Capitolo 17:Io,Luca-Tu,Anastasia.

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~...Nome:Luca
Cognome:Sordi.
Età:18 anni.
Sesso:Maschio.
Data di nascità:02/10/1996
Colore occhi:Azzuri.
Capelli:Biondi...~

La carta di identità non ti identifica veramente,ti dice solo ciò che si vede fuori non dentro.Non ti conosce nessuno dentro,si limitano solo all'apparenza:bello,intelligente,divertente,interessante,con addominali scolpiti ma "psicologicamente instabile" questo pensano di me.Sono un ragazzo normale,diciamo,con hobby e passioni comuni a tutti gli adolescenti solo che ho avuto un passato difficile e doloroso.Il mio passato è tormentato da ombre che entravano e uscivano dalla mia vita come se fossi stato un aeroporto:sbarco,passaggio e partenza.La prima persona che superò tutti i step fu mio padre,uomo importante e impegnato che si ricordò di avere un figlio nove anni dopo la mia nascità.Era il 3 dicembre del 2006,nevicava e come ogni mattina mamma mi portò a scuola,scesi dalla macchina e mi incamminai a testa bassa nella mia classe la 3c.Sapevo il tragitto a memoria,dieci passi in avanti partendo dalle scale poi gira a destra,sali la prima scalinata fino alla prima porta a destra e sei arrivato all'Inferno.Li dentro tutti i bambini strillavano,dicevano parolacce e picchiava i più deboli cioè io.Mi prendevano in giro,mi spingevano quando la maestra andava via,mi toglievano la sedia in mensa dando la colpa alla mia sbadatagine.Quel giorno però successe qualcosa di imprevisto,oltre i soliti insulti mattutini che equivalevano al loro 'Buon giorno' che cercavo sempre di ignorare ma qualcosa cambiò.<<Basta...>> dissi a così bassa voce che speravo che non mi sentissero,invece mi hanno sentito e me l'hanno fatta pagare spingendomi contro la porta.Forse per la botta svenì perché mi risvegliai in infermeria con un grande mal di testa.La prima cosa che vidi fu mia madre che subito mi abbracciò e la preside che mi chiese:<<Come ti sei fatto male,Luca?Che cosa è successo?>>.Ci vuole un pò prima che mi arrivassero tutte le parole e dissi:<<Io,ehm,sono scivolato...e sono caduto contro la porta,è stato un incidente,sa sono molto sbadato,ho la testa tra le nuvole alcune volte e...>>.Non avevo ancora finito di raccontare la bugia che la preside mi interompò:<<E come te lo sei provocato il livido sulla spalla?>>.Ero ferito,mi avevano ferito.E allora scoppiai a piangere,non servivano più parole ormai tutto era allo scoperto.Dopo un pò entro anche un uomo,grande e grosso con capelli biondo scuro e occhi azzuri.Era uguale a me,solo più vecchio.Mi guardò con uno sguardo truce che paralizzò tutti i muscoli del mio corpo,si presentò come mio padre.Io non lo conoscevo però e non lo avrei mai conosciuto veramente,restò solo due anni con noi durante i quali ci aiutò con il trasloco per via del Bullismo e sparì quando cominciai ad aprirmi con lui.Partì un giorno di estate e non tornò più,si vergognava di avere un figlio debole,una femminuccia che piangeva per delle "botte scherzose tra maschi" come li definì lui gli atti di Bullismo.Da allora capì che era meglio se non mi fidavo più degli altri e del mondo,non serviva a niente esistere se non c'era nessuno per cui vivere e morire allo stesso tempo.Quel 'nessuno' lo trovai molti anni dopo agli incontri per "Vittime di Bullismo Anonimi,li incontrai Anastasia.Lei è la mia anima gemella me lo diceva il cuore che cominciava a battere all'impazzita quando era vicino a me.La sua presenza mi destabilizzava,il suo profumo mi mandava in tilt il cervello,la sua sola presenza mi faceva scordare di tutto ciò che mi circondava,esisteva solo lei per me.Lei:bellezza incompresa,magnifica bellezza.Fin da subito ho sentito uno strana vibrazione al cuore che mi portava a conoscerla,abbracciarla e non lasciarla più.Eravamo distanti un passo dall'amarci e due dal frantumarci.Lontani quanto vicini.Noi:due anime in cerca di rifugio,condannati a vivere con la costante ansia di non essere mai abbastanza senza l'altro.Anime dannate o anime coraggiosse che differenza fa?Siamo anime e basta.Due anime che vivono per morire,che respirano solo per prolungare gli ultimi baci.Quei baci disperati contro il tempo,contro tutto e tutti,sono ancora lì.E tu puoi vederci ancora lì,come una volta,cuore contro cuore per l'eternità.Lo sapevamo fin dall'inizio che eravamo destinati a qualcosa di grande e insieme avremmo accesso il mondo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 02, 2015 ⏰

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