano dal college. A partire dall' alto i primi tre piani erano affittati a delle famiglie, il quarto piano era sfitto, nel quinto piano doveva abitarci Amy mentre al piano terra vi era l' appartamento di Ben e Bob.

la vita segreta di una teenager americana-Belong to youWhere stories live. Discover now