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Quando pensi che tutto sia finto in verità è solo l'inizio.

Mi ripeto mentalmente che ce la posso fare, si tratta solo di una giornata. Peccato che non è una giornata qualsiasi visto che oggi arrivano i vampiri nel nostro mondo per prendere con sé degli schiavi. Normalmente scelgono solo i maschi però ho paura lo stesso di diventare una loro servitrice. Si narrano tante storie sul passato crudele dei vampiri, alcuni pensano che se diventi una loro seguace umana avrai la vita eterna. Poi c'è chi dice che uccidano senza pensarci due volte e che la loro sete sia più forte di qualsiasi altra cosa. Altri dicono che sono in grado di risucchiare l'anima e in effetti a quest'ultima affermazione ci credo.

Finché non ci appare nessun simbolo veniamo usati come schiavi o servitori dalle razze. Poi quando ci compare il simbolo veniamo liberati, così mi fu riferito da mio fratello durante il suo ultimo giorno felice. Sì ultimo perché ormai lui non c'è più e nonostante mi abbia sempre promesso di non lasciarmi mai ora non può più aiutarmi ad andare avanti. Adesso devo essere forte per me stessa e basta, questa è la mia prima priorità.

Io non voglio essere comandata da nessuno ma come posso sfuggire a tutto questo? Sono una semplice ragazza senza poteri.

Cerco di non pensarci e mi metto un elegante vestito azzurro comprato, apposta per l'evento, dal padrone di casa. Non è di certo un abito che di mia spontanea volontà avrei mai indossato però ero obbligata. Appena finisco di prepararmi scendo di corsa le scale. Sono in ritardo. Il palazzo dove si tiene l'evento dei vampiri è poco distante.

Quando finalmente mi ritrovo davanti al palazzo le mie gambe si fermano ed è come se non riuscissi a muovermi. Può sembrare strano ma qui, in questo luogo e nel giro di poche ore, il mio futuro potrebbe cambiare. Tutto è passato troppo in fretta dalla morte di mio fratello: è come se tutte le mie emozioni si fossero ridotte ad un semplice puntino che racchiude la mia speranza, quindi, non mi sento pronta a cambiare la mia vita da un giorno all'altro. Spero solo che il mio simbolo appaia il prima possibile. Questa è la mia unica speranza per riavere una vita abbastanza normale.
Mi avvicino all'ingresso posteriore del palazzo e busso. Mi ritrovo davanti un uomo robusto, sulla cinquantina, con uno sguardo felino e le pupille tutte nere. Sono rare le creature oscure ma durante questi eventi ce ne sono tantissime. Entro e la prima cosa che vedo sono altre ragazze tutte con i miei stessi dubbi, segreti e soprattutto con i miei stessi occhi. Noi ragazze non scelte abbiamo gli occhi totalmente bianchi, come se fossimo delle ceche.
"Ragazze e ragazzi, signore e signori vi diamo il benvenuto al palazzo degli schiavi! Che le vostre conquiste abbiano inizio e, mi raccomando, ricordatevi che ogni cosa- persona pensai tra me e me- ha un suo prezzo."
Noi schiavi ci rechiamo alla sala principale: rispetto al solito è piena zeppa di creature oscure, una più affascinante dell'altra.

L'evento degli schiavi è un po' come un'asta: vince chi offre di più.
"Allora signori, la prima candidata alla servitù è Olivia Rashall..." e incominciò così un elenco infinito di nomi che sembravano non finire più. Non c'era creatura che non ammirasse le nostre razze prive di malvagità , eravamo talmente puri che per loro vederci sembrava quasi un piacere.
"Il prossimo pezzo della collazione è molto grazioso e dal carattere pungente! Ecco a voi la signora Stormi Smee"
No. Non il mio nome, non è possibile che mi abbia appena chiamata, dannazione.
"Venga qui! Scusatemi, sapete come sono le ragazzine monelle." disse il proprietario del palazzo.
Scese da quella specie di palchetto, mi prese per un braccio e mi strattonò, per poi ritornare a dove stava prima. Lo seguì in silenzio, tenendo la testa bassa.
"Non trovate che sia proprio una bella ragazza?" chiese.
Un uomo si fece largo tra l'ammasso di gente...
"Beh, in effetti non è niente male."
A questa affermazione si levarono dei sussurri pieni di assenso.
"Allora chi offre 10mila dollari?"
In quel momento credo che riuscii a contare almeno 30 mani alzate....wow.
"Scusatemi, io suggerirei di terminare in fretta quest'asta, dato che io vorrei offrire 90mila dollari per questa giovane fanciulla."
Ah, ecco che arriva quello più ricco che deve per forza far vedere che ha una marea di soldi. Però di aspetto fisico non è niente male: alto, abbastanza slanciato, grazie al cielo non sembra mister muscolo e...oddio i suoi capelli sono troppo belli. Sono folti, bianchi e spettinati, proprio come li amo io.
"Qualcuno offre di più?"
Nessuno alzò la mano...
"Venduta."
Il mio padrone mi si avvicinò e sussurrò: "ci divertiremo insieme". E si leccò i canini. Dei brividi mi percorsero la schiena proprio nel momento in cui mi trascinò lontano dal salone.

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