Gli ultimi giorni di scuola erano senza alcun dubbio sempre quelli più stressanti. Ero seduta nel sedile del passeggero dell'auto dei miei genitori mentre mio padre mi accompagnava a scuola in attesa di affrontare tre interrogazioni ed un compito di spagnolo.
Ogni giorno mi sembrava di dover andare al patibolo, nonostante non avessi molti problemi in ambito scolastico, l'ansia era una cosa che sopportavo ben poco. Non ho mai preso un voto più basso di B, ma il nervosismo mi assaliva ogni volta che dovevo essere interrogata o che dovevo fare un compito in classe.
Mi feci coraggio e scesi dall'auto non appena mio padre si fermò pronta ad affrontare la mia tortura personale.
Le interrogazioni furono abbastanza buone: B in fisica e biologia, A più in inglese. Il compito di spagnolo andò alla grande, conoscevo le risposte a tutte le domande del test.
Uscii da scuola felice come una pasqua.
Ad attendermi all'uscita trovai i miei genitori, Ellen e Philip.
Salii in macchina pronta al terzo grado post-scuola tipico degli ultimi giorni.
«Greta!Com'è andata oggi?»chiese mio padre.
«Bene»risposi automaticamente. Era la prima domanda che mi poneva ogni giorno da quando andavo all'asilo.
«Dimmi,cosa avete fatto?», e questa era la seconda, quella che odiavo di più. Ogni volta chela faceva mi chiedevo se gli importasse davvero cosa avevo fatto quel giorno a scuola. Non importava a me, perché dovrebbe importare a loro?
«B biologia, B fisica, A inglese»risposi quasi meccanicamente.
«Abbiamo una notizia»disse mia madre, senza badare alla mia risposta.
«Ellen,poi ne parliamo a casa», la riproverò Philip.
«Perché non puoi dirlo adesso?»insistetti impaziente.
Mia madre era un po' intimorita e aspettava che mio padre le desse il via per sputare il rospo.
«È bella o brutta?»chiesi inquieta.
Quando Philip annuì scocciato allo sguardo di mamma lei incominciò:
«Bella e brutta temo. Allora vedi, la parte positiva consiste nel fatto che tuo padre ha trovato un lavoro presso uno studio privato...»
«È grandioso!»esultai interrompendola.
«Aspetta,la parte negativa è che è in una città un po' distante da qui»
«Dove?»chiesi subito.
«A Newport»disse Philip.
«Newport Beach? A qualche chilometro da qui?»
«No»rispose sconsolato mio padre.
«Newport...Nello Stato di Washington?!»chiesi incredula.
«Esatto»rispose mamma.
A Newport? Nello Stato di Washington! E noi vivevamo a San Marcos, in California!
«È lontano»dissi abbattuta.
«Greta sai com'è la situazione, è l'unica cosa che possiamo fare.Venderemo la casa e andremo ad abitare lì», disse mio padre, con voce affranta. Sapevo quanto lui (come me)detestasse il freddo e la pioggia di quei luoghi, ma aveva perso il lavoro da quattro mesi ormai. Ed era terribilmente difficile per uno psicologo trovare lavoro in una piccola cittadina nella provincia di San Diego.
A Newport piove di continuo.
Avremmo dovuto comprare almeno tre impermeabili a testa. La cosa mi terrorizzava.
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Moonlight
WerewolfNella cittadina di San Marcos, California insieme ai suoi genitori Ellen e Philip vive Greta, una giovane ragazza di diciassette anni. La vita di Greta viene sconvolta dalla notizia dell'imminente trasferimento nello Stato di Washington che dovrà a...