I WANT ONLY YOU

I want only you- l'inizio

Ed eccomi come ogni anno, il primo giorno di scuola, sulle scale della " McKinley school"...
io sono Jessika, ma tutti mi chiamano
Jess, ho 17 anni; a scuola sono nella media e a me basta, riguardo alla mia famiglia, be non c'è molto da sapere, vivo con mia madre Alison, é una barista e per colpa del suo lavoro, con cui cerca di tirare avanti la famiglia, torna a casa ad orari assurdi; mio padre era un soldato, é morto in Iraq quando avevo 4 anni, si chiamava James.
L' unica cosa di cui sono certa che le difficoltà sono parte di me e questa é la mia storia.

Nel frattempo che faccio questo riepilogo veloce della mia vita nella mia testa, suona la campanella, per cui mi vedo costretta ad entrare nel posto che tutti chiamano "scuola" e che invece io chiamo " prigione", ed eccomi nell' atrio, davanti a me c'è la professoressa di chimica, la professoressa Dorothy, la chiamiamo così perché é tedesca e si chiama Dorotea, ma essendo una grande stronza cerchiamo di prenderci beffa di lei chiamandola Dorothy, poi alla mia destra c'è il professore di italiano, il professore sonnellino, perché dorme sempre e in 4 anni di liceo non ci ha mai insegnato nulla;
e infine alla mia sinistra c'è Mick, il ragazzo per cui ho una cotta da quattro anni, un tempo davvero lungo considerando che lui non sa neanche della mia esistenza, Mick é il solito ragazzo fico che ogni sabato organizza una festa da urlo a casa sua e a cui solitamente io non sono mai invitata, non essendo una ragazza popolare.
É castano, con gli occhi azzurri, alto 1.80 e super ricco perché il padre è a capo di una grande società di macchine da corsa, mentre la madre se ne andata di casa che Mick era molto piccolo.

Ad un tratto mentre sogno ad occhi aperti su come sarebbe il mio futuro con Mick, salta da dietro a me, il mio amico Lucas, con cui posso fare tutti i tipi di commenti sui ragazzi, perché è gay, per questo neanche lui è molto apprezzato a scuola.

"Dai Jess andiamo in classe!" mi dice Lucas facendomi ritornare in me,

" Va bene" rispondo.

Così percorriamo tutta la scuola fino ad arrivare al corridoio 3, nel quale c'è la mia aula di storia, appena entriamo in classe vedo che in un banco in fondo c'è la mia migliore amica Gwen, una tipa molto simpatica e festaiola, che purtroppo non é popolare essendosi trasferita in questa scuola l' anno scorso e non conoscendo ancora nessuno al di fuori di me e Lucas.

Così mi vado a sedere vicino a Gwen e Lucas si mette nel banco avanti a noi; piano piano cominciano ad entrare nella nostra classe tutti i ragazzi di questo corso, finché non si riempie del tutto.
Per ultima arriva la professoressa " Android", la chiamiamo così perché sta sempre con il cellulare in mano e non spiega ne interroga, si limita a fare l' appello.
Dopo un ora di chiacchiere con Gwen la campanella suona e io, Gwen e Lucas ci dividiamo per andare ognuno nelle rispettive aule, non avendo lo stesso corso a quest'ora.

Dopo un intera giornata di lezione, usciamo finalmente dalla prigione, ormai sono le 14:00 del venerdì 15 settembre, così mi incammino verso casa. Appena arrivata comincio a riscaldare una minestra che mi ha lasciato mia madre, la mangio, mi guardo un po' di tv, fino a quando non bussa il campanello della porta, vado ad aprire ed è Gwen;
che entra con spirito esuberante e dice "Jessika, non indovinerai mai cosa é successo!"

"Perché cosa è successo?" chiedo incuriosita,

"Per la strada ho incontrato Michael Stevens, il migliore amico di Mike e mi ha dato 3 inviti per una delle feste più mitiche organizzate da Mike, e noi andremo a quel ballo, così tu conquisterai Mike e io Michael!"
risponde Gwen

" E con il terzo invito chi ti porti?" domando

" Non ci avevo pensato, magari potremmo portare Lucas così magari cerca di fare colpo anche lui su qualcuno"

" Si ottima idea!" rispondo, poi continuo " Ma aspetta non so cosa mettermi?"

" Allora andiamo a fare shopping!"dice Gwen

" Gwen, non lo so, i negozi dei vestiti per le feste sono così costosi, non so se me ne posso permettere uno!"

"Allora te lo pago io!" dice Gwen

"No, non voglio farti pagare il mio vestito!"

"Ma dai Jess che ti importa sei la mia migliore amica e comunque sai che io non ho problemi di soldi, quindi dov'è il problema!"

"Ma... Ma sei proprio sicura Gwen di volermelo pagare?"

"Certo Jess e non ne parliamo più, anzi facciamo così ci vediamo sta sera verso le 19:00 davanti alla boutique "eleganza", quel negozio si occupa di abbigliamento per uomini e donne, così ci portiamo anche a Lucas; a lui chiamo io. Adesso vado ci vediamo dopo."

" OK a dopo, ah e Gwen..."

" Si?"

" Grazie per il vestito, dico sul serio"

" Non c'è di che", detto questo apre la porta di casa mia e se ne va.

Una particolare importante su Gwen è che è enormemente ricca, poiché il padre, Rufus,è un imprenditore, mentre la madre, Leslie è stata cacciata di casa perché un giorno dopo essersi drogata a cercato di strangolare Gwen, adesso è in una clinica e Gwen se la ricorda a stento perché l'ultima volta che la vista aveva 6 anni.

Il pomeriggio passa velocemente mentre studio fisica e Francese, verso le 18:00, mi preparo, e vado al bar dove lavora mia madre.
Arrivata vedo mia madre al bancone e dico
" Mamma!"

" Ciao tesoro" mi risponde mia madre, sorpresa del mio arrivo, poi continua"Che fai qua?"

"Ti volevo dire che sabato mi hanno invitato ad una festa, posso andarci?"

"Certo Jess sono felice che ti diverti!"

"Tra un po' mi devo incontrare con Gwen per andare a comprare il vestito"

"Ah allora aspetta.." mi dice mentre si accinge a prendere il portafoglio, poi aggiunge
"Ecco $20 è tutto ciò che ho"

"No mamma non li voglio!"

"No prendili, oppure come te lo compri il vestito!"

"Non ti preoccupare ci penso io!"

"E va be ma io te li do lo stesso, tieni prendili!"

"Va bene!" rispondo poi mia madre aggiunge

" Adesso vai che devo continuare a lavorare"

"Ok ciao mamma" le dico mentre mi allungo sul bancone per darle un bacio sulla guancia,

"Ciao Jess!".

Così esco dal bar e vado verso la boutique.

Appena arrivo davanti alla vetrina della boutique " eleganza" mi sento chiamare da dietro, sono Gwen e Lucas.
Dopo essersi avvicinati dice Gwen " OK entriamo!"; e così entriamo nel negozio.